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Visione e postura - Ginnastica oculare e prescrizione prismatica monoculare nel trattamento delle alterazioni posturali Distrofie Maculari Eredofamiliari [Casini; Esente - Fabiano Editore]

ISBN/EAN
9788889629765
Editore
Fabiano
Formato
Brossura
Anno
2010
Pagine
296

Disponibile

108,00 €
120,00 €
Posturologia, lo stato dell'arte - L'Optometria comportamentale e posturale - Casi Clinici Durante l'evoluzione dell'uomo, anche la visione ha subito dei processi di modificazione correlati alle necessità ambientali. Se pensiamo alle diverse condizioni di vita dell'uomo primitivo rispetto alle situazioni ambientali e sociali attuali ci possiamo facilmente immaginare la differenza di impegno e di fatica visiva. L'uomo primitivo utilizzava l'apparato visiva prevalentemente per la visione da lontano; doveva cacciare, avvistare le prede, scorgere i nemici. L'uomo del XXI secolo è un uomo che si è «auto costretto» ad una visione ravvicinata; il computer, i video giochi, la televisione; sono tutti stimoli che possono più facilmente scatenare affaticamento visivo c successivi meccanismi di compenso. Questa situazione procura più facilmente stress \isivi, astenopia e costringe l'organismo alla ricerca del comfort o meglio di situazioni di adattamento che possono provocare a loro volta un compromesso solamente transitorio e innescando, a lungo termine, profonde modificazioni non solo visive, ma anche strutturali. In questo processo si capisce come lo stress visivo, e cioè una condizione di «non equilibrio», possa essere la causa di tentativi di adattamento che, una volta esaurita la possibilità di reazione, diventi la causa di anomali e continui tentativi di ricreare un «equilibrio» che sarà sempre e comunque «instabile». Avete certamente capito che a monte di queste considerazioni vi è la domanda chiave che ha spinto gli Autori a scrivere questo volume; «È la visione che modifica la postura o è la postura che modifica la visione?» La realtà di tutti i giorni per chi lavora nell'oftalmologia è cambiata negli ultimi anni: tutti Noi del settore sappiamo che il numero di patologie «astenopeiche» sono in grande aumento e spesso, anzi, quasi sempre, vi sono spiegazioni e diagnosi non solo oculistiche ma che coinvolgono problemi posturali e comportamentali. L'astenopia deve essere un segno non più da «registrare» quanto da «trovare» nel corso dell'anamnesi e della chiaccherata con il Paziente, specie nei soggetti a maggiore rischio, perché proprio da una astenopia non corretta o valutata male possono iniziare una serie di tentativi di «bio feed-back» che a loro volta possono indurre situazioni complesse e intricate. Per questi motivi la diagnosi e il trattamento dell'astenopia sono di fondamentale importanza per preservare la visione binoculare e il rapporto AC/A, ogni alterazione si ripercuote non solo sulla visione ma anche sulla postura. L'informazione visiva c quella vestibolare sono integrate dallo SPF (sistema posturale fine) capace di ritrovare i vantaggiosi aggiustamenti posturali. eliminando le torsioni di capo, collo e tronco, che hanno portato alla sindrome algica disfunzionalc, o si adoperano per mantenerla. La lettura del Volume può apparire di non facile comprensione, specie per chi non è abituato alla valutazione della visione come di una valutazione complessa e composta da varie e numerose componenti, ma il taglio dato dagli Autori rende avvincente e pratico ravvicinamento e la spiegazione dei vari test e delle varie teorie. Queste ultime sono accompagnate da risultati clinici pratici che ne avvalorano l'importanza e che permettono un approccio pratico per varie patologie che hanno come comune denominatore l'astenopia, lo stress visivo, una visione binoculare non perfetta, forie. Ognuna di queste anomalie si ripercuote non solo sulla visione ma anche sulla postura. L'informazione visiva e quella vestibolare sono integrate per ritrovare i vantaggiosi aggiustamenti posturali, eliminando le torsioni della testa, del collo, del tronco, ma anche per mantenere tali aggiustamenti e per perpetuare e peggiorare situazioni neuro muscolari anomale. È interessante leggere c considerare che forie inferiori ai 5" possono alterare la percezione binoculare dello spazio e modificare l'atteggiamento posturale non solo della testa ma di tutto il corpo e forie di questa grandezza possono essere causate da banali errori dell'asse dell'astigmatismo e centrature sbagliate delle lenti. Se una postura scorretta è mantenuta per periodi prolungati, si hanno effetti sulla coordinazione binoculare, il rendimento accomodativo diventa diverso fra i due occhi, compaiono forie, si possono accentuare le anisotropie, si degrada 1 equilibrio del sistema visivo. Per queste ed altre ragioni il «messaggio» del Volume è quello di impegnare gli addetti ai lavori alla prescrizione delle lenti correttive attenendosi in maniera scrupolosa a tre regole fondamentali: 1. Visione ottimale e nitida 2. Visione confortevole 3. Visione e rispetto posturale E' quindi la visione che crea la postura o la postura che crea la visione? Questo interessante dubbio non è certo sciolto nel Volume, ma gli Autori hanno certamente contribuito a dare le chiavi di lettura per affrontare il problema, almeno con le giuste cognizioni e con le appropriate conoscenze. Ia postura utilizza il sistema neuro-muscolare e scheletrico per reagire alla forza di gravità e alle accelerazioni e generare la funzione motoria statica e dinamica, nella maniera più economica possibile, con la massima stabilità e con il massimo comfort. Il fenomeno della visione non può che essere analizzato ed esplorato da una specifica disciplina nella quale altre dottrine confluiscono ed apportano il loro contributo informativo; 1 optomctria, nata inizialmente come attività rifrattiva, è evoluta nello studio dell'uomo e dei suoi comportamenti nell'ambiente modificando nel tempo la concezione filosofica assolutista e statica a principi evolutivi e quindi dinamici (Darwin, 1860) In questa filosofia nasce e lavora l'optometrista comportamentale e posturale. Vanno certamente apprezzati gli Autori e ci dobbiamo congratulare con Loro per il coraggio c una buona dose di sfrontatezza, perche hanno affrontato un terreno cosi difficile e minato che per anni è stato, o pococonsiderato dalla scienza ufficiale, o addirittura non considerato perche ritenuto non interessante. Per portare avanti le proprie idee ci vogliono determinazione, coraggio e risultati pratici: tutti questi ingredienti sono alla base di questo volume che sicuramente avrà dei limiti, ma non certo quello di cercare di dare chiarezza e/o metodologia in un argomento cosi controverso e problematico quale la postura. Certamente questo Volume non risolverà tutti i dubbi e le problematiche connesse, ma avrà il valore di essere stato uno dei primi, se non il primo, testo da consultare per chi si volesse avvicinare alla problematiche di «visione e postura». A tutti coloro che seguiranno le orme impresse dagli Autori, il mio augurio e il mio ringraziamento per quello che riusciranno a fare e che riusciranno a farci comprendere. Per ora buona lettura! Dott. Stefano Esente. Oculista

Maggiori Informazioni

Autore Casini Mario; Esente Stefano; Panzera Francesco; SagginI Raoul; Sarti Giuliano
Editore Fabiano
Anno 2010
Tipologia Libro
Lingua Italiano
Indice Posturologia, lo stato dell'arte Cos’è la postura sistema Tonico Posturale Le del SNC Sistemi afferenti ed efferenti Fattori che influenzano la postura Compiti del posturologo Errori posturali L’esame posturale Rieducazione posturale L’Optometria comportamentale e posturale Visione binoculare e percezione spaziale Visione e problema visivo Lo stress al punto prossimo L'astenopia diagnosi Trattamento dell’Astenopia Casi Clinici Scheda Optometrica Spiegazione analitica della scheda Esecuzione test
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