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Oltre a sorvegliare e punire.

ISBN/EAN
9788814143878
Editore
Giuffrè
Formato
Brossura
Anno
2008
Pagine
500

Disponibile

40,00 €
Il volume cerca di dare voce a diversi operatori sulle principali problematiche della vita detentiva - praticamente sconosciuta alla gente comune che se la rappresenta solo grazie ai mass-media - e della condizione del detenuto in carcere, nonché sulla condizione degli operatori penitenziari nel loro poter svolgere un'azione di trattamento e non solo di custodia, come peraltro la normativa italiana indica con chiarezza e risalto. L'argomento è diviso in quattro capitoli: Pena, detenuti e condizione carceraria nell'ottica della psicologia sociale - Psicologia, psicologi e ambiti d'intervento - Gesti autolesivi in carcere - Carcere e immigrazione. I temi sono affrontati sia con inquadramenti generali sia con dettagli specialistici, in quanto si è perseguita l'ambizione di rivolgersi, con uno stesso volume, non solo ad operatori del settore, ma anche a chi fosse interessato a conoscere di più questa realtà, avvicinandosi ad essa sotto la guida di esperti e con l'apertura all'interdisciplinarietà che il lavoro comporta.

Maggiori Informazioni

Autore PAJARDI DANIELA MARIA
Editore Giuffrè
Anno 2008
Tipologia Libro
Lingua Italiano
Indice Capitolo 1
PENA, DETENUTI E CONDIZIONE CARCERARIA
NELL'OTTICA DELLA PSICOLOGIA SOCIALE
1.1. LA PENA TRA REALTA' DEGLI OPERATORI E DEI DETENUTI E SENSO
COMUNE di Daniela Pajardi 3
1.1.1. Premessa 3
1.1.2. Operatori penitenziari: differenze di ruolo e
convergenza di aspettative 6
1.1.3. Senso comune/attribuzione di responsabilita' e
operatori penitenziari 12
1.1.4. La popolazione detenuta nella realta' dei
numeri 18
1.1.5. La popolazione detenuta: cenni sulla realta' della
condizione carceraria 20
1.1.6. Senso comune e "giustizia della pena" 27
1.1.6.1. Pena afflittiva e recupero del reo 27
1.1.6.2. La teoria del "mondo giusto" 29
1.2. FUNZIONE DELLA PENA E CONDIZIONE CARCERARIA: UNA RICERCA
EMPIRICA SULLA PERCEZIONE SOCIALE NEI MAGISTRATI E NEI
DETENUTI di Daniela Pajardi e Chiara Berti 33
1.2.1. Premesse teoriche 33
1.2.2. Obiettivi della ricerca 35
1.2.3. Metodologia della ricerca 36
1.2.3.1. Strumenti 36
1.2.3.2. Campione 38
1.2.4. Risultati 39
1.2.4.1. Le funzioni della pena 39
1.2.4.2. L'applicazione dell'Ordinamento
Penitenziario 45
1.2.4.3. Gli effetti dell'esperienza detentiva 48
1.2.5. Conclusioni 51
1.3. ELEMENTI DI PSICOLOGIA SOCIALE APPLICATA ALLA TRATTAZIONE
DI CASI GIUDIZIARI NEL LAVORO DELL'ASSISTENTE SOCIALE di
Susanna Maggi 55
1.3.1. Introduzione 55
1.3.2. Elementi di psicologia sociale. La teoria
dell'attribuzione 58
1.3.3. Il lavoro dell'assistente sociale nell'Ufficio di
Esecuzione Penale Esterna 61
1.3.4. La concessione e la gestione dell'affidamento in
prova. Un'analisi sistemica dei casi 63
1.3.5. Analisi del lavoro sui casi attraverso una lettura
mediata dalla teoria 76
1.3.6. Conclusioni 81
1.4. GIUSTIZIA RIPARATIVA E MEDIAZIONE PENALE di Rosa La
Ginestra 85
1.4.1. Premessa 85
1.4.2. La giustizia ripartiva 86
1.4.3. La mediazione penale 90
1.4.4. L'esperienza della mediazione in Italia 93
Capitolo 2
PSICOLOGIA, PSICOLOGI E AMBITI D'INTERVENTO
2.1. PSICOLOGIA PENITENZIARIA: ETICA E CLINICA di Alessandro
Bruni 101
2.1.1. Critica della ragion penitenziaria 101
2.1.2. Una nuova applicazione della psicologia 105
2.1.3. Campi di applicazione e specialita'
operativa 107
