Mappe concettuali per l'assistenza infermieristica - Casi clinici per migliorare la comunicazione, la collaborazione e l'assistenza

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- ISBN/EAN
- 9788808580054
- Editore
- Ambrosiana / CEA
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2018
- Pagine
- 240
Disponibile
38,20 €
Mappe concettuali per l’assistenza infermieristica: casi clinici per migliorare la comunicazione, la collaborazione e l’assistenza è una risorsa per l’apprendimento attivo e la valutazione del rendimento degli studenti, che permette una formazione infermieristica innovativa, collegando teoria e pratica. Affrontando i temi dell’assistenza, della collaborazione interprofessionale, della comunicazione efficace e del pensiero critico, il testo favorisce il miglioramento delle capacità di giudizio clinico degli studenti infermieri e li prepara per fornire un’assistenza sempre più centrata sulla persona assistita e basata sulle evidenze scientifiche. Nel corso di tutto il testo sono analizzate le competenze pre-abilitazione del Quality and Safety Education for Nurses (QSEN) Institute e della National Academy of Medicine (in passato IOM, Institute of Medicine).
I primi cinque capitoli del testo forniscono informazioni fondamentali per consolidare ciò che viene appreso nei corsi di infermieristica clinica. Il capitolo 1 introduce gli studenti alle mappe concettuali per l’assistenza (MCA), che imitano la documentazione sanitaria elettronica e le metodiche di pianificazione dell’assistenza utilizzate in molte strutture sanitarie. Lo strumento delle mappe concettuali per l’assistenza è stato sviluppato dieci anni fa dagli Autori per identificare le competenze degli studenti riguardo alla raccolta, all’analisi e alla sintesi dei dati relativi alla persona assistita e all’assistenza centrata sulla persona e basata sulle evidenze scientifiche. Le mappe concettuali per l’assistenza sono state adottate in molti programmi in tutti gli Stati Uniti e nel mondo quale strumento efficace per l’organizzazione delle informazioni sulla persona assistita, per la pianificazione dell’assistenza e per la valutazione dei risultati raggiunti dagli studenti.
L’appendice B contiene una checklist da consultare prima di completare le mappe concettuali per l’assistenza, per consentire agli studenti di assumersi la responsabilità di un esauriente completamento del loro lavoro. Le mappe concettuali per l’assistenza possono sostituire o integrare i piani di assistenza tradizionali in ambito accademico e/o possono essere utilizzate in ambito clinico come schede di lavoro quotidiano per essere poi sviluppate in compiti per valutare le conoscenze e il giudizio clinico. Le mappe concettuali per l’assistenza, insieme ai casi clinici da 1 a 30, consentono l’apprendimento attivo in classe, durante il tirocinio o in un laboratorio di simulazione.
Questo può essere particolarmente utile nei casi in cui più docenti, sia esperti sia principianti, siano coinvolti nella valutazione.
I capitoli da 2 a 5 forniscono una breve rassegna sulla valutazione sanitaria, la comunicazione, le attività collaborative e il pensiero critico. Sono evidenziate strategie fondamentali per la valutazione della persona assistita, la validazione dei dati e la registrazione. Sono trattate sia le abilità comunicative essenziali per garantire la sicurezza degli assistiti e un’assistenza efficace, sia la comunicazione informale. La collaborazione interdisciplinare e le strategie e aspettative del lavoro di gruppo sono descritte al fine di migliorare la crescita degli studenti in queste aree fondamentali della pratica professionale. Per mettere in evidenza l’integrazione della pratica basata sulle evidenze scientifiche nello sviluppo di piani di assistenza da parte degli studenti, sono trattati gli aspetti fondamentali del pensiero critico, le sue componenti e i metodi per migliorarlo. I trenta casi clinici, presentati come se fossero prese in carico di assistiti, focalizzano l’attenzione degli studenti sull’assistenza olistica alla persona. Sono ordinati secondo un livello di difficoltà dal più semplice al più complesso, iniziando con un caso di polmonite e progredendo verso gli aspetti fondamentali dell’assistenza a persone con sepsi. Agli studenti viene richiesto di concentrarsi sulle questioni inerenti alla sicurezza della persona assistita, compresi la somministrazione dei farmaci, l’analisi degli esami diagnostici, l’assistenza interdisciplinare, le abilità psicomotorie, l’intervento in caso di crisi, gli interventi basati sulle evidenze scientifiche, i passaggi di consegne, mentre “prestano assistenza” e rispondono ai cambiamenti della persona assistita che si verificano nel corso del caso clinico.
Negli ultimi dieci anni, le mappe concettuali per l’assistenza hanno dimostrato di avere un impatto notevole sulle competenze degli studenti e sull’assistenza sicura e centrata sulla persona. Siamo entusiaste all’idea di condividere questo strumento innovativo di apprendimento e valutazione con sempre più studenti di infermieristica e colleghi universitari, ovunque si trovino.
Barbara L. Yoost, MSN, RN, CNS, CNE, ANEF
Lynne R. Crawford, MSN, RN, MBA, CNE
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PRESENTAZIONE ALL'EDIZIONE ITALIANA
Nell’ambito dello spazio europeo dell’istruzione superiore (HESE) viene attribuita una grande importanza alla promozione dell’apprendimento incentrato sullo studente (SCL, Student Centered Learning).
Porre lo studente al centro del processo di apprendimento significa riconoscere l’importanza della didattica e della competenza del saper apprendere, elementi necessari per favorire l’evoluzione che dalla knowledge based society porta alla learning society. È fuori di dubbio che questo comporti, come conseguenza, un fondamentale rinnovo accademico, evoluzione peraltro tuttora in divenire e che ci vede protagonisti. Basti pensare al coinvolgimento attivo degli studenti nella rielaborazione del loro percorso di studi, nella formulazione del bilancio delle competenze e dei contratti di apprendimento, nella scelta delle attività elettive, nei processi di valutazione dell’efficacia della didattica e dell’esperienza di apprendimento.
