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«Prègola la non me voglia dementichare». Studi linguistici sulle lettere di donne del Rinascimento

ISBN/EAN
9788835162711
Editore
Franco Angeli
Collana
Vulgare latium. Lingua testi storia
Formato
Libro in brossura
Anno
2025
Pagine
144

Disponibile

18,00 €
«Prègola la non me voglia dementichare» (la prego di non volermi dimenticare) è la frase che Ippolita Torelli, novella sposa di sedici anni, scriveva in una missiva vergata faticosamente di suo pugno al consorte lontano, Baldassarre Castiglione, impegnato a Roma nei negozi diplomatici. Dai carteggi di Ippolita, di Isabella d'Este, di Lucrezia Borgia, di Vittoria Colonna, di Bona Sforza e di altre nobildonne affiora la loro umanità, si svelano i loro molteplici interessi, tra cui la moda, il cibo e non ultime la diplomazia e l'amministrazione del potere, e giungono a noi con una lingua nuova, diffusa nelle corti e a uso anche delle donne: grazie a essa svolgeranno un ruolo di protagoniste non più silenziose di quella società cortigiana di cui le innovative istanze sociali, culturali e artistiche trasformarono i rapporti tra i generi. Perché nessun uomo di corte, come scrive Castiglione nel terzo libro del suo Cortegiano, dedicato alla virtù delle donne, può «essere aggraziato, piacevole o ardito, né far mai opera leggiadra di cavalleria, se non mosso dalla pratica e dall'amore e piacer di donne, cosi ancor il ragionar del cortegiano è sempre imperfettissimo, se le donne, interponendovisi, non danno lor parte di quella grazia, con la quale fanno perfetta ed adornano la cortegiania».

Maggiori Informazioni

Autore Vetrugno Roberto
Editore Franco Angeli
Anno 2025
Tipologia Libro
Collana Vulgare latium. Lingua testi storia
Num. Collana 19
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio