Prefazione alla I edizione Prefazione alla II edizione Prefazione alla III edizione Prefazione alla IV edizione
Capitolo I – Chiamata all’eredità: diritti, doveri e prerogative 1.1. La morte quale presupposto della chiamata all’eredità 1.2. La delazione 1.3. La nullità delle convenzioni con cui si disponga della propria successione ovvero con le quali taluno disponga dei – o rinunci ai – diritti che gli possono spettare su una successione non ancora aperta 1.3.1. Segue: ulteriore casistica (mandato mortis causa, accordo circa le modalità divisorie, rinuncia preventiva alla quota di comproprietà, obbligo di conguaglio, rinuncia all’azione di restituzione) 1.3.2. Segue: validità del c.d. mandato post mortem exequendum 1.4. Mero chiamato ed erede a tutti gli effetti 1.4.1. Un esempio paradigmatico: erede e mero chiamato nella successione relativa a quote di società a responsabilità limitata 1.5. Le facoltà del chiamato all’eredità prima dell’accettazione
Capitolo II – Capacità di succedere e assunzione della qualità di chiamato all’eredità 2.1. Persone fisiche e giuridiche che possono esser chiamate all’eredità 2.2. L’esclusione dalla successione a causa di indegnità 2.2.1. Segue: la legittimazione a chiedere la pronuncia di indegnità 2.3. Il subentro dei discendenti all’ascendente che non possa o non voglia accettare (c.d. rappresentazione) 2.4. La sospensione dalla successione di chi sia indagato per l’omicidio volontario o tentato di coniuge, parte dell’unione civile, genitori, fratello o sorella
Capitolo III – È solo con l’accettazione che il chiamato all’eredità diventa erede a tutti gli effetti 3.1. Conseguire la qualità di erede: onori ed oneri 3.1.1. Segue: accettazione concernente beni soggetti al regime tavolare 3.2. L’accettazione da parte di minori, interdetti, inabilitati e persone giuridiche 3.2.1. Segue: le persone giuridiche, in particolare 3.2.2. Segue: l’accettazione del beneficiario di “amministrazione di sostegno” 3.3. L’accettazione dell’eredità: modalità 3.3.1. Segue: l’accettazione tacita, in particolare 3.3.1.1. Segue: quando e perché il comportamento del chiamato non configura accettazione tacita 3.3.2. Segue: l’accettazione conseguente a donazione, vendita, cessione o rinuncia – verso corrispettivo o a favore di alcuni soltanto dei chiamati – dei diritti di successione 3.4. Il diritto di accettazione può essere trasmesso mortis causa 3.5. Il diritto di accettare l’eredità si prescrive in dieci anni decorrenti dal giorno di apertura della successione 3.6. La decadenza dal diritto di accettare conseguente all’actio interrogatoria 3.7. L’accettazione dell’eredità si può impugnare se è effetto di violenza o di dolo; non si può impugnare, invece, se è viziata da errore FAQ Formulario 5) Autorizzazione ad accettare l’eredità (cfr. paragrafo 3.2. del presente capitolo)
Capitolo IV – Il beneficio d’inventario 4.1. La c.d. accettazione beneficiata 4.1.1. Segue: verifica del decorso del termine di decadenza dell’erede dal beneficio d’inventario 4.1.2. Segue: spetta all’erede provare la tempestiva formazione dell’inventario 4.2. I rischi (gravi) del chiamato all’eredità che è nel possesso dei beni ereditari 4.2.1. Segue: la particolare situazione nella quale versa il coniuge superstite 4.2.2. Segue: natura della proroga del termine per il compimento dell’inventario 4.2.3. Segue: il chiamato all’eredità che sia in possesso dei beni ereditari 4.2.4. Segue: il compossesso 4.3. Il chiamato all’eredità che non è nel possesso di beni ereditari può accettare col beneficio di inventario fino a che il diritto di accettare non è prescritto 4.4. La (diversa) decadenza dal beneficio d’inventario prevista per minori, interdetti ed inabilitati 4.5. La funzione del beneficio d’inventario 4.5.1. Segue: il singolare caso di vendita di cosa altrui da parte del de cuius 4.6. L’omettere (in mala fede) nell’inventario beni appartenenti all’eredità o l’inserire (in mala fede) nell’inventario medesimo passività non esistenti implica decadenza dal beneficio 4.7. Gestione ed amministrazione dei beni ereditari facenti parte d’una eredità accettata con beneficio d’inventario 4.7.1. Segue: come effettuare il pagamento