TAVOLE MODERNE DI CARDIOLOGIA - Testo Atlante

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- ISBN/EAN
- 9788887753721
- Editore
- SEU Società Editrice Universo
- Formato
- Cartonato
- Anno
- 2003
- Pagine
- 200
Disponibile
39,00 €
65,00 €
Nel 1897 Picasso, alla soglie del suo ciclo pittorico definito "periodo bluâ€, dipinge il quadro da lui chiamato “Scienza e Carità â€. Sul lato destro della povera stanza, una suora - la carità – offre con atto di premuroso affetto una bevanda al malato. Sul lato sinistro un medico – la scienza – è tutto concentrato a trarre il massimo di informazioni da quanto il gesto medico di allora poteva suggerire: la percezione del polso radiale.
È passato oltre un secolo. Einthoven non aveva ancora pubblicato le sue scoperte innovative sulla registrazione della attività elettrica del cuore.
Molti apporti tecnologici hanno successivamente arricchito l’armamentario diagnostico primitivo di allora. Un tempo il medico impersonava in sè la solitudine del pioniere nell’atto di assistere il paziente al capezzale. Ora non si sente più solo; l’accompagna la ricchezza dell’immenso patrimonio che si è andato via via accumulando anno per anno.
Attualmente alla sua formazione, preparazione e professionalità sichiede di arrivare a una sintesi diagnostica attraverso il buon senso clinico. Non è questa una operazione da poco. Il medico giovane, non raramente formatosi più sui libri che nelle corsìe, si trova insidiato dalla suggestione ammaliatrice del portatotecnologico che con la violenza della novità vorrebbe imporsi con immediatezza e avere il sopravvento sul senso clinico globale. Scrive Giuseppe Giusti: “Il buon senso,che già fu caposcuola, ora in parecchie scuole è morto affatto. La scienza – sua figliola – l’uccise per veder com’era fattoâ€. Scopo del nostro lavoro è di assistere il medico nella problematica clinica della sua quotidianità , arricchendolo degli altri dati forniti dalla clinica moderna, che lo possano sostenere nel successivo atto cisionale, tale da affiancarlo nella corretta interpretazione dei dati, premessa indispensabile a un trattamento razionale.
Attualmente alla sua formazione, preparazione e professionalità sichiede di arrivare a una sintesi diagnostica attraverso il buon senso clinico. Non è questa una operazione da poco. Il medico giovane, non raramente formatosi più sui libri che nelle corsìe, si trova insidiato dalla suggestione ammaliatrice del portatotecnologico che con la violenza della novità vorrebbe imporsi con immediatezza e avere il sopravvento sul senso clinico globale. Scrive Giuseppe Giusti: “Il buon senso,che già fu caposcuola, ora in parecchie scuole è morto affatto. La scienza – sua figliola – l’uccise per veder com’era fattoâ€. Scopo del nostro lavoro è di assistere il medico nella problematica clinica della sua quotidianità , arricchendolo degli altri dati forniti dalla clinica moderna, che lo possano sostenere nel successivo atto cisionale, tale da affiancarlo nella corretta interpretazione dei dati, premessa indispensabile a un trattamento razionale.
Maggiori Informazioni
Autore | Sanna Giampietro |
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Editore | SEU Società Editrice Universo |
Anno | 2003 |
Lingua | Italiano |
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