Nell'officina dei classici. Come lavoravano gli autori antichi

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- ISBN/EAN
- 9788843040889
- Editore
- Carocci
- Collana
- Frecce
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2007
- Pagine
- 180
Non Disponibile
18,90 €
Nell'antichità quale era il destino dei libri, una volta pubblicati? Abbiamo testimonianze di scritti che raggiunsero una seconda o una terza edizione? Esistevano diritti di autore e di editore? Ci sono tracce concrete di varianti d'autore già nell'antichità ? Lo studio delle pratiche compositive di un'opera letteraria e del metodo di lavoro degli autori antichi costituisce un dominio di ricerca affascinante e misterioso. Ci possiamo chiedere se gli autori dell'antichità greca e latina utilizzavano foglietti di papiro o di pergamena o tavolette per prendere appunti o per redigere i brogliacci delle loro opere; come raccoglievano i loro estratti durante le fasi preliminari della composizione; se scrivevano le proprie opere di loro mano oppure le dettavano a un segretario. Molti autori antichi avevano in comune la pratica di riservare una parte almeno della loro produzione letteraria a una circolazione limitata, pratica che li portava a rinunciare a pubblicare i loro scritti, nel senso che intendiamo oggi. Era comunque in vista di una pubblicazione, cioè di una diffusione riservata a un pubblico più vasto, che gli autori antichi componevano le loro opere. Muovendo da questi e altri aspetti il volume intende ricostruire le avvincenti fasi della redazione di un testo nell'antichità .
Maggiori Informazioni
Autore | Dorandi Tiziano |
---|---|
Editore | Carocci |
Anno | 2007 |
Tipologia | Libro |
Collana | Frecce |
Num. Collana | 45 |
Lingua | Italiano |
Stato editoriale | Fuori catalogo |
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