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Specificità e Aspecificità Terapeutica dei Farmaci Antidepressivi

ISBN/EAN
SCIENTPRESSP
Editore
Editori Vari
Formato
Cartonato
Anno
1995
Pagine
302

Disponibile

35,00 €
Questo volume è nato da un'esigenza clinica. Il medico che affronta oggi il problema della terapia antidepressiva si trova di fronte a vari motivi di perplessità. Anzitutto la nosografia dei disturbi depressivi è diventata negli ultimi anni sempre più elaborata e complessa. Mentre fino a poco tempo fa la semplice dicotomia dei disturbi depressivi in «endogeni» e «nevrotici-reattivi» sembrava semplificare l'approc¬cio alla terapia, gli attuali sistemi di diagnosi e di classificazione sono andati strutturandosi in una serie di quadri clinici che, pur facendo parte del medesimo spettro, tuttavia mostrano una loro iden¬tità clinica e una loro autonomia diagnostica molto precisa. Il DMS IV (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders) e 1'ICD 10 (International Classification of Diseases) ne sono l'esempio più attuale. D'altra parte il numero delle molecole «a dimostrata azione antidepressiva» è andato moltiplicandosi. Dopo le classi di farmaci antidepressivi «storiche» rappresentate dai triciclici e dagli inibitori delle monoamino-ossidasi (IMAO), i nuovi farmaci «atipici» e i più recenti inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) hanno portato i farmaci antidepressivi a disposizione del clinico ad un nu¬mero tale da rendere sempre più difficile una scelta ragionata e mo¬tivata. In molti casi la scelta del farmaco può essere facilitata dalla maggiore o minore incidenza di effetti secondari e collaterali in rap¬porto alle condizioni del paziente ma, molto più spesso, il clinico si trova nell'incertezza sulla scelta della molecola in rapporto al tipo e alla gravità della condizione depressiva presentata dal singolo paziente. Di fronte a questo problema i dati della letteratura scientifica so¬no di aiuto assai modesto. Infatti, tutti gli studi controllati che sono alla base della dimostrata efficacia antidepressiva sia delle vecchie che delle nuove molecole sono ovviamente concordanti in merito alla maggiore efficacia del farmaco in oggetto rispetto al placebo. Inol¬tre, per quanto riguarda i nuovi farmaci la cui efficacia è stata valu¬tata per confronto con farmaci di controllo, si rileva in genere una equivalenza di efficacia tra vecchi e nuovi farmaci che certo non aiuta il clinico ad operare una scelta motivata e ragionata.

Maggiori Informazioni

Autore Pancheri Paolo; Cassano Giovanni
Editore Editori Vari
Anno 1995
Tipologia Libro
Lingua Italiano
Disponibilità Ultime Copie