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Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione

ISBN/EAN
9788833927350
Editore
Bollati Boringhieri
Collana
Saggi. Filosofia
Formato
Libro in brossura
Anno
2017
Pagine
280

Disponibile

20,00 €
Nel paesaggio politico contemporaneo, in cui domina ancora lo Stato-nazione, il migrante è il malvenuto, accusato di essere fuori luogo, di occupare il posto altrui. Eppure non esiste alcun diritto sul territorio che possa giustificare la politica sovranista del respingimento. In un'etica che guarda alla giustizia globale, Donatella Di Cesare con limpidezza concettuale e un passo a tratti narrativo riflette sul significato ultimo del migrare, dando prova anche qui di saper andare subito al cuore della questione. Abitare e migrare non si contrappongono, come vorrebbe il senso comune, ancora preda dei vecchi fantasmi dello jus sanguinis e dello jus soli. In ogni migrante si deve invece riconoscere la figura dello «straniero residente», il vero protagonista del libro. Atene, Roma, Gerusalemme sono i modelli di città esaminati, in un affresco superbo, per interrogarsi sul tema decisivo e attuale della cittadinanza. Nella nuova età dei muri, in un mondo costellato da campi di internamento per stranieri, che l'Europa pretende di tenere alle sue porte, Di Cesare sostiene una politica dell'ospitalità, fondata sulla separazione dal luogo in cui si risiede, e propone un nuovo senso del coabitare.

Maggiori Informazioni

Autore Di Cesare Donatella
Editore Bollati Boringhieri
Anno 2017
Tipologia Libro
Collana Saggi. Filosofia
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio