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Rischio cardiovascolare nella malattia renale cronica, in dialisi e nel trapianto

ISBN/EAN
978888962057
Editore
Forum Service
Formato
Brossura
Anno
2007
Pagine
48
25,00 €
L’incidenza di insufficienza renale terminale (ESRD) che richiede trattamento sostitutivo dialitico è in continua crescita e comporta costi sempre più elevati, ma il dato epidemiologicamente più rilevante è che la prevalenza di malattia renale cronica (CKD) iniziale è addirittura 100 volte più elevata di quella dell’ESRD. La patologia cardiovascolare (CV) costituisce la principale causa di morbilità e mortalità non solo dei pazienti con ESRD ma anche in quelli con CKD iniziale, e il rischio CV aumenta con il progredire dell’insufficienza renale. I pazienti con CKD hanno addirittura più probabilità di morire per un evento CV che di progredire fino allo stadio di ESRD e iniziare la terapia dialitica. Per tale motivo la Task Force costituita nel 1997 dalla National Kidney Foundation (NKF) americana ha raccomandato di inserire i pazienti affetti da CKD nella categoria a rischio CV più elevato, la stessa dei soggetti affetti da malattia coronarica. Le cause principali di questa associazione così stretta tra CKD e patologia CV sono da ricercare nell’aumento della prevalenza di fattori di rischio tradizionali e nella comparsa di fattori di rischio CV specifici dell’insufficienza renale. L’ipertensione arteriosa, il diabete, la dislipidemia sono infatti molto più frequenti nei pazienti con insufficienza renale anche iniziale rispetto alla popolazione generale, mentre l’anemia, le anomalie del metabolismo minerale, lo stress ossidativo, l’infiammazione cronica, il danno endoteliale, le alterazioni della coagulazione e, in ultimo, il progressivo sovraccarico di volume entrano in azione con il progredire dell’insufficienza renale verso l’ESRD. Dopo il trapianto, infine, anche l’impiego di farmaci immunosoppressivi con i suoi marcati effetti collaterali, contribuisce all’aumento del rischio CV. Dall’esposizione a tutti questi fattori di rischio, direttamente o attraverso lo stadio del danno d’organo intermedio, si può giungere allo sviluppo di una patologia CV in grado di condizionare molto negativamente la prognosi dei pazienti affetti da CKD. Obiettivo di questa rassegna in forma di slide-kit è pertanto quello di cercare di fornire una visione d’insieme dei più importanti aspetti del rischio CV nella malattia renale cronica in tutte le sue fasi, dall’insufficienza renale iniziale al trapianto.

Maggiori Informazioni

Autore Paoletti Ernesto
Editore Forum Service
Anno 2007
Tipologia Libro
Lingua Italiano
Indice 1) Rischio cardiovascolare nella popolazione con malattia renale cronica non ancora in dialisi
2) Rischio cardiovascolare nel paziente con insufficienza renale terminale in trattamento sostitutivo dialitico
3) Rischio cardiovascolare nel trapianto di rene
4) Evidenze che derivano dagli studi di intervento sui fattori di rischio cardiovascolare nella malattia renale cronica in tutte le sue fasi
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