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Tecnica Delle Autopsie e Diagnostica Cadaverica

ISBN/EAN
GIRALDIBIAVA
Editore
Giraldi Editore
Formato
Brossura
Anno
1999
Pagine
154
23,50 €

I manuali scrini dagli Autori italiani inerenti "Tecnica delle autopsie e diagnostica cadaverica", attualmente introvabili, sono stati pubblicati dai maestri dell'anatomia patologica veterinaria e risalgono a Pietro Gherardini (1905). a Luigi Leinati
(1927), ad Arnaldo Marcato (1950) e a Francesco Testi ( 1975-76) che tratta esclusivamente la tecnica autoptica. Recentemente "Tecnica delle Autopsìe" di Natale Pellegrini ( I9H7) comprende fa diagnostica cadaverica ed è un pregevole trattato di utilità sia per i docenti che per i discenti. È doveroso sottolineare che negli anni settanta, la perdita d'interesse per le autopsie è stato un fenomeno generalizzato in tutto il mondo occidentale, per il miglioramento della diagnostica in vita e per il prevalere della medicina funzionalistica su quella basata sulla morfologia delle alterazioni. In questi ultimi tempi l'interesse per la Tecnica delle autopsie e diagnostica cadaverica è di nuovo in onore perché i Clinici, nonostante la disponibilità di strumenti diagnostici raffinati, sentono la necessità di disporre di un rìscontw diagnostico al tavolo autoptico e i recenti programmi didattici, privilegiano la formazione professionale pratica su quella teorica. Dunque sulla scorta della mia più che trentennale esperienza di perito settore e la raccomandazione di Arnaldo Marcato di continuare e di far progredire la dottrina necroscopica della scuola Anatomo-patologica Bolognese, il mio modesto tentativo di ricuperare quell'interesse per la conoscenza della scienza autoptica tenuta per troppo tempo come materia complementare dell'anatomia patologica. Con questo impegno, consapevole dei mìei limiti e delle enormi difficoltà, mi accingo a scrivere
questo libercolo riprendendo l'insegnamento di Morgagni, allievo di Malpighi, tramite Valsalva. che nella sua opera maggiore, "De sedibus et COUSÌ3 morborum per anatomen indagatis ". primo sentì la necessità di un riscontro diagnostico morfologico sul cadavere. In vert> le autopsie esordirono come medicina forense perché già alla fine del Medioevo, soprattutto a Hologna, si inqyose la necessità di appurare se le morti degli uomini dovessero essere ricondotte a cause naturali o delittuose.

Maggiori Informazioni

Autore Biavati Sergio
Editore Giraldi Editore
Anno 1999
Tipologia Libro
Lingua Italiano
Indice - L'autopsia - Definizione di morte - Segni di morte - Scopi dell'autopsia - Vantaggi derivanti dall'esecuzione dell'autopsia - La sala autoptica - Il tavolo anatomico - Precauzioni - Precauzioni da adottare durante le procedure e manualità autoptiche - Protezione - Identificazione dell'animale - Fenomeni abiotici consecutivi con effetti distruttivi - Fenomeni cadaverici trasformativi con effetti conservativi - Fenomeni cadaverici post-mortali della pelle e degli organi addominali e toracici - Modificazioni cadaveriche degli organi della cavità toracica - Esame dei muscoli - Sezione del cadavere - Esame dei prestomachi - Estrazione ed esame dello stomaco e del primo tratto del tenue nei monogastrici - Estrazione ed esame del rene - Esame del fegato - Asportazione degli organi genitali esterni e apertura del bacino nei maschi - Mostri unitari - Mostri composti - Esame esterno ed apertura della cavità toracica - Esame del timo ed eventuale asportazione - Esame del cuore - Esame del polmone - Esame della testa ed apertura del cranio - Esame delle ossa e delle articolazioni - Gli ultimi effetti delle lesioni - Prelievi e preparati
Stato editoriale Fuori catalogo
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