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Un'antichità «crudele». Etruschi e Italici nella letteratura italiana del Novecento

ISBN/EAN
9788843098859
Editore
Carocci
Collana
Lingue e letterature Carocci
Formato
Libro in brossura
Anno
2020
Pagine
164

Disponibile

19,00 €
Gli Etruschi e gli altri popoli dell'Italia antica hanno lasciato tracce più misteriose e più inquietanti dei Romani conquistatori. Mentre la cosiddetta "classicità" greca e romana ci parla attraverso numerose fonti, gli Etruschi e gli Italici risultano di sconcertante laconicità, in quanto le fonti della loro storia sono per lo più indirette e scritte in altre lingue. Questa antichità remota, «più misteriosa e crudele» (come la descrive Carlo Levi), ha stimolato per secoli l'immaginazione degli scrittori. Nella letteratura italiana del Novecento l'immagine dell'Italia antica e gli spazi della sua memoria (necropoli, siti archeologici, antiche città, rovine) diventano spesso strumento di articolazione dei temi della perdita, del lutto, della sparizione, dell'estinzione, ma anche di rinascita e persistenza. Studiando quattro casi di ricezione della storia dell'Italia antica nella letteratura italiana dalla fine dell'Ottocento agli anni Settanta del Novecento, il volume fornisce un esempio della profondità teorica e dell'ampiezza del raggio di interesse di quest'area ancora poco esplorata della sopravvivenza dell'antico, aprendo così nuove prospettive di ricerca.

Maggiori Informazioni

Autore Piperno Martina
Editore Carocci
Anno 2020
Tipologia Libro
Collana Lingue e letterature Carocci
Num. Collana 310
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio