A motivo dei recinti delle religioni, la storia ha registrato vistose trasgressioni dell'umana convivenza, come evidenzia l'autore di questo libro prendendo le mosse dall'identico vocabolario impiegato in tempo di crociate e gihad da Salah al-Din e da Innocenzo III. Eppure, in quel tempo sono luminose le storie di Ebrei, Cristiani e Musulmani, obiettori di coscienza e costruttori di pace convinti che la bellezza per gli umani dipende dalla relazione, come è noto dalla sapienza dei saggi greci, della filosofia e dei nuclei centrali dei Libri del monoteismo di Abramo. La storia si ripete. Si rafforzano recinti di religioni per alimentare esclusione e razzismo. Oggi è purtroppo una evidenza quella delle guerre contemporanee che provocano migliaia di uccisi, feriti, prigionieri e distruzioni. Altrettanto evidente è l'attuale coinvolgimento di Dio nelle guerre, come attestano citazioni di Bibbia e Corano da parte di governanti e istituzioni religiose. Ancora oggi più che mai, l'alternativa va cercata nella testimonianza dei costruttori di pace che, ben oltre i recinti delle religioni, credono nella bellezza come «relazione fra altri» alimentando, così, lo spirito di giustizia e di pace.
Maggiori Informazioni
Autore
Cipollone Giulio
Editore
Il Mulino
Anno
2024
Tipologia
Libro
Collana
Fuori collana
Lingua
Italiano
Indice
Prefazione, di Mounir Bouchenaki Premessa, di Franco Cardini Prologo, di John Tolan Introduzione I. La bellezza nell’altro. L’intelletto universale 1. Estetica e bellezza: dalla attrazione alla relazione. 2. Bellezza come relazione. Inclusione senza esclusioni: homo homini amicus. 3. Da ciò che trascende al trascendente. Filosofie e religioni. II. Dio parla in più modi: cambia lo sguardo sull’altro 1. Molte parole di Dio in molti Libri. 2. Le religioni: dentro e fuori, o dentro o fuori. I recinti. 3. Le necessarie «relazioni fra altri». 4. Gerusalemme è contenzioso supremo. III. I cristiani: Deus vult, Dio lo vuole 1. I papi. La sensibilità dei cristiani. 2. La guerra è santa: con la croce addosso. L’aldilà, l’aldiquà. 3. Il papa: «Ci vediamo a Brindisi e a Messina». IV. I musulmani: fi sabīl Allāh, sulla via di Allah 1. I sultani. La sensibilità dei musulmani. 2. La guerra è santa: il ğihād al-saġīr. 3. Proelium sanctum e ğihād al-saġīr: somiglianza di santità. V. Cristiani uccisi e in catene 1. I cristiani: razza infernale. Uccisi e in cattività. 2. I cristiani sono parte del bottino dei musulmani. 3. La violenza sui cristiani a gloria di Dio. 4. I cristiani: come uscire dall’inferno. 5. Il papa: innanzitutto riarmarsi, quindi liberare i prigionieri. VI. Musulmani uccisi e in catene 1. I musulmani: razza infernale. Uccisi e in cattività. 2. I musulmani sono parte del bottino dei cristiani. 3. La violenza a gloria di Dio sui musulmani. 4. I musulmani: come uscire dall’inferno. VII. Cristiani e musulmani nell’oro della bellezza di Dio. Un «unicum» nella storia dei papi 1. Critiche contro la guerra santa. 2. Deus vult? Deus non vult. 3. Obiezione e obiettori di coscienza: oltre i recinti delle religioni. 4. Dalla obiezione di coscienza a una «Croce rossa e blu internazionale». 5. In nome del papato: «Alcuni uomini redentori» di prigionieri cristiani e musulmani. 6. Peculiarità esclusive dei redentori. 7. Cristiani e musulmani assunti nella bellezza di Dio. Un mosaico unico al mondo. A modo di conclusione Lettere di Ṣalāḥ al-Dīn e di Innocenzo III Note Riferimenti bibliografici Indice dei nomi e dei luoghi