Nel caravanserraglio. Percorsi psicoterapeutici con bambini e adolescenti gravi

«La narrazione dei diversi casi clinici procede per flash, per immagini, per climi e rimane poi al lettore il compito di tenere assieme questi spunti narrativi estremamente vividi che vengono offerti con generosità". E così procede il testo, da veri e propri racconti "curativi" che emergono dal silenzio autistico a durissimi tragitti nella turbolenza adolescenziale squarciata da sorprendenti ed efficaci sequenze psicoterapeutiche.È centrale negli incontri descritti nel libro l'impressione prodotta sulla mente del terapeuta dai pazienti per produrre una sequenza di rèveries, da condividersi, poi, successivamente, con loro.Sullo sfondo dei rimandi ai testi freudiani e kleiniani si passa da un caso all'altro secondo la straordinaria proposta bioniana dell'accogliere angosce primitive per trasmettere angosce bonificate, ma anche e soprattutto, dopo la continua e originale lettura dì Bion da parte di Ferro, a partire dalla "Tecnica nella psicoanalisi infantile" il pensiero corre al problema di trasmettere al metodo di trasformazione di tali angosce.Pertanto "lo stile particolare che attraversa tutta l'opera non è fatto di decodificazioni o spiegazioni ma più di immagini da tessere in un racconto emotivamente significativo". Questo stile compie il suo massimo sforzo nell'incontro con i bambini e adolescenti "stranieri", dove il problema della trasformazione si scontra con una serie di incroci gruppali, culturali, "genealogici" e con una sorprendente inclusione del confronto con l'altro nella sua dimensione aliena.»