dei creditori e dei legatari senza la c.d. procedura di liquidazione 4.7.2. Segue: l’obbligo di rendimento del conto 4.8. L’opposizione a che l’erede esegua i pagamenti ai creditori ed ai legatari 4.8.1. Segue: la procedura di liquidazione dell’eredità 4.8.2. Segue: il termine per liquidare le attività ereditarie (e per formare lo stato di graduazione) fissato dall’autorità giudiziaria 4.8.3. Segue: il pagamento effettivo dei creditori e dei legatari attraverso la procedura di liquidazione 4.8.4. Segue: anche quando non vi sia opposizione di creditori o di legatari l’erede può valersi della procedura di liquidazione 4.8.5. Segue: la decadenza dal beneficio d’inventario per violazioni inerenti la procedura di liquidazione 4.8.6. Segue: rapporti tra la procedura di liquidazione e le procedure esecutive promosse ad istanza dei creditori 4.9. Il c.d. rilascio dei beni ai creditori e ai legatari al fine d’esser liberato da ogni responsabilità 4.9.1. Segue: la nomina del curatore 4.10. L’accettazione con beneficio d’inventario fatta da uno dei chiamati giova anche a tutti gli altri 4.11. Spese a carico dell’eredità: apposizione dei sigilli, inventario e altri atti dipendenti dall’accettazione beneficiata FAQ Formulario 6) Accettazione beneficiata d’eredità 7) L’inventario 8) Prosecuzione d’inventario 9) Autorizzazione a che il Cancelliere possa procedere all’inventario fuori sede 10) Fissazione del termine all’erede per la liquidazione delle attività ereditarie (cfr. paragrafo 4.8.2. del presente capitolo) 11) Invito ai creditori, a cura del notaio, a presentare dichiarazione di credito (cfr. paragrafo 4.8.2. del presente capitolo) 12) Nomina del curatore, a cura dell’erede, finalizzata alla liquidazione del compendio ereditario (cfr. paragrafo 4.9. del presente capitolo, nonché formula n. 16) 13) Nomina del curatore, a cura dei creditori, per la prosecuzione delle operazioni di liquidazione (cfr. paragrafo 4.9.1. del presente capitolo) 14) Stato di graduazione (cfr. paragrafo 4.8.1. del presente capitolo) 15) Vendita di beni mobili ereditari (cfr. paragrafo 4.7. del presente capitolo) 16) Dichiarazione di rilascio, a favore dei creditori e legatari, di tutti i beni facenti parte dell’eredità (cfr. paragrafo 4.9. del presente capitolo)
Capitolo V – Protezione del patrimonio del de cuius a favore dei creditori del defunto 5.1. La separazione dei beni del defunto da quelli dell’erede 5.2. L’esercizio del diritto di separazione dei beni del defunto da quelli dell’erede FAQ Formulario 17) Separazione dei beni mobili del defunto da quelli dell’erede
Capitolo VI – La rinuncia all’eredità 6.1. Il chiamato all’eredità può senz’altro rinunciare all’eredità 6.1.1. Segue: importanti conseguenze 6.2. Caratteristiche precipue della rinuncia all’eredità 6.3. Rapporti tra rinuncia e devoluzione 6.4. Dalla parte dei creditori del chiamato all’eredità: la difesa dall’effettuata rinuncia 6.4.1. Segue: caratteristiche dell’impugnazione della rinuncia all’eredità da parte dei creditori del chiamato 6.5. La revoca della rinuncia 6.6. Rimedi a favore di chi rinuncia per dolo, violenza ed errore (ostativo) 6.7. Il chiamato che sottragga beni ereditari decade dalla facoltà di rinunciare all’eredità FAQ Formulario 18) Fissazione di un termine per l’accettazione dell’eredità 19) Rinuncia all’eredità effettuata avanti al Notaio 20) Rinuncia all’eredità anche in nome e per conto del figlio minore effettuata avanti al Tribunale
Capitolo VII – L’istituto dell’eredità giacente 7.1. La funzione dell’eredità giacente 7.2. Il curatore dell’eredità giacente 7.2.1. Segue: il compenso del curatore 7.2.2. Segue: gli obblighi gravanti sul curatore 7.3. Il pagamento dei debiti dell’eredità da parte del curatore – rinvio 7.4. Inventario, amministrazione e rendimento dei conti: rinvio 7.5. Il curatore cessa dalle sue funzioni quando l’eredità è stata accettata FAQ Formulario 21) Nomina del curatore dell’eredità giacente 22) Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale 23) Giuramento del curatore dell’eredità giacente 24) Autorizzazione alla vendita di beni mobili 25) Transazione, prelevamento somme e pagamenti (cfr. paragrafo 7.3. del presente capitolo) 26) Istanza per ottenere la redazione dell’inventario (cfr. paragrafo 7.2.2. del presente capitolo) 27) La liquidazione del compenso 28) Amministrazione dell’eredità giacente: rendicontazione e relazione