Siamo dunque chiamati a stare al passo con questa evoluzione, che tra i molti stimoli esige senz’altro la continua ricerca di dispositivi didattici e formativi facilitanti la formazione alle competenze dello studente. La psicologia costruttivista in questo senso ci offre una buona varietà di strumenti pedagogici utili a rendere lo studente attivo protagonista del proprio percorso di apprendimento. Un apprendimento di qualità e significativo, per dirlo alla Novak,
ovvero un apprendimento inteso come decisione di mettere in relazione le nuove informazioni acquisite con quelle che lo studente già possiede. Accompagnare lo studente nel passaggio dall’accademismo all’attivismo costituisce uno degli obiettivi più attuali del docente, che non dimentichiamo è spesso anche tutor. Questo ha lo scopo di agevolare in modo significativo la creazione di una nuova conoscenza, dove i concetti già incorporati nella struttura cognitiva preesistente si collegheranno, mediante opportune relazioni, alle nuove informazioni acquisite dallo studente. Le mappe concettuali nascono esattamente per essere un dispositivo schematico che rappresenti una serie di significati e concetti, collegati in una struttura di proposizioni. Il loro utilizzo in vari campi del sapere è risultato efficace soprattutto nel promuovere l’apprendimento, inducendo lo studente a imparare come imparare. Inoltre, ha in sé un ruolo metacognitivo, in quanto la sua realizzazione implica l’elaborazione di processi mentali complessi, poiché lo studente è chiamato non solo a memorizzare concetti, ma anche ad attribuire loro significati e rapporti di reciproca interazione logica e sintattica. Queste considerazioni sulle mappe concettuali ben si integrano con lo sviluppo delle capacità di problem solving, indispensabili nell’elaborazione del processo infermieristico. La scelta delle colleghe di inserire nello stesso testo anche l’uso dei casi clinici rafforza ulteriormente lo sviluppo del pensiero critico, al fine di acquisire capacità di ragionamento diagnostico e pianificazione assistenziale.
I formatori dell’infermieristica con questo testo hanno in mano un valido strumento, utile allo studente per collegare nuove e vecchie conoscenze, schematizzare e rendere espliciti i significati raccolti durante l’accertamento, mettere a fuoco le idee chiave, pianificare le operazioni da compiere e sintetizzare ciò che hanno appreso. Allo stesso tempo è un efficace strumento didattico per il formatore, in quanto lo studio di un caso esposto graficamente con l’idea della mappa concettuale favorisce la discussione, oltre a permettere di valutare quali-quantitativamente le conoscenze pregresse dello studente e come queste si pongano alla base della costruzione della sua forma mentis.
Anne Destrebecq
Professore Associato Scienze Infermieristiche
Presidente Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università
degli Studi di Milano
Direttore didattico Corso di Laurea in Infermieristica
dell’Università degli Studi di Milano, Sezione S. PaoloPolo
Universitario, ASST Santi Paolo e Carlo
Maura Lusignani
Professore Associato Scienze Infermieristiche
Presidente Corso di Laurea Magistrale in Scienze
infermieristiche dell’Università degli Studi di Milano
Direttore didattico Corso di Laurea in Infermieristica
dell’Università degli Studi di Milano, Sezione IRCCS
Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico
Maggiori Informazioni
| Autore | Yoost Barbara L.; LCrawford Lynne R |
|---|---|
| Editore | Ambrosiana / CEA |
| Anno | 2018 |
| Tipologia | Libro |
| Lingua | Italiano |
| Indice | PARTE I Migliorare l’assistenza Capitolo 1 Introduzione alle mappe concettuali per l’assistenza infermieristica 1 Capitolo 2 Valutazione iniziale e accertamento 11 Capitolo 3 Comunicazione 17 Capitolo 4 Collaborazione 25 Capitolo 5 Pensiero critico 31 PARTE II Casi studio Caso studio 1 Elena H. 39 Caso studio 2 Jamaal S. 45 Caso studio 3 Rachele W. 51 Caso studio 4 Vittoria L. 57 Caso studio 5 Giorgio C. 63 Caso studio 6 Daniela H. 69 Caso studio 7 Tommaso M. 75 Caso studio 8 Beatrice K. 81 Caso studio 9 Vera R. 87 Caso studio 10 Cinzia J. 93 Caso studio 11 Eleonora W. 99 Caso studio 12 Giovanni R. 105 Caso studio 13 Manuel R. 111 Caso studio 14 Iacopo W. 117 Caso studio 15 Nicoletta K. 123 Caso studio 16 Michele M. 129 Caso studio 17 Rolando B. 135 Caso studio 18 Giacomo R. 141 Caso studio 19 Domenico B. 147 Caso studio 20 Caterina A. 153 Caso studio 21 Angela C. 159 Caso studio 22 Carolina W. 165 Caso studio 23 Marco S. 171 Caso studio 24 Sara L. 177 Caso studio 25 Bruno W. 183 Caso studio 26 Carlo N. 189 Caso studio 27 Edoardo M. 195 Caso studio 28 Teresa C. 201 Caso studio 29 Erica P. 207 Caso studio 30 Carmelo V. 213 Appendice A Codici, titoli e definizioni delle diagnosi infermieristiche NANDA-I (edizione 2015-2017) 219 Appendice B Mappe concettuali per l’assistenza (MCA) Checklist di verifica 227 Appendice C Abbreviazioni 229 |
| Stato editoriale | In Commercio |
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