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Studi sul pensiero giuridico dei Tres

ISBN/EAN
9788849555240
Editore
Edizioni Scientifiche Italiane
Collana
Memorie del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Torino.
Formato
Libro in brossura
Anno
2024
Pagine
304

Disponibile

50,00 €
Nel libro si analizza la descrizione che Pomponio - un giurista romano, che scrive tra il 130 e il 180 d.C. - fa di tre suoi predecessori, attivi tra il 150 e il 120 a.C.: Publio Mucio Scevola, Marco Giunio Bruto, Manio Manilio. Si dedica particolare attenzione all'enigmatica locuzione - fundare ius civile - con cui egli descrive il contributo dei tre giuristi alla scienza giuridica. A tale proposito il volume pone in risalto la differenza tra l'attività cautelare, di marca orale, consistente nella redazione di formulari sostanziali e processuali, nel rilascio di pareri giuridici su questioni poste da cittadini o organi pubblici e nell'escogitazione di meccanismi tramite cui realizzare determinati effetti giuridici, e l'attività interpretativa, per sua natura scritta, consistente nell'interpretazione della legge e della consuetudine. Contrariamente alle visioni invalse, si sostiene che gli scritti dei tre giuristi analizzati avessero preminente natura interpretativa, basandosi in particolare sull'interpretazione delle XII Tavole, insieme di norme scritte approvate nel 450 a.C., che costituivano ancora il fulcro del diritto della società romana nel II secolo a.C., a cui venivano ricondotte le novità normative nel frattempo intervenute.

Maggiori Informazioni

Autore Barbati Stefano
Editore Edizioni Scientifiche Italiane
Anno 2024
Tipologia Libro
Collana Memorie del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Torino.
Num. Collana 26
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio
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