Quel che resta. Scheletri e altri resti umani come beni culturali

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- ISBN/EAN
- 9788815299574
- Editore
- Il Mulino
- Collana
- Percorsi
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2022
- Pagine
- 192
Disponibile
19,00 €
Che provengano dalla preistoria o da epoche storiche, i resti umani racchiudono uno straordinario potenziale informativo per la nostra evoluzione bioculturale e per la ricostruzione delle storie di vita del passato. Costituiscono la base della ricerca scientifica in antropologia, ma sono anche di grande interesse per la museologia, per la didattica scolastica e universitaria, per la diffusione delle conoscenze scientifiche sulla natura umana. Rappresentano un vero e proprio archivio biologico delle popolazioni del passato, affiancandosi ai documenti a carattere storico e archeologico; assumono così, a pieno titolo, la valenza di «bene culturale». Nondimeno, quando si tratta di resti umani è necessario confrontarsi su diversi temi: che tipo di patrimonio culturale rappresentano? quali figure professionali e quali strutture sono adeguati a studiarli e a tutelarli? quali sono i limiti dell'indagine scientifica e della conservazione? come orientarsi nella formazione e nella disseminazione? L'assenza di chiarezza su questi temi può comportare - e, di fatto, ha comportato e comporta - una serie di problemi, con soluzioni solo di carattere generale, spesso non condivise, che si intrecciano con problemi di ordine religioso, etico e sociale, nonché politico.
Maggiori Informazioni
Autore | Manzi G.;Belcastro M. G.;Moggi Cecchi J. |
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Editore | Il Mulino |
Anno | 2022 |
Tipologia | Libro |
Collana | Percorsi |
Lingua | Italiano |
Larghezza | 0 |
Stato editoriale | In Commercio |
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