Studio sulla funzione e sul concetto di stabile organizzazione nelle imposte sul reddito

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- ISBN/EAN
- 9788892138476
- Editore
- Giappichelli
- Collana
- Studi di diritto tributario
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2021
- Pagine
- 416
Disponibile
52,00 €
La stabile organizzazione è tuttora (ad eccezione, forse, di alcuni settori
d’attività che sfruttano strumenti digitali) il fulcro della tassazione delle im-
prese fuori dai confini domestici.
Essa è l’elemento fondamentale che collega il reddito di un’impresa stra-
niera con il suolo di uno Stato, permettendo a quest’ultimo di assoggettare
a tassazione quel reddito.
La corretta identificazione di questa struttura è quindi un elemento im-
prescindibile per l’esatta ripartizione del potere impositivo tra gli ordina-
menti nazionali.
La questione di che cosa sia precisamente una stabile organizzazione e
quali caratteristiche cruciali essa abbia è delicata, complessa e ancor oggi
alacremente dibattuta.
La stabile organizzazione, inoltre, ha acquisito con passare del tempo an-
che altre funzioni, oltre a quella tradizionale di elemento di connessione ter-
ritoriale.
Mi sono occupato della stabile organizzazione in un precedente scritto
monografico pubblicato nella collana diretta dal compianto Professor Fran-
cesco Tesauro, straordinario scienziato del diritto tributario e indiscusso
Maestro dei giuristi che si occupano della materia fiscale.
L’interesse – e l’esigenza – di tornare sull’argomento della sede fissa di
affari derivano dalla profonda, tumultuosa e spesso dirompente evoluzione
dell’istituto in questi ultimi anni.
Pur rivolte a investigare lo stesso tema in via generale, le due opere (la pre-
sente e quella anteriore) affrontano quel tema sotto profili e ambiti differenti.
Nella prima monografia si tratteggia in generale la disciplina della stabi-
le organizzazione, esponendo anche le regole sulla determinazione del suo
reddito.
Lo scopo del presente lavoro è invece quello di esaminare esclusivamente
il concetto e le funzioni della stabile organizzazione.
L’impegno descrittivo e gli sforzi ricostruttivi indispensabili per rendere
conto, con maggior precisione e approfondimento, delle nozioni, delle evo-
luzioni di pensiero e delle prese di posizione del legislatore inerenti a que-
sti temi più circoscritti hanno consigliato, per non dilatare eccessivamente
la mole dello studio, di omettere la trattazione riguardante la determinazio-
ne del reddito della stabile organizzazione, aspetto disciplinare che mi ri-
propongo di affrontare, per completezza di analisi, in un successivo, spero
assai prossimo libro.
Ma non è solo la diversità di scopo e di novero e ampiezza delle aree te-
matiche prese in considerazione a tracciare una netta linea di demarcazio-
ne, un solco tra i due saggi monografici.
È soprattutto la disomogeneità del concetto essenziale investigato a por-
re in un rapporto di reciproca indipendenza i due elaborati.
La stabile organizzazione, invero, è oggi una cosa affatto differente dal-
l’istituto i cui fondamenti strutturali sono stati illustrati nel libro anteriore.
Basti pensare – tanto per proporre solo qualche caso esemplificativo –
alla mutata – e in continua evoluzione – nozione di stabile organizzazione
personale, in relazione alla quale la capacità di concludere affari nell’inte-
resse dell’imprenditore straniero viene intesa in modo ben differente ri-
spetto al passato.
Ancora, è sensibilmente cambiata la considerazione delle c.d. attività se-
condarie e preparatorie; nessuna struttura impiegata in quelle attività può
dirsi non integrare una sede fissa di affari, se non previa verifica che le ope-
razioni compiute abbiano un effettivo carattere inessenziale.
Per non dire dello sfuggente e ibrido istituto della stabile organizzazione
occulta e della rivoluzione portata nei tradizionali assetti concettuali dalla
diffusione del commercio elettronico e dall’economia digitale, che hanno
suscitato complessi problemi di adattamento della ordinaria nozione di sta-
bile organizzazione, lungi dall’aver trovato una soddisfacente soluzione, che
invece è quanto mai urgente, posto che l’incremento delle operazioni im-
prenditoriali attuate con mezzi computerizzati sottrae una quantità crescente
di materia imponibile agli Stati e alle loro comunità.
Di questi argomenti – non affrontati nella monografia anteriore – si da-
rà contezza nelle pagine successive.
Tutto ciò testimonia quanto la stabile organizzazione risenta – più di al-
tri istituti tributari – delle trasformazioni in atto dei modi di fare impresa, i
quali richiedono un incessante impegno di aggiornamento degli elementi
costitutivi della fattispecie in esame da parte tanto di chi elabora le norme
quanto di chi le interpreta.
Di questo cammino faticoso ma fecondo di idee e di dibattiti, fatto di
successi ma lastricato fatalmente anche da cadute e da errori, si fornirà un
puntuale resoconto.
Il presente scritto non è quindi una nuova edizione di quello preceden-
te, ma costituisce un nuovo, autonomo studio.
Spero che queste brevi note inziali abbiano suscitato la curiosità del let-
tore verso la materia trattata nel prosieguo dell’opera, che conserva la sua
importanza centrale nelle relazioni tributarie sovrannazionali e per la sud-
divisione della potestà impositiva tra gli Stati.
Maggiori Informazioni
| Autore | Gaffuri Alberto Maria |
|---|---|
| Editore | Giappichelli |
| Anno | 2021 |
| Tipologia | Libro |
| Collana | Studi di diritto tributario |
| Num. Collana | 50 |
| Lingua | Italiano |
| Larghezza | 0 |
| Stato editoriale | In Commercio |
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