Capitolo VIII – La restituzione dei beni ereditari da altri posseduti 8.1. La c.d. petizione di eredità: differenze con l’azione di accertamento della qualità di erede 8.1.1. Segue: il processo – prova della qualità d’erede, contraddittorio, legittimazione, azione surrogatoria, separazione di cause, forza di giudicato 8.1.2. Segue: la restituzione conseguente all’accoglimento 8.2. Il terzo di buona fede che ha già acquistato i beni de quibus dall’erede apparente 8.3. La tutela del possessore in buona fede di beni ereditari FAQ Formulario 29) Petizione d’eredità
Capitolo IX – La c.d. quota di legittima 9.1. Una parte dell’eredità è riservata a determinate persone: sono questi i c.d. legittimari 9.1.1. Segue: il c.d. patto di famiglia 9.2. La quota di legittima 9.2.1. Segue: il diritto di abitazione e il correlato diritto d’uso sui mobili in favore del coniuge superstite 9.2.1.1. Segue: criteri applicativi – imposta di registro, valutazione economica, IMU 9.3. Modalità operative: il divieto di pesi o condizioni sulla quota dei legittimari 9.3.1. Segue: i problemi connessi a lasciti configuranti rendita, usufrutto o nuda proprietà (c.d. cautela sociniana) 9.3.2. Segue: legato lasciato dal de cuius al posto della legittima 9.3.3. Segue: il legato (o la donazione) in conto di legittima 9.3.4. Segue: problematiche connesse al trust inter vivos con effetti post mortem FAQ Formulario 30) Tutela della quota di legittima (c.d. azione di riduzione)
Capitolo X – Il concreto recupero della quota riservata ai legittimari 10.1. Il rapporto tra gli eredi legittimi e i “legittimari” 10.1.1. Segue: caratteristiche principali della c.d. “azione di riduzione” – disponibilità, diversità dall’azione di divisione, autonomia 10.1.2. Segue: proponibilità da parte di eredi o aventi causa dei legittimari, ripristino della comunione ereditaria, obbligo di restituzione posto a carico di più persone, onere di allegazione e prova, reintegrazione “in natura”, terzi possessori 10.2. La “riduzione” delle disposizioni testamentarie 10.2.1. Segue: la riduzione delle disposizioni testamentarie avviene proporzionalmente senza distinguere tra eredi e legatari 10.3. La “riduzione” delle donazioni 10.3.1. Segue: le donazioni si riducono cominciando dall’ultima e risalendo via via alle anteriori 10.3.2. L’insolvenza del donatario soggetto a riduzione e l’azione contro i suoi aventi causa 10.4. La determinazione in concreto della porzione disponibile 10.5. L’esercizio dell’azione di riduzione 10.6. Quando la riduzione riguarda beni immobili 10.6.1. Segue: l’effettiva restituzione degli immobili (e dei beni mobili iscritti in pubblici registri) e il conseguimento dei frutti 10.7. Condizioni e modalità per l’esercizio dell’azione di riduzione 10.8. Il disegno di legge “Senato 926-bis della XIX Legislatura” contenente nuove disposizioni per l’agevolazione della circolazione giuridica dei beni provenienti da donazioni FAQ Formulario 31) Azione di riduzione in relazione a donazione
Capitolo XI – Il chiamato all’eredità nelle successioni legittime 11.1. Il chiamato all’eredità quando non c’è testamento 11.2. La successione legittima in concreto 11.2.1. Segue: la presenza del coniuge (ovvero della parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso ex art. 1, comma 21, legge n. 76 del 2016) 11.3. Quando l’erede è lo Stato FAQ
Capitolo XII – Il chiamato attraverso testamento 12.1. L’interpretazione del testamento 12.2. Non sempre le disposizioni testamentarie attribuiscono la qualità di erede 12.3. Il divieto di testamento congiuntivo o reciproco 12.4. Sanatoria (relativa) per le disposizioni testamentarie nulle 12.5. Disporre per testamento 12.6. Ricevere per testamento 12.7. I diritti dei figli non riconoscibili nati fuori dal matrimonio 12.8. I diritti delle persone giuridiche FAQ
