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Verità processuale

ISBN/EAN
9788894088007
Editore
Edizioni La Zattera
Formato
Libro
Anno
2015
Pagine
372
18,00 €

Tutto ebbe inizio dodici anni prima. Quirico, Gabriele, Christian ed Enrico, liceali spensierati, marinano la scuola e si introducono furtivamente nell'obitorio dall'ospedale Brotzu. Una donna morta, nuda e fredda si mostrerà loro In uno spettacolo che non riusciranno piu a scordare.
Molti anni dopo Quirico, diventato avvocato da poco più di un anno, riceve un telegramma dal carcere di Buoncammino. Enrico, proprio lui, l'amico di una vita, accusato dell'omicidio di una sua alunna, lo nomina suo difensore. Quirico, inesperto e timido, vorrebbe rifiutare la difesa ma alla fine non potrà che accettare perché Enrico è un suo amico e perché oltre le schiaccianti prove di colpevolezza, si annida un'altra verità. Una verità inconfessabile e terribile che segnerà l'inizio di una vicenda umana, professionale e giudiziaria e che culminerà nell'unica verita che conta veramente. La verità dei giudici. La verita processuale.

 

L’autore parte da lontano raccontando alcuni flash dei protagonisti fin dal tempo del liceo.

E’ un giorno come tanti per Gabriele, Christian, Quirico studenti dell’istituto Dettori. Ma per Enrico è un giorno eccezionale. E’ sicuro che, fuori dalla scuola all’estrema periferia di Cagliari nell’Ospedale Brotzu, ci sia un’occasione imperdibile. Vale la pena marinare la scuola.

Convince gli amici che prima scettici, poi sempre più increduli, si trovano dopo molte precauzioni all’interno dell’ospedale e inaspettatamente dentro la stanza mortuaria.

Sul tavolo una donna di mezza età fredda e immobile si mostra allo sguardo dei tre amici. . Le reazioni sul volto dei ragazzi sono differenti.

Gabriele è incuriosito, Cristian è preoccupato, Quirico terrorizzato.

Enrico guarda la salma estasiato.

“E bellissima. Straordinaria, meglio di quanto potevo sperare.”

Enrico è considerato lo “Strano” del gruppo ma vada per i calzini spaiati, trovare attrazione per un cadavere è ben altra cosa.

Di quel fatto però non se ne parlò più come se ci fosse un’intesa tacita tra loro o volessero tutti dimenticare.

Il liceo finisce i ragazzi prendono ciascuno per proprio conto la loro strada.

La scena prosegue dodici anni dopo in un liceo sassarese.

E’ tempo di gita scolastica e con grande disappunto degli studenti la meta agognata non sarà né Berlino, né Londra , né Barcellona ma, a causa di un’occupazione di tre settimane, il Preside decide che la meta sarà Cagliari. Abbastanza delusi gli studenti accettano. Enrico la Torre, che abbiamo lasciato adolescente con i capelli arruffati e le camicie improbabili, lo troviamo con lo stesso abbigliamento ma docente di filosofia nel liceo sassarese.

Non manca nel romanzo la bellissima della scuola, Alessia Deiana, con tanto di amica succube e complice, Francesca.

L’albergo di Cagliari, molto minimal, è appena fuori città. La scolaresca, dopo un a prima delusione, decide di far buon viso a cattivo gioco e organizza alcune scorribande notturne. All’alba di una di queste serate Francesca, che condivide la stanza con Alessia, trova l’amica morta stecchita sul letto.

Le vicissitudini si snodano in maniera logica e rapida. Il ritmo è incalzante, tiene avvinto il lettore.

Per gli inquirenti non ci sono dubbi: Enrico la Torre ha avuto un rapporto sessuale con la vittima, le tracce di sperma sul corpo sono inconfutabili, l’assassino d’Alessia è lui.

Enrico la Torre è il mostro da schiaffare in prima pagina.

A questo punto,per difendere un tanto acclarato omicida,ragione vuole che chiunque con un cervello logico e pensante si affidi ad un omologo dei personaggi di Grisham, un avvocato Rodd, un Sebastian Shark o  anche il nostrano Avvocato Guerrieri che con  il loro acuto intuito e la loro indiscutibile ars oratoria garantirebbero al proprio assistito almeno uno sconto della pena.

Ma questa logica non alberga nei luoghi pensosi del Professor La Torre. Lui ha deciso di affidarsi al suo vecchio amico del liceo, l’Avvocato Quirico d’Escard che svolge senza infamia e senza lode la professione di avvocato civilista.  Una carriera molto modesta, fatta di piccole consulenze e risarcimento delle Assicurazioni.

L’Avvocato Quirico d’Escard non è un illuso in delirio di onnipotenza, è assolutamente cosciente dei propri limiti. Non solo ce la mette tutta a dissuadere il suo amico dall’insano proposito di averlo come difensore.

“Io sono uno che sa mantenere segreti, dare consigli giusti, aiutare nel momento del bisogno, qualsiasi cosa mi chiedono io la faccio purché la sappia fare. Ma non sono un avvocato penalista. Ti stai fidando ciecamente della persona sbagliata.” Dice Quirico ad Enrico.

Maggiori Informazioni

Autore Pinna Parpaglia Paolo
Editore Edizioni La Zattera
Anno 2015
Tipologia Libro
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale Fuori catalogo