Medico-paziente: un corpo a corpo

Il discorso sul corpo, che non è mai stato interrotto, ha raggiunto oggi una considerevole ampiezza. Le ragioni di questa evoluzione sono molteplici e possono venire analizzate dai più diversi punti di vista: della sociologia, della psicologia, della politica o anche della tecnologia. Ma spesso ci troviamo di fronte a lavori che non sempre riescono ad evitare un certo terrorismo intellettuale e finiscono per sacrificare la ricchezza del fenomeno a vantaggio del noumeno. In parallelo a questo discorso sono comparse numerose tecniche di approccio al corpo, alcune miranti ad una catarsi, il più delle volte non elaborata, altre di tipo comportamentale. Nonostante la ricchezza dei contributi teorici, relativi in particolare a nozioni come ‘corpo proprio’ ‘corpo fanatsmatico’, ‘corpo desiderante’, l’autore ha ritenuto importante in questo lavoro da una parte cercare di collocare questo corpo nella realtà quotidiana e complessa del rapporto terapeuta-paziente, dall’altra esaminare le tensioni cui il corpo viene sottoposto nelle istituzioni e confrontarle con la fantasia dei due interlocutori, terapeuta e paziente.