Visitare il bambino. Semeiotica pediatrica

Dopo aver letto questo Manuale e aver goduto dell’infinità di sottolineature utili per la pratica che contiene, come anche della ricchezza di cultura pediatrica e di conoscenza del bambino che trasuda da ogni messaggio concreto, vi verrà da domandarvi come, fino ad ora, abbiamo potuto farne senza. Colpisce la completezza della trattazione, la ricchezza dell’iconografia e dei dettagli semeiologici, ma anche la sua essenzialità: il ritmo del libro è incalzante, la lettura è facile e i capitoli sono trattati in maniera sempre attenta al bisogno di fruibilità del lettore. Passo passo, il lettore viene anche preso dal piacere di comprendere il miracolo dello sviluppo del bambino in generale, e di apprendere, con leggerezza, come vigilare sulla realizzazione (e la qualità) di questo processo così complesso e costruito inesorabilmente dall’intreccio del quanto e del come il bambino riceve i nutrimenti di cui ha bisogno. È così che ogni pediatra potrà trovare nella lettura di questo manuale gli strumenti per risolvere l’inquietudine da cui è pervaso, datagli dalla unicità del suo ruolo: che è al contempo quello di essere il medico del bambino, sapendone cogliere tempestivamente i segni di malattia, e quello, solo in apparenza meno professionale, di controllore (garante?) della realizzazione delle sue potenzialità, di custode del valore prezioso del suo progetto di vita con gli altri. È un libro più amichevole e confidenziale di quanto il titolo, un pò accademico, potrebbe lasciar pensare. È un libro che trasuda bravura (e come potevamo dubitarne conoscendo gli Autori ?). Ma più ancora è un libro di grande forza didattica e comunicativa che trascina il lettore a condividere la passione e l’autentica voglia di far bene e di far andar bene le cose che anima chi lo ha scritto. Imperdibile.