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Trattato Di Sanità Pubblica

ISBN/EAN
9788843000913
Editore
Carocci
Collana
I manuali
Formato
Brossura
Anno
1999
Pagine
896

Disponibile

72,50 €
Per identificare i bisogni degli utenti e modularsi coerentemente su di essi, un Servizio sanitario necessita, oltre che di periodiche ristrutturazioni, di continui e capillari aggiustamenti. Nel predisporre il volume, gli autori hanno tenuto conto non solo delle profonde trasformazioni avvenute in questi anni in campo normativo e organizzativo, ma anche delle nuove acquisizioni scientifiche e delle linee di tendenza che caratterizzano lo stato di salute della popolazione. Il testo si presenta quindi innovativo sia nell’impostazione che nei contenuti, e intende fornire agli operatori, agli amministratori sanitari e ai tecnici in formazione basi metodologiche corrette e conoscenze aggiornate, indispensabili per la strutturazione dei servizi, la programmazione delle attività e la verifica del lavoro svolto. Il volume si articola in quattro parti: la prima è dedicata alla descrizione dello stato di salute della popolazione italiana e mondiale e al significato storico dei concetti di sanità pubblica e di prevenzione; la seconda illustra i "determinanti" di salute e di malattia; la terza tratta gli aspetti metodologici (demografia, epidemiologia, statistica, organizzazione dei servizi; la quarta parte, infine, analizza gli aspetti normativi e organizzativi relativi alle varie discipline e ai diversi settori di intervento.

Maggiori Informazioni

Autore Buiatti Eva; Carnevale Franco; Geddas Da Filicaia Marco
Editore Carocci
Anno 1999
Tipologia Libro
Collana I manuali
Num. Collana 85
Lingua Italiano
Indice Parte prima. Principi e metodi di sanità pubblica 1. Evoluzione dell’assistenza e dell’ordinamento sanitario in Italia 1.1. I primordi della sanità pubblica 1.2. I presupposti scientifici 1.3. La sanità pubblica in Italia dall’Unità alla riforma sanitaria del 1978 1.3.1. La legge sulla tutela dell’igiene e la sanità pubblica (legge Crispi-Pagliani del 1888) – 1.3.2. Il periodo fascista – 1.3.3. Il secondo dopoguerra – 1.3.4. Il trasferimento delle competenze alle Regioni 1.4. La riforma sanitaria del 1978 1.4.1. L’organizzazione del Servizio sanitario nazionale (legge 23 dicembre 1978, n. 833) 1.5. La legislazione italiana in materia sanitaria nel periodo 1979-92 1.6. Il decreto legislativo di riordino della disciplina in materia sanitaria del 30 dicembre 1992, n. 502 1.7. Organizzazioni sanitarie internazionali e nazionali 1.7.1. Organizzazioni internazionali – 1.7.2. Organizzazioni nazionali 2. La prevenzione e i suoi strumenti 2.1. Storicità delle malattie 2.2. Il concetto di causalità 2.3. I determinanti della salute 2.3.1. Popolazione – 2.3.2. Nutrizione – 2.3.3. Condizioni ambientali – 2.3.4. Stili di vita 2.4. Strategie di intervento preventivo 2.4.1. Prevenzione primaria – 2.4.2. Prevenzione secondaria – 2.4.3. Prevenzione terziaria Parte seconda. L’origine delle malattie (i determinanti della salute) 3. I fattori genetici 3.1. Le malattie genetiche 3.1.1. Anomalie cromosomiche – 3.1.2. Malattie geniche – 3.1.3. Condizioni multifattoriali 3.2. Le malformazioni genetiche 3.3. La prevenzione delle malattie genetiche 3.3.1. La diagnosi prenatale – 3.3.2. Gli screening 3.4. I registri delle malformazioni congenite 4. La nutrizione 4.1. Introduzione 4.2. Alimenti e nutrienti. Le quantità giornaliere raccomandate e le tabelle di conversione alimenti-nutrienti 4.3. Una dieta bilanciata: fabbisogni calorici e nutrizionali 4.3.1. Fonti di energia – 4.3.2. Vitamine – 4.3.3. Minerali 4.4. La nutrizione nella prima infanzia. Le