Capitolo XIII – Redigere un testamento 13.1. Testamenti ordinari e testamenti speciali 13.2. Il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore 13.2.1. Segue: gli oneri di chi si trovi in possesso di un testamento olografo 13.3. Il testamento pubblico è quello ricevuto dal notaio in presenza di due testimoni 13.4. Le formalità relative al c.d. testamento segreto 13.5. Le comunicazioni da effettuarsi a cura del notaio 13.6. Nullità e annullabilità 13.7. L’inesistenza (giuridica) del testamento FAQ Formulario 32) Richiesta di un termine per la presentazione di un testamento 33) Ricevimento di testamento segreto 34) Il testamento speciale 35) Testamento pubblico: registrazione 36) Il testamento olografo
Capitolo XIV – Il contenuto del testamento 14.1. Quando la disposizione testamentaria è l’effetto di violenza, dolo o errore 14.2. I dubbi circa l’individuazione della cosa oggetto di disposizione o della persona dell’erede o legatario: l’errore ostativo 14.2.1. Segue: persona indicata in modo tale da non poter essere determinata 14.2.2. Segue: la validità delle disposizioni a favore dell’anima o a favore dei poveri 14.2.2.1. Segue: consueti orientamenti giurisprudenziali 14.2.3. Segue: la nullità delle disposizioni rimesse all’arbitrio di un terzo 14.3. Anche il motivo illecito può rendere nulla la disposizione testamentaria 14.4. Il problema dell’eventuale disposizione fiduciaria (interposizione di persona) 14.5. Le disposizioni a titolo universale o particolare possono farsi sotto condizione sospensiva o risolutiva 14.5.1. Segue: condizione impossibile o illecita 14.5.1.1. Segue: il divieto di nozze, in particolare 14.5.1.2. Segue: condizione sospensiva con cui si subordina l’istituzione d’erede all’obbligo di donare un proprio immobile 14.5.2. Segue: condizione sospensiva potestativa senza termine e retroattività della condizione 14.5.3. Segue: amministrazione e garanzie 14.6. Tanto all’istituzione di erede quanto al legato può essere apposto un onere 14.6.1. Segue: l’adempimento dell’onere, in particolare FAQ Formulario 37) Cauzione in occasione di condizione risolutiva (cfr. paragrafo 14.5.3. del presente capitolo)
Capitolo XV – Il legato e il suo acquisto 15.1. Il legato si acquista senza bisogno di accettazione, salva la facoltà di rinunziare 15.1.1. Segue: come distinguere il legato dall’istituzione di erede ex re certa? 15.2. Quando la cosa “legata” non è del testatore 15.3. Il c.d. legato di genere 15.4. Quando la cosa legata non esiste nell’asse 15.5. Particolari modalità di disporre tramite legato: cose da prendersi da certo luogo, cosa che al tempo in cui fu fatto il testamento era già di proprietà del legatario 15.5.1. Segue: legato di credito e legato a favore del creditore 15.5.2. Segue: il legato di alimenti e quello di prestazioni periodiche 15.6. Il c.d. prelegato 15.7. La prestazione del legato 15.8. I frutti della cosa legata 15.9. Il c.d. sub-legato: legati ed oneri a carico del legatario 15.10. Il perimento della cosa legata e l’impossibilità della prestazione FAQ
Capitolo XVI – Il c.d. diritto di accrescimento ed i suoi effetti 16.1. Il caso del coerede che non possa (o non voglia) accettare 16.2. Il diritto di accrescimento tra collegatari 16.3. Il diritto di accrescimento opera di diritto e se esso non ha luogo, la porzione dell’erede mancante si devolve agli eredi legittimi (e la porzione del legatario mancante va a profitto dell’onerato) FAQ
Capitolo XVII – La revoca delle disposizioni testamentarie 17.1. Il testamento è sempre revocabile o modificabile: la revocazione espressa, in particolare 17.1.1. Segue: la revocazione della revocazione 17.2. La revocazione tacita: il testamento posteriore che non revochi in modo espresso i precedenti annulla in questi soltanto le disposizioni che sono con esso incompatibili 17.2.1. Segue: il caso del testamento posteriore inefficace 17.2.2. Segue: la distruzione, lacerazione o cancellazione del testamento olografo 17.2.3. Segue: l’alienazione o trasformazione della cosa legata 17.2.4. Segue: revoca con successivo testamento della dispensa del donatario dall’imputare la donazione alla propria quota di legittima 17.3. La revocazione di diritto per sopravvenienza di figli FAQ Formulario 38) Revoca del testamento 39) Revoca di revoca del testamento
Capitolo XVIII – Sostituzioni ