Piante spontanee alimentari. Fitoalimurgia del Basso Veneto tra storia, cucina e tradizioni [Vigolo; Zanin; Zuin - Edagricole / Il Sole 24 Ore]

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        - ISBN/EAN
- 9788850654925
- Editore
- Edagricole-New Business Media
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2015
- Pagine
- 320
Non Disponibile
                
                    
                        37,00 €                    
                
                
                
            
            
            
        
    Un libro per i cultori della botanica e per gli appassionati della cucina naturale e delle tradizioni contadine.
Gli autori prendono in considerazione una cinquantina di specie spontanee, per la maggior parte presenti in tutto il territorio italiano, ne descrivono le principali caratteristiche botaniche ed ecologiche, il loro uso in cucina e alcuni aspetti legati ai costumi e alle tradizioni.
Il testo è arricchito da una serie di interviste a testimoni, raccoglitori abituali, che raccontano ricordi del tempo passato ed esperienze attuali.
PRESENTAZIONE:
Da sempre la Fondazione Franceschetti Di Cola ha attribuito grande importanza al legame con il territorio dal punto di vista agricolo, paesaggistico, storico, consapevole della necessità di mantenere le tradizioni e l’insieme dei saperi che costituiscono l’elemento identitario di una comunità.
La fitoalimurgia, come ben illustrato nel libro, è un mezzo per mantenere questo legame e per recuperare, tramandare e valorizzare i saperi, per salvaguardare in definitiva la biodiversità culturale.
La fitoalimurgia appassiona perché favorisce:
- il recupero, conservazione e trasmissione dei saperi tra generazioni
- la riscoperta della bellezza del convivio
- la rivalutazione della «lentezza» dei gesti e delle azioni
- la creatività in cucina, soprattutto tramite la fusione dei sapori e dei colori.
Posta così la questione si capisce che la fitoalimurgia non è solo gustare le erbe spontanee, è molto, molto di più, è un pretesto per riscoprire il nostro territorio, per passeggiare, per imparare a conoscere le erbe, per creare e degustare piatti nuovi; tutto questo assieme agli amici, senza fretta in un contesto naturale e rilassante.
Questa disciplina infatti ci insegna a valorizzare la lentezza, categoria spesso svalutata nella nostra società perchè come dice Paulo Coelho il tempo non è qualcosa che corre sempre con lo stesso ritmo. Siamo noi a stabilire il ritmo del tempo.
Tutto è lento nella fitoalimurgia: i passi, i gesti, i pensieri durante la ricerca, la pulizia e la cottura delle erbe eppure immersi in questa avvolgente lentezza il tempo vola, passa in fretta. Una frittata, un risotto, una minestra, una misticanza sono piatti semplici ma che richiedono il loro tempo per essere preparati e gustati.
Il libro Piante spontanee alimentari. Fitoalimurgia del Basso Veneto tra storia, cucina e tradizioni oltre a ben evidenziare questi aspetti riporta un buon numero di interviste a testimoni privilegiati, persone anziane che raccontano il loro legame con le diverse erbe, offrono i ricordi di una vita che ci appare molto lontana ma che devono farci riflettere sulle mutevoli condizioni umane. Le interviste sono fatte in un codice misto: italiano e dialetto, varietà che alternano anche i nostri informatori; il dialetto, anche se noi non siamo abituati a leggerlo e facciamo fatica a scriverlo, è parte importante della nostra identità che va conservata e tramandata.
Molto curata è anche la parte storica per la stesura della quale è stata utilizzata una notevole mole di testi antichi per estrarre informazioni interessanti e spesso curiose.
La Fondazione rivolge un sentito grazie agli autori di questo testo per la competenza ma soprattutto per la passione che traspare e che coinvolgerà il lettore.
Il Presidente della Fondazione
Raimondo Franceschetti e Di Cola Dott. Giovanni e Famiglie Rag. Marco Bonaldo
        Maggiori Informazioni
| Autore | Vigolo Maria Teresa; Zanin Giuseppe; Zuin Maria Clara | 
|---|---|
| Editore | Edagricole-New Business Media | 
| Anno | 2015 | 
| Tipologia | Libro | 
| Lingua | Italiano | 
| Indice | Elenco delle specie trattate: Aglio ursino – Agretti, Barba di frate, Roscani – Alkekengi – Alliaria – Amaranto – Asparago – Asparago selvatico – Aspraggine – Barba di becco, Salsefica – Bardana – Borsa del pastore – Cardamine – Carota selvatica – Cicoria, Radicchio selvatico – Clematide, Vitalba – Edera terrestre – Erba stella, Coronopo, Barba di cappuccino – Farinello – Finocchio marino, Erba di S. Pietro, Cretamo, Spaccasassi – Fragola Selvatica – Gelso – Grespigno, Cicerbita – Luppolo – Malva – Margheritina, Pratolina – Miagro – Ortica – Piantaggine – Piantaggine, Tirafili – Piattello – Pimpinella – Porro selvatico – Portulaca – Pungitopo – Radicchiella – Raperonzolo, Raponzolo – Robinia, Gaggia, Acacia – Rosolaccio, Papavero – Rovo – Rucola – Sambuco – Silene bianca, Strigoli – Strigoli – Tarassaco, Dente di leone – Topinambur – Viola mammola, Violetta. | 
| Stato editoriale | Fuori catalogo | 
        Questo libro è anche in:
        
    
