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Misurare la distanza. Note sul rapporto tra sguardo e verità nella filosofia moderna

ISBN/EAN
9788846757500
Editore
Edizioni ETS
Collana
Philosophica
Formato
Libro
Anno
2020
Pagine
112

Disponibile

12,00 €
La questione della vista riveste una particolare importanza in relazione al tema della verità: con la vista ci formiamo una rappresentazione del vero e proprio attraverso il modo in cui vediamo un oggetto, lo giudichiamo vero. Descartes costituisce un momento cruciale di effettivo trionfo di una teoria cognitiva fortemente modellata sul piano oculare, e l'oggetto dell'intelletto si esprime come una verità invisibile in sé in quanto verità mentale. Se davvero "l'occhio vede senza discernere", l'oggetto si moltiplica, si disgrega e, sottoposto alla visione individuale, diventa segno di qualcosa di preesistente e invisibile. E le apparenti qualità dei corpi, distanza grandezza e proporzione, vengono distorte da un'evidenza che non prova la verità di quel che si vede. Gran parte del lavoro della filosofia contemporanea è stato dedicato a rispondere alla questione cartesiana del rapporto dell'immaginazione con il corpo, a partire dall'inquietante lettura foucaultiana delle Meditationes. Il nesso particolare-universale che, da Aristotele alla modernità, scaturisce da una teorizzazione cognitiva legata a categorie visive e rappresentative viene preso a prestito dalla filosofia contemporanea per individuare l'"errore di Cartesio" e la mistificazione da questo ingenerata.

Maggiori Informazioni

Autore Sanna Manuela
Editore Edizioni ETS
Anno 2020
Tipologia Libro
Collana Philosophica
Num. Collana 239
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio
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