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Sonavan le quiete stanze. Sullo stile dei "Canti" di Leopardi

ISBN/EAN
9788815109408
Editore
Il Mulino
Collana
Saggi
Formato
Brossura
Anno
2006
Pagine
174

Disponibile

16,00 €
Appassionato studioso di poesia italiana, Mengaldo mette a frutto le sue raffinate conoscenze di filologia, storia della lingua e stilistica per indagare nel profondo uno dei capolavori della nostra storia letteraria: i "Canti" di Leopardi. E lo fa soffermando l'attenzione sulle differenze e sulle costanti interne alle quattro fasi dei "Canti": Canzoni, Idilli, Canti pisano-recanatesi e ultimi Canti. Ne emerge non soltanto, più chiara che in passato, la straordinaria individualità linguistica e stilistica di ciascuna delle quattro grandi fasi, ma anche, di volta in volta e secondo lo stesso principio, l'individualità dei singoli canti. La somma e la convergenza delle scelte linguistiche riscontrate paiono dimostrare il carattere non metaforico, a differenza dell'intero Romanticismo, della lirica leopardiana, la cui capacità di sollevare sempre il discorso poetico a canto Mengaldo mette in relazione con l'espressione di vitalità e con l'amore per le illusioni che sempre accompagnano e combattono nel poeta di Recanati le dichiarazioni del pensiero negativo.

Maggiori Informazioni

Autore Mengaldo P. Vincenzo
Editore Il Mulino
Anno 2006
Tipologia Libro
Collana Saggi
Lingua Italiano
Indice Introduzione 1. Note sulla versificazione leopardiana 2. Come iniziano i Canti 3. Distribuzione del lessico nei Canti 4. Leopardi non è un poeta metaforico 5. Tecnica e altro di un idillio: La vita solitaria Indice dei nomi e delle cose notevoli
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