2.1.4. Strumenti degli psicologi penitenziari
clinici 115
2.1.5. Lo psicologo di fronte ad incroci pericolosi: alcuni
aspetti etici e deontologici 118
2.1.6. Il contributo della psicologia penitenziaria
(clinica) 121
2.1.7. Il destino della psicologia penitenziaria 124
2.2. LA SOMMINISTRAZIONE DI TEST IN AMBITO PENITENZIARIO di
Daiana Donelli 131
2.2.1. Il lavoro dello psicologo penitenziario 131
2.2.2. Presupposti necessari per l'utilizzo dei test in
carcere: come scegliere un test 133
2.2.3. Validita' e attendibilita' 134
2.2.4. La programmazione dell'assessment: quali test
scegliere 139
2.2.4.1. Test di personalita' 141
2.2.4.2. Test di efficienza intellettiva 145
2.2.4.3. Test proiettivi 147
2.2.4.4. Test di salute mentale 148
2.2.4.5. Test per la verifica del deterioramento
mentale 151
2.2.4.6. Batterie di test: come si compongono 153
2.2.5. Considerazioni conclusive 154
2.3. DAL CARCERE AL SERT IN DUE PIANI DI SCALE: IL LUNGO VIAGGIO
DI UNO PSICOLOGO PENITENZIARIO NEI SERVIZI PER I DETENUTI
TOSSICODIPENDENTI di Pierino Anesin 157
2.3.1. Introduzione 157
2.3.2. Dall'area educativa al presidio sanitario 158
2.3.3. L'assistenza sanitaria ai detenuti tossicodipendenti
nel carcere di Trento 163
2.3.4. La rivoluzione del D.Lgs. n. 230/99 sul riordino
della Medicina Penitenziaria 165
2.3.5. Dal presidio sanitario intramurario al Sert di
Trento 167
2.3.6. Conclusioni 170
2.4. LA PEDOFILIA TRA CONDIZIONE CLINICA E TRATTAMENTO di Monia
Vagni 171
2.4.1. Alcune immagini storiche e culturali della
pedofilia 172
2.4.2. Le molte facce della pedofilia 176
2.4.3. Aspetti psicologici e psicodinamici della struttura
di personalita' del pedofilo 179
2.4.4. La pedofilia nel panorama della ricerca. E'
possibile creare un profilo di personalita'? 188
2.4.5. Quale forma di trattamento? 196
2.5. IL TRATTAMENTO IN CARCERE DEGLI AUTORI DI REATO SESSUALE E
I PROGETTI STRUTTURATI DI TRATTAMENTO di Lino
Martucci 209
2.5.1. Premessa 209
2.5.2. Breve richiamo del quadro normativo vigente 210
2.5.3. I fattori di origine della devianza negli autori di
reato sessuale 211
2.5.4. Attivita' di sostegno, osservazione e trattamento
negli Istituti penitenziari 216
2.5.5. Il trattamento dei sex offenders 220
2.5.6. Progetti strutturati di trattamento: un singolare
progetto in essere presso la Casa di Reclusione di
Milano-Bollate 224
2.5.7. Considerazioni conclusive 230
2.6. IL PREZZO DELL'ECCESSIVO COINVOLGIMENTO EMOTIVO CON I
DETENUTI: IL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA A RISCHIO DI
BURNOUT di Ismaela Evangelista 233
2.6.1. Istituzione e compiti del corpo di polizia
penitenziaria 233
2.6.2. Reclusi tra i reclusi: i carichi psicologici del
carcere 239
2.6.3. Gli appartenenti al corpo di polizia penitenziaria a
rischio di burnout 247
2.6.4. Alcune considerazioni sulla formazione e sulla
prevenzione del burnout 260
Capitolo 3
GESTI AUTOLESIVI IN CARCERE
3.1. LE PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE IN CARCERE di Monia
Vagni 269
3.1.1. Sindromi reattive alla carcerazione 273
3.1.2. I disturbi psicosomatici legati alla
detenzione 275
3.1.3. Sindrome da prisonizzazione 276
3.1.4. Sindrome di Ganser 279
3.1.5. Gesti di autolesionismo 280
3.2. IL COMPORTAMENTO AUTOLESIVO E LA "RISACCA" ISTITUZIONALE:
ANALISI COMPARATIVA CONDOTTA PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE
DI TORINO di Pietro Buffa 285
3.2.1. Premessa 285
3.2.2. Le dimensioni dell'autolesionismo 290
3.2.3. La nazionalita' degli autolesionisti 292
3.2.4. Le modalita' autolesive 292
3.2.5. Le motivazioni riferite 294
3.2.6. La topografia del disagio 296
3.2.7. La capacita' reattiva dell'organizzazione 297
3.2.8. Conclusioni 300
3.3. IL PROGETTO D.A.R.S. PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE "SAN
VITTORE" DI MILANO di Luigi Miranda 307
3.3.1. Premessa 307
3.3.2. Il fenomeno suicidario in carcere: la realta'
italiana 308
3.3.3. Il suicidio carcerario come devianza
psichica 311
3.3.4. Il progetto D.A.R.S. Dibattito e confronto 313
3.3.5. Il progetto D.A.R.S. Aspetti organizzativi 315
3.3.6. Utenze e strumenti. Il colloquio 318
3.3.7. Risultati e previsioni: primi risultati 320
3.3.8. Analisi dei dati 325
3.3.9. Previsioni future 328
3.4. SINDROME PARASUICIDIARIA di Fulvio Faggian 333
3.4.1. Introduzione 334
3.4.2. Metodi 335
3.4.3. Casi clinici 335
3.4.4. Conclusioni 343
3.5. IL RUOLO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA NELL'ATTIVITA' DI
PREVENZIONE E GESTIONE DEL SUICIDIO IN CARCERE di Irene
Marotta 345
3.5.1. Cenni sul fenomeno dell'autolesionismo in
carcere 346
3.5.2. La risposta dell'Ordinamento Penitenziario 349
3.5.3. La prevenzione e gli strumenti di
prevenzione 350
3.5.4. Tipologie di sorveglianza 352
3.5.5. La doppia anima della funzione della Polizia
Penitenziaria: da sicurezza e trattamento a sicurezza
e' trattamento 355
3.5.6. Attivita' di gestione del fenomeno 360
3.5.7. La formazione psicologica del Corpo di Polizia
Penitenziaria 361
3.5.8. Il progetto operativo 365
3.5.9. Conclusioni 366
Capitolo 4
CARCERE E IMMIGRAZIONE
4.1. DETENUTI IMMIGRATI, RISORSE E CRITICITA' DEL MONDO CARCERE
di Danilo Musso 371
4.1.1. Introduzione 371
4.1.2. Tra stereotipo e pregiudizio: la percezione sociale
dell'immigrato 373
4.1.3. Trattamento penitenziario del migrante e
problematiche connesse 375
4.1.4. La comunicazione tra verbale e non verbale 378
4.1.5. Le relazioni: essere dentro, essere fuori 383
4.1.6. L'occhio interno rivolge lo sguardo
all'esterno 391
4.1.7. Tra cultura ed individuo: la mediazione 394
4.1.8. Conclusioni 396
4.2. IL DISAGIO DELLA DETENZIONE MULTIETNICA: LA SFIDA DEL
MULTICULTURALISMO NEL CARCERE di Claudia Clementi 401
4.2.1. I migranti 401
4.2.2. Stranieri in carcere. La presenza negli Istituti
italiani 404
4.2.3. Stranieri, reati, sistema penale 407
4.2.4. Stranieri e sistema penitenziario 408
4.2.5. La storia del sig. K 420
4.3. MULTICULTURALISMO E CARCERE: NATURA DEL FENOMENO E
RIFLESSIONI SU UN'IPOTESI DI INTEGRAZIONE TRA DETENUTI
STRANIERI E ITALIANI NEL SETTORE DETENTIVO "NUOVI GIUNTI"
di Giorgio Leggieri 425
4.3.1. Multiculturalismo e idea di cultura 425
4.3.2. Multiculturalismo e carcere 428
4.3.3. La realta' detentiva come zona di frontiera e di
sperimentazione di un progetto di integrazione tra
realta' etniche differenti: negoziazione e mediazione
interculturale 431
4.4. ETNOPSICHIATRA E CARCERE. RIFLESSIONI SUL DISAGIO TRA MURA,
STORIA E CULTURA di Antonella Ciccarelli e Monia
Caroti 439
4.4.1. Cenni di etnopsichiatria 439
4.4.2. Teorie ed eziologie tradizionali 450
4.4.3. La clinica etnopsicoanalitica 453
4.4.4. Il disagio incarcerato 454
4.4.5. Quale storia dietro le sbarre 456
4.4.6. L'ingresso e il trattamento 461
4.4.7. Il tempo e lo spazio detentivo 463
4.4.8. La "domandina" 466
4.4.9. Dall'approccio etnopsichiatrico un progetto rivolto
ai detenuti della casa circondariale di Montacuto
Ancona 467
4.4.10. Considerazioni conclusive 488
Note sugli autori 495
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