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Sono un bullo, quindi esisto. I volti della violenza nella ricerca della felicità

ISBN/EAN
9788856845884
Editore
Franco Angeli
Collana
Scienze della formazione
Formato
Brossura
Anno
2012
Pagine
176

Disponibile

24,00 €
Le opinioni formulate da insegnanti, educatori a vario titolo o dalla 'gente comune' spesso riducono un fenomeno complesso come quello del bullismo alla presunta cattiveria di alcuni ragazzi o allo smarrimento di valori e sentimenti. Certi comportamenti complessi vengono descritti attraverso spiegazioni semplicistiche, scarsamente supportate da studi e ricerche sulle relazioni che intercorrono all'interno dei vari sistemi (scuola, famiglia, società). Non è raro riscontrare pregiudizi o opinioni (per esempio, 'questi ragazzi sono dei diversi, incapaci di avere dei rapporti normali con i coetanei, con la famiglia o con gli insegnanti'), che favoriscono, attraverso etichettazioni arbitrarie, la messa in atto di comportamenti legati al cosiddetto bullismo. Tali comportamenti vengono talvolta fatti derivare da un presunto cambiamento antropologico dei giovani, definiti 'figli del nichilismo', privi di ogni traccia di pensiero riflessivo, di sentimenti e di morale. Si tratta di 'verità' quasi indiscutibili, che si configurano come spiegazioni/giustificazioni utili per nascondere o camuffare la realtà. Queste verità fanno bene, liberano, riscattano, e mettono al sicuro. Ecco la conclusione che soddisfa tutti, o perlomeno tutti coloro che la pensano allo stesso modo: bulli si nasce, dato che certi comportamenti sono riconducibili, a ben guardare, a fattori genetici e solo a quelli, coerentemente con alcuni programmi di ricerca che vanno oggi per la maggiore.

Maggiori Informazioni

Autore Anichini Sergio; Chiarugi Margherita
Editore Franco Angeli
Anno 2012
Tipologia Libro
Collana Scienze della formazione
Lingua Italiano
Indice Introduzione Una meta-politica per il superamento delle regole in ambito scolastico (Aggressività e violenza nel contesto scolastico; Il rapporto insegnamento-apprendimento come prevenzione; Come favorire una sempre più efficace comunicazione interpersonale; Una proposta di alternativa) Educazione alla violenza. La costruzione delle emozioni disfunzionali in classe (Critica distruttiva o squalifica relazionale; Competitività; Docilità o accettazione passiva) La violenza in classe. Il bullismo: gli studenti come protagonisti designati e la costruzione della loro realtà (Intenzionalità, regole, contesto; La violenza nei suoi significati pragmatici; La violenza come linguaggio nei contesti educativi: la squalifica; Il circolo vizioso della violenza in classe; Bullismo come modello di comportamento "corretto"; Considerazioni finali) Il processo diagnostico secondo l'ottica pedagogico-relazionale e i modelli di comportamento (La diagnosi e i suoi significati pragmatici; I modelli di comportamento interattivi; Ristrutturazione dei modelli di comportamento disfunzionali) Il "bullismo" visto attraverso l'ottica pedagogico-relazionale (L'educazione reciproca all'empatia; Paolo: un caso di "bullismo" rivisitato attraverso l'ottica pedagogico-relazionale; Modalità di intervento e fasi del cambiamento; Ristrutturazione del comportamento di "bullismo": alcune considerazioni) Il conflitto "irrisolvibile" fra i diversi contesti di apprendimento (L'illusione di alternative in ambito sociale; L'illusione di alternative in ambito familiare e scolastico; La costruzione di una coscienza sociale nel contesto scolastico) La negoziazione secondo la prospettiva pedagogico-relazionale (Costruzione delle motivazioni e relazione funzionale al contesto; L'interazione "diretta" allo scopo; Dalla didattica carceraria alla didattica "normale"; L'autobiografia; Dissociazione e ristrutturazione funzionale; La costruzione metaforica del futuro; Dissociazione e "ritorno" al passato) Gli studenti come protagonisti nella comunicazione efficace (L'operatore amico; Acquisizione di competenze pedagogico-relazionali fra "pari"; La verbalizzazione di rilassamento attivo; La verbalizzazione di rilassamento attivo: uno schema di riferimento utilizzabile dagli insegnanti) Come fare pedagogia relazionale con i bambini (Caratteristiche e finalità dei laboratori di esperienza comunicativa (LEC); Pedagogia relazionale per bambini: spunti di riflessione, discussione, metacomunicazione) Spunti di riflessione, analisi e discussione per la costruzione delle emozioni nel rapporto insegnamento-apprendimento (Imparare il linguaggio dell'interlocutore; Responsabilità e cooperazione; L'altro e il diverso; Flessibilità e cambiamento; Disinformazione; Assunzione "come se" e metafora pedagogico-relazionale; Mistificazione; Squalifica e controsqualifica; Ristrutturazione; Conferma; Flessibilità e verità; Contenuto e relazione; Comunicazione invisibile) Educazione e/o costruzione di emozioni funzionali (Le "regole emozionali"; Prescrizioni emotive e pedagogia relazionale; "Devianza emozionale", ristrutturazione emotiva, bullismo; Il contesto sociale come fattore di sostegno per le emozioni; Uno strumento di lavoro: la ristrutturazione emotiva; L'educazione delle emozioni in ambito scolastico; Metodiche di ristrutturazione emotiva) Considerazioni sull'umano secondo la prospettiva pedagogico-relazionale (Paura della complessità; Il rifugio nella formula; L'incontro-scontro con l'altro; Bulli si nasce; Sono un bullo quindi esisto; Ricerca di un ordine; Ricerca di un'identità; Il linguaggio nascosto: la disseminazione; Bulli si nasce?; La gabbia dell'identità e il bullismo come paura dell'altro; Ascolto e ricerca dell'Altro; Verità fossilizzate; Complessità e identità; Prospettiva relazionale/costruttivista; Conclusioni; Considerazioni finali) Bibliografia.
Stato editoriale In Commercio