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Posizione e movimento. Pensiero strategico e politico della Grande Guerra

ISBN/EAN
9788857520384
Editore
Mimesis
Collana
Eterotopie
Formato
Libro in brossura
Anno
2013
Pagine
169

Disponibile

16,00 €
Questo libro ricostruisce gli sviluppi del pensiero strategico all'epoca della Grande Guerra. Non mere questioni di "Ars bellica", ma una discussione che riguardò insieme militare e civile, istituzioni e società, tecnica e politica. Non a caso protagonisti ne furono da Churchill a Jünger, da Lenin a Schmitt, da Douhet a Gramsci. Biografie eccezionali del '900 politico europeo, affrontate in questo saggio. Lo "Stategiestreit" della prima guerra mondiale è visto infatti in relazione a ciò che avvenne successivamente in campo politico: dalla crisi dei sistemi liberali, alla rivoluzione comunista, alla nascita del fascismo. Il dibattito italiano ebbe in questo quadro un rilievo tutto particolare, che aspetta ancora di essere riconosciuto e apprezzato nella sua portata universale. Episodi dell'ottobre 1917 come la disfatta di Caporetto e la rivoluzione russa, visti insieme e da vicino, dettero infatti alla riflessione italiana su "guerra di posizione" e "guerra di movimento" un valore e una originalità che ne hanno fatto un momento alto dell'autocoscienza del '900. Tanto che ancora oggi, a cento anni dagli eventi che li determinarono, quei pensieri non smettono di interrogare l'intelligenza occidentale sulla natura, la storia, la politica e più in generale il destino della civiltà.

Maggiori Informazioni

Autore Vander Fabio
Editore Mimesis
Anno 2013
Tipologia Libro
Collana Eterotopie
Num. Collana 238
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio