Peccato, crimine e malattia tra Ottocento e Novecento

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- ISBN/EAN
- 9788822060532
- Editore
- Edizioni Dedalo
- Collana
- Nuova biblioteca Dedalo
- Formato
- Libro
- Anno
- 1985
- Pagine
- 256
Disponibile
15,00 €
In ogni epoca l'immagine visiva o ideologica del "peccatore" è stata caratterizzata da segni esteriori, da marchi che suggellano e sanciscono l'abiezione morale con la disgregazione fisica. Il trasgressore ha sempre fatto parte di una "società malata", di un luogo di relazioni sociali in cui l'abito esteriore è la malattia, e il linguaggio la bestemmia. Anche le campagne, idealizzato mondo delle virtu più semplici e delle abitudini "sane", sono state da sempre abitate dal "peccato" e dalla "malattia". Ed anzi sono state il luogo sociale in cui la trasgressione si è espressa nelle forme più feroci, brutali e quotidiane. L'autore del volume si è immerso in questo inferno contadino attraverso lo studio di materiali giudiziari e documenti che percorrono l'Ottocento e il primo Novecento in un'area significativa del Mezzogiorno. Ne emerge una realtà diffusa di sofferenze sociali in cui "vizio e morbo" sono intrecciati in un dolente impasto, come testimoniano, con retorico ma efficace realismo, le meticolose requisitorie dei pubblici ministeri e delle autorità che vegliano sulla "sanità pubblica". Stupro, sodomia, prostituzione sono l'altra faccia delle "Veneri contadine", una faccia segnata da mali cronici e riluttanti. I "peccatori" cominciano cosi a scontare le pene previste in codici scritti e non scritti.
Maggiori Informazioni
Autore | Greco Giovanni |
---|---|
Editore | Edizioni Dedalo |
Anno | 1985 |
Tipologia | Libro |
Collana | Nuova biblioteca Dedalo |
Num. Collana | 53 |
Lingua | Italiano |
Larghezza | 0 |
Stato editoriale | In Commercio |
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