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Una casa non è una tazza. Riflessioni sullo stile e sul gusto nel quotidiano

ISBN/EAN
9788846407443
Editore
Franco Angeli
Collana
La societa'
Formato
Brossura
Anno
1998
Edizione
3
Pagine
176

Disponibile

16,50 €
Perché una casa o un oggetto ci appaiono belli o brutti? Perché l'edilizia moderna è stata così distruttiva verso le città e la natura? Qual è il significato di un edificio? Come si è trasformato il nostro gusto negli ultimi venti anni? Sono domande alle quali il libro vuole rispondere non in modo sistematico, ma con spunti e percorsi culturali che partendo dal concreto dell'esperienza professionale di architetto si organizzano attorno ai temi dell'abitare e del vivere civile. L'autrice guarda il mondo che ci circonda e l'architettura del vissuto in una sorta di viaggio attraverso le case viste e progettate, le opere d'arte e i libri amati, i paesaggi del nostro quotidiano, le strade dove abitiamo, i luoghi delle vacanze. Si tratta di un itinerario di formazione che si svolge anche nel tempo: dalle occupazioni universitarie e le comuni studentesche arredate con cassette di frutta e cuscini indiani alle case della società del benessere, attraverso il postmoderno, le esperienze di restauro e di progettazione con tutte le trasformazioni connesse degli ideali e del sentire. Storie e ricordi personali, sempre vissuti con bonaria ironia, si mescolano alla ricerca filosofica delle radici del modo comune di pensare il bello e il brutto, il gusto e gli stili, con la finalità di trovare alcuni punti fermi per giungere a quella buona educazione estetica che può essere supportata solo dall'amore per il fare con arte . Per questo motivo il libro non è indirizzato solo agli architetti ma anche, in generale, a tutti coloro che vivono con partecipazione la vicenda dei luoghi nei quali si abita e a cui piace leggere d'arte pur senza essere degli specialisti. Giovanna Franco-Repellini, architetto, laureata a Venezia, svolge la libera professione a Milano. Per anni i suoi interessi professionali si sono orientati sul restauro di abitazioni private e di edifici storici, tra cui il castello Bolognini, a Sant'Angelo Lodigiano, di cui è stata curatrice anche dei musei. Collaboratrice dell'inserto domenicale del Sole-24Ore , da tre anni è consulente del Comune di Milano per l'Arredo urbano.

Maggiori Informazioni

Autore Franco Repellini Giovanna
Editore Franco Angeli
Anno 1998
Tipologia Libro
Collana La societa'
Num. Collana 6
Lingua Italiano
Indice Tito Perlini , Introduzione Se si possa pensare ad una buona educazione nel costruire (La storia; Vivere con le cose belle fa bene all'animo?; Piacere nel vedere e nel fare; L'arte di portare a compimento non è solo un agire personale ma anche un lavoro collettivo) Se la bellezza non è soggetta a norme precise richiede comunque dei buoni modi (Una tazzina di caffè e l'autenticità; Una casa ci pare bella se non è artificiosa; Una casa ci pare bella se vi è una giusta miscela tra ragione e sentimenti; Dove cercando delle regole si trovano dei delitti) Meditando sui motivi per cui l'edilizia moderna ci sembra brutta (L'uso di mezzi impropri ad un fine porta risultati volgari; Se le tradizioni sono spente i luoghi comuni sono più vivi che mai; se si vuole tradire non può essere per ignoranza; La scelta e il destino) Della gloria e della miseria del gusto (Ognuno sviluppa il gusto nei confronti delle cose che conosce e che appassionandolo gli procurano piacere; Come sia possibile avere buon gusto e scomparti; Il nostro modo di vivere è cambiato con le nostre case; I luoghi del gusto; Gli italiani e la fabbrica degli oggetti) Come, parlando della libertà, si giunge a riflettere sullo stile (Venticinque anni dopo con qualche malinconia per ciò che non è stato; Libertà va cercando, ch'è sì cara; Se il gusto ci educa la vista, lo stile ci indica la strada del fare; Ordine, disordine poetico e disordine vero; Come distinguere la bellezza del contrasto dalla confusione stilistica?) Qualche conclusione per una conversazione sul fare con arte (La ripetizione ci aiuta ma bisogna comprenderne le regole; La lampadina di Archimede Pitagorico; Il cosmopolitismo rende vasta la nostra patria; Lo spazio della ragione non è una morta utopia) Appendice: Lo sciocchezzaio degli stili.
Stato editoriale In Commercio
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