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Quando i giudici parlano di Dio. Fede, pluralismo e diritti umani davanti alle Corti

ISBN/EAN
9788815271259
Editore
Il Mulino
Collana
Alberico Gentili Lectures
Formato
Libro in brossura
Anno
2019
Pagine
241

Disponibile

20,00 €
I giorni dell'idillio fra le religioni e i diritti umani sembrano finiti: i dibattiti interni alle stesse religioni, attraversate da identità e sensibilità diverse, anche radicali, così come le implicazioni ideologiche e geopolitiche che connotano l'impatto pubblico delle fedi, nonché il ruolo non secondario delle migrazioni che sfidano le categorie del multiculturalismo, hanno causato, in questi anni, una moltiplicazione di ricorsi davanti alle Corti nazionali e sovranazionali caratterizzati da una inedita tensione fra i diritti umani e le ragioni di chi crede. Ma perché è così frequente che le religioni ricorrano ai giudici per affermare la propria idea di diritti umani? E in quale modo la dottrina dei diritti umani potrebbe favorire un dialogo con la «verità» delle religioni? Questo libro è un tentativo di ripensare l'interazione fra religione e diritti umani: dall'analisi di alcuni casi giudiziari che hanno coinvolto le tre religioni globali e dalla ricostruzione dell'essenza giuridica dei diritti umani, affiora la complessità di questo rapporto, fra dimensione privata e ruolo pubblico della fede, secolarizzazione e confessionalità, giudici e organizzazioni non governative. Ne deriva che i diritti umani non dovrebbero essere solo una creazione del diritto, interna al diritto, e immutabile, ma uno strumento in continua evoluzione, alla ricerca di una protezione sempre più universale della dignità dell'uomo.

Maggiori Informazioni

Autore McCrudden Christopher;Barbisan B.;D'Amico M.
Editore Il Mulino
Anno 2019
Tipologia Libro
Collana Alberico Gentili Lectures
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio