Musica in nero. Il campo discorsivo del jazz

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- ISBN/EAN
- 9788833917566
- Editore
- Bollati Boringhieri
- Collana
- Nuova cultura
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2007
- Pagine
- 223
Disponibile
17,00 €
Il jazz non è solo musica, è pure un insieme di concezioni, teorie, racconti, film, documentari, fotografie. Tutto ciò ha contribuito a dare forma a un immaginario tanto bianco quanto nero, poiché se la musica è una creazione afro-americana, il discorso sul jazz rischia di separarla dai corpi che la producono, e dal loro colore. Il jazz deve dunque essere considerato un "fatto sociale totale", un insieme di fenomeni nei quali sono implicati pratiche, discorsi e rappresentazioni. Adottando un approccio non musicologico ma ad ampio spettro, questo libro è insieme una nuova storia sociale del jazz, un tributo alla cultura afro-americana (la quale, privata di riconoscimento e di linguaggio, ha appunto "inventato" il jazz) e un tentativo di ritrarre il jazz attraverso quattro forme di rappresentazione di tale musica. Il discorso primitivista vede il jazz come musica inferiore e selvaggia, contrapponendo al mondo istintivo dei suoni il mondo civilizzato dei testi. Espressione dell'epoca metropolitana e meccanizzata, il discorso modernista collega il jazz all'industria culturale, alla standardizzazione e al consumo. Il discorso politico intreccia il jazz alle rivendicazioni dei movimenti per i diritti civili sorti negli anni sessanta. Il discorso sperimentalista, infine, riflette l'impatto del jazz sulle avanguardie artistiche.
Maggiori Informazioni
Autore | Sparti Davide |
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Editore | Bollati Boringhieri |
Anno | 2007 |
Tipologia | Libro |
Collana | Nuova cultura |
Num. Collana | 154 |
Lingua | Italiano |
Larghezza | 0 |
Stato editoriale | In Commercio |
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