tabelle di accrescimento 4.4.1. I fabbisogni nutrizionali della prima infanzia – 4.4.2. La funzione del latte materno – 4.4.3. Uso delle tabelle di accrescimento corporeo nei bambini da 0 a 3 anni 4.5. Le principali sindromi patologiche legate alla nutrizione 4.5.1. Malnutrizioni da carenze – 4.5.2. Malnutrizioni da eccessi e squilibri dietetici 4.6. Rilevazione delle abitudini dietetiche degli italiani 4.6.1. Indagini di bilancio nazionale – 4.6.2. Indagini campionarie e indagini ad hoc – 4.6.3. Il consumo alimentare espresso in nutrienti 4.7. Le abitudini dietetiche degli italiani 4.7.1. La disponibilità alimentare in Italia rispetto agli altri paesi europei – 4.7.2. Evoluzione dei consumi alimentari in Italia – 4.7.3. Aspetti territoriali dei consumi – 4.7.4. Autoconsumi, luoghi di acquisto, distribuzione mensile della spesa – 4.7.5. Soprappeso e obesità in Italia – 4.7.6. Conclusioni 4.8. Metodologie di intervento sullo stato di nutrizione degli individui e delle popolazioni 5. Agenti chimici e fisici 5.1. Tossicologia e medicina ambientale, aspetti generali 5.2. Principali sorgenti di rischi ambientali 5.2.1. Alimenti – 5.2.2. Acqua – 5.2.3. Aria – 5.2.4. Rifiuti – 5.2.5. Industria – 5.2.6. Traffico veicolare – 5.2.7. Fonti energetiche – 5.2.8. Ambienti confinati (indoor pollution) 5.3. I principali agenti tossici per l’uomo, diffusione ed effetti 5.3.1. Metalli – 5.3.2. Solventi organici – 5.3.3. Pesticidi 5.4. Cancerogeni ambientali 5.5. Rumore 5.5.1. Il rumore nei luoghi di lavoro – 5.5.2. Il rumore negli ambienti di vita – 5.5.3. Effetti del rumore sull’organismo 5.6. Posture e patologia del rachide 5.7. Patologia respiratoria da cause ambientali e lavorative 5.7.1. Patologia a prevalente interessamento bronchiale – 5.7.2. Patologia a prevalente interessamento interstiziale 5.8. Gruppi sociali più svantaggiati 5.9. Esportazione dei rischi Letture consigliate 6. Gli agenti infettivi 6.1. Premessa 6.2. Introduzione 6.3. Le infezioni trasmesse attraverso l’aria 6.3.1. Misure di prevenzione – 6.3.2. Sindromi respiratorie acute – 6.3.3. Tubercolosi – 6.3.4. Influenza – 6.3.5. Legionellosi – 6.3.6. Morbillo – 6.3.7. Rosolia – 6.3.8. Parotite epidemica – 6.3.9. Varicella-herpes zoster – 6.3.10. Pertosse – 6.3.11. Meningite meningococcica – 6.3.12. Faringite streptococcica e febbre reumatica – 6.3.13. Difterite 6.4. Le infezioni trasmesse attraverso l’acqua e gli alimenti 6.4.1. Le diarree – 6.4.2. Febbre tifoide e paratifoide – 6.4.3. Epatite virale A – 6.4.4. Poliomielite – 6.4.5. Colera – 6.4.6. Giardiasi – 6.4.7. Amebiasi – 6.4.8. Schistosomiasi – 6.4.9. Toxoplasmosi – 6.4.10. Leptospirosi – 6.4.11. Brucellosi 6.5. Le infezioni trasmesse attraverso il contagio diretto 6.5.1. AIDS – 6.5.2. Malattie trasmesse sessualmente – 6.5.3. Epatite virale B, C, Delta – 6.5.4. Rabbia – 6.5.5. Tetano 6.6. Le infezioni trasmesse attraverso i vettori 6.6.1. Malaria – 6.6.2. Le infezioni da arbovirus – 6.6.3. Peste 6.7. L’investigazione di un’epidemia 6.7.1. Londra 1848. John Snow e l’epidemia del colera – 6.7.2. Los Angeles 1981. I CDC e l’epidemia di AIDS – 6.7.3. Il metodo epidemiologico 6.8. Le vaccinazioni 6.8.1. Da Jenner all’EPI – 6.8.2. I vaccini: caratteristiche, modo d’uso, reazioni e complicazioni – 6.8.3. Raccomandazioni generali per l’uso dei vaccini – 6.8.4. Il programma ’Vaccinazioni’ – 6.8.5. La sorveglianza delle malattie infettive 7. L’ambiente sociale 7.1. Classi sociali e salute 7.1.1. Introduzione – 7.1.2. Problemi metodologici – 7.1.3. Mortalità differenziale per classe sociale alla nascita e nell’infanzia – 7.1.4. Mortalità differenziale per classe sociale nell’adulto – 7.1.5. Mortalità differenziale per classe sociale nell’anziano – 7.1.6. Classe sociale, condizioni di salute, fattori di rischio e utilizzo dei servizi sanitari 7.2. Gli stili di vita. Definizione e metodologie di intervento 7.2.1. Conoscenza e cambiamento –7.2.2. L’acquisizione degli stili di vita –7.2.3. La modifica degli stili di vita – 7.2.4. Teorie delle modificazioni degli stili di vita – 7.2.5. Studi finalizzati alla valutazione degli interventi sugli stili di vita – 7.2.6. Interventi di natura normativa – 7.2.7. Interventi di natura educativa – 7.2.8. Interventi di disassuefazione – 7.2.9. Azioni globali 7.3. Due esempi di stili di vita: consumi di tabacco e alcol 7.3.1. Il fumo – 7.3.2. Le bevande alcoliche 8. La salute mentale 8.1. Fattori biologici, psicologici e relazionali 8.2. Determinanti di salute e malattia 8.2.1. Esperienze, cambiamenti e salute mentale – 8.2.2. La rete e il supporto sociale 8.3. Il confine biologico 8.3.1. Genetica e malattia mentale – 8.3.2. Sistema nervoso: strutture, funzioni e comportamento – 8.3.3. Le fondazioni biologiche del comportamento: dai riflessi dell’organismo reattivo ai processi di apprendimento 8.4. Il confine sociale 8.4.1. Normalità, devianza e malattia mentale Parte terza. Elementi di epidemiologia e di organizzazione sanitaria 9. Demografia e statistiche sanitarie 9.1. Caratteristiche demografiche, programmazione e valutazione dei servizi sanitari 9.2. Definizione della struttura di una popolazione 9.2.1. Le rilevazioni di stato. I censimenti – 9.2.2. Le rilevazioni di movimento. Movimento demografico – 9.2.3. Misure di movimento naturale 9.3. La rete informativa demografica italiana 9.3.1. Le anagrafi comunali – 9.3.2. Gli uffici di stato civile – 9.3.3. Le anagrafi sanitarie 9.4. Principali variazioni temporali e geografiche della struttura delle popolazioni 9.4.1. La dimensione della specie umana nei millenni – 9.4.2. Alcuni indicatori demografici in Europa e nei paesi del Terzo Mondo – 9.4.3. Alcune previsioni per i primi decenni del 2000 9.5. Le statistiche sanitarie 9.5.1. Alcuni indicatori delle attività sanitarie – 9.5.2. La fecondità in Italia – 9.5.3. La mortalità infantile – 9.5.4. Mortalità generale – 9.5.5. Mortalità per causa - 9.5.6. La spesa sanitaria, il personale, le strutture 9.6. Dove reperire i dati 10. Le tecniche epidemiologiche 10.1. Introduzione 10.2. Quando l’epidemiologia’ 10.3. Alcuni termini di uso corrente 10.4. I principali disegni di studio epidemiologico 10.4.1. Obiettivi di tipo descrittivo – 10.4.2. Obiettivi di tipo analitico 10.5. Alcune misure epidemiologiche 10.5.1. Misure usate in epidemiologia descrittiva – 10.5.2. Alcune misure usate negli studi analitici 10.6. Alcune misure usate per la valutazione dei test diagnostici 10.7. Qualità e confrontabilità dei dati negli studi epidemiologici 10.7.1. Qualità e confrontabilità delle informazioni sugli eventi – 10.7.2. Qualità e confrontabilità delle informazioni relative alle popolazioni – 10.7.3. Qualità e confrontabilità delle informazioni sulle esposizioni 10.8. Quale epidemiologia a livello di USL’ 10.8.1. Fonti informative disponibili – 10.8.2. Strutture e competenze – 10.8.3. L’epidemiologia in carenza di base informativa Letture consigliate 11. Criteri di campionamento 11.1. Campione casuale semplice 11.2. Campione stratificato 11.3. Campione a più stadi 11.4. Campione a grappoli o a clusters 11.5. Campione dei 30 clusters 12. La programmazione, l’organizzazione, la valutazione delle attività e dei servizi 12.1. La programmazione sanitaria 12.1.1. Programmare per obiettivi – 12.1.2. Gli indicatori 12.2. L’organizzazione del sistema sanitario 12.2.1. L’organizzazione ’formale’ – 12.2.2. L’organizzazione ’informale’ – 12.2.3. L’organizzazione ’formale’ del sistema sanitario – 12.2.4. La catena di comando. Il processo scalare. La divisione del lavoro e il coordinamento – 12.2.5. Il lavoro integrato. I possibili modelli organizzativi – 12.2.6. L’organizzazione ’non formale’ del sistema sanitario 12.3. La valutazione 12.3.1. Le risorse, il processo, il risultato – 12.3.2. La fattibilità di un intervento di valutazione – 12.3.3. Gli eventi sentinella – 12.3.4. Valutazione di processo e di risultato di un programma di screening – 12.3.5. Principi e metodi della verifica e revisione di qualità (VRQ) – 12.3.6. La stima economica dell’assistenza sanitaria 13. L’assistenza sanitaria di base 13.1. La Dichiarazione di Alma Ata 13.2. Dalla ’condotta medica’ alla ’medicina di comunità’ 13.3. Il distretto sanitario di base 13.4. L’organizzazione del distretto sanitario di base 13.5. Il coordinamento sanitario del distretto Parte quarta. Il controllo delle malattie. La promozione della salute 14. La tutela materno-infantile 14.1. Il profilo epidemiologico 14.1.1. La mortalità nell’infanzia e nell’età evolutiva – 14.1.2. La mortalità materna – 14.1.3. Il periodo perinatale – 14.1.4. L’interruzione volontaria di gravidanza 14.2. Gli interventi di prevenzione 14.2.1. Il progetto-obiettivo per la tutela della maternità, l’infanzia e l’età evolutiva – 14.2.2. La prevenzione della carie dentaria 15. I tumori 15.1. Introduzione 15.2. I tumori nel mondo 15.3. I tumori in Italia 15.4. La prevenzione primaria 15.5. Linee di intervento per la prevenzione primaria 15.6. La prevenzione secondaria 15.6.1. Screening per i tumori della mammella – 15.6.2. Screening per i tumori della cervice uterina 15.7. Una valutazione degli interventi possibili 16. Epidemiologia e prevenzione delle malattie cardiovascolari 16.1. Introduzione 16.2. Epidemiologia 16.2.1. Cardiopatia ischemica e infarto miocardico – 16.2.2. Malattie circolatorie cerebrali – 16.2.3. Altre cardiopatie – 16.2.4. L’arresto cardiaco extraospedaliero 16.3. I fattori di rischio coronario 16.4. Prevalenza dei fattori di rischio in Italia 16.5. Strategie di prevenzione 16.6. Ruolo del medico di base nella prevenzione delle MCV 16.7. Ruolo dei servizi di emergenza 16.8. Linee guida nazionali 17. L’assistenza agli anziani 17.1. La rivoluzione demografica 17.2. L’assemblea di Vienna: i diritti della popolazione anziana 17.3. I bisogni della popolazione anziana 17.4. I servizi sanitari e sociali 17.5. La valutazione multidimensionale 17.5.1. La valutazione multidimensionale nell’organizzazione dei servizi sanitari di base 18. I servizi per la salute mentale 18.1. Il sistema di cura e il problema dell’ospedale psichiatrico 18.2. La struttura del servizio psichiatrico territoriale 18.2.1. Il bacino di utenza – 18.2.2. I luoghi dell’intervento – 18.2.3. Le risorse 18.3. Modelli organizzativi del servizio psichiatrico territoriale 18.3.1. L’integrazione con la comunità e con i servizi – 18.3.2. Lo spazio della psicoterapia 18.4. L’utenza dei servizi psichiatrici territoriali 18.4.1. Le strutture intermedie – 18.4.2. La diffusione delle malattie mentali: l’utenza trattata – 18.4.3. La diffusione delle malattie mentali: il disagio diffuso 19. La tossicodipendenza 19.1. Le definizioni del fenomeno 19.2. Aspetti epidemiologici della diffusione delle tossicodipendenze 19.3. Tossicodipendenza e patologie correlate 19.4. Aspetti normativi e organizzativi 19.4.1. I Servizi per le tossicodipendenze (SERT) – 19.4.2. L’accesso al servizio – 19.4.3. Le comunità terapeutiche – 19.4.4. La legge sulla droga 20. La tutela dell’ambiente 20.1. Premessa 20.2. Evoluzione della normativa nel dopoguerra 20.3. Nuove tendenze 20.4. Caratteristiche dei problemi da affrontare 20.4.1. Inquinamenti di falda – 20.4.2. Inquinamento delle acque superficiali – 20.4.3. Inquinamento dell’aria dei centri urbani 20.5. Proposta di modello di intervento 20.6. Esempio n. 1: programma di educazione e vigilanza sui gas di scarico degli autoveicoli diesel 20.6.1. I motori diesel: un problema nel problema – 20.6.2. Possibilità di controllo previste dalla legge – 20.6.3. Proposta di intervento – 20.6.4. Obiettivi dell’intervento – 20.6.5. Gli interlocutori – 20.6.6. La verifica dei risultati 20.7. Esempio n. 2: intervento di tutela ambientale in relazione ad allevamenti intensivi di suini 21. La prevenzione nei luoghi di lavoro: controllo delle malattie e promozione della salute 21.1. Il metodo di lavoro 21.1.1. La mappatura – 21.1.2. Interventi di prevenzione – 21.1.3. Nuovi insediamenti lavorativi – 21.1.4. Attività sanitaria – 21.1.5. Formazione, informazione ed educazione – 21.1.6. Collaborazione e integrazione con altri enti 21.2. La normativa 21.3. Indicatori per la Valutazione di Qualità delle attività dei Servizi di prevenzione nei luoghi di lavoro Letture consigliate 22. Il controllo degli alimenti 22.1. Introduzione 22.2. La contaminazione degli alimenti 22.2.1. Gli agenti biologici – 22.2.2. Gli agenti chimici 22.3. Patologie da alimenti 22.4. Controllo degli alimenti 22.4.1. Materie prime – 22.4.2. Locali e attrezzature per la preparazione e distribuzione – 22.4.3. Tecniche di cottura e di distribuzione – 22.4.4. Gli addetti alla preparazione e alla distribuzione 22.5. Procedure e tecniche di controllo 22.6. Organismi operativi e personale sanitario di controllo 22.7. Organizzazione del controllo 22.8. Formazione del personale 22.9. Legislazione 23. Il controllo delle malattie infettive 23.1. La notifica 23.2. La sorveglianza e le misure di prevenzione 23.2.1. Infezioni trasmesse attraverso l’acqua e gi alimenti – 23.2.2. Infezioni trasmesse per via aerea – 23.2.3. Infezioni trasmesse per contatto diretto 23.3. Aspetti normativi sulle vaccinazioni in Italia 23.4. L’indennizzo a favore dei soggetti danneggiati a causa di vaccinazioni, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati 24. Igiene delle strutture sanitarie e comunitarie 24.1. L’igiene delle strutture edilizie distrettuali 24.1.1. Distinzione degli spazi all’interno della struttura distrettuale – 24.1.2. Le soluzioni edilizie – 24.1.3. Impiantistica e installazioni tecnologiche – 24.1.4. Le norme di igiene - 24.1.5. Lo smaltimento dei rifiuti 24.2. L’edificio scolastico 24.2.1. Criteri generali di localizzazione – 24.2.2. Criteri di strutturazione interna – 24.2.3. Problemi igienici e microclimatici 24.3. I servizi di ristorazione collettiva 25. Certificazioni, accertamenti e prestazioni medico-legali nelle USL 25.1. Introduzione 25.2. L’accertamento dell’invalidità civile 25.3. Il certificato di idoneità fisica 25.4. Libretto di idoneità sanitaria per alimentaristi 25.5. Le certificazioni necroscopiche 25.6. Certificato di idoneità psico-fisica al porto delle armi 25.7. Certificato di idoneità alla conduzione di veicoli 25.8. Certificato di idoneità alla guida dei natanti 25.9. Certificato per l’abilitazione all’impiego di gas tossici 25.10. Certificato per l’abilitazione alla conduzione di caldaie generatrici di vapore 25.11. Certificati per uso militare 25.12. Certificato per la riammissione a scuola dopo malattia infettiva contagiosa 25.13. Il certificato medico per la tutela sanitaria delle attività sportive 25.14. Altre certificazioni. Appendice. Indice delle figure, delle tabelle e delle schede. Indice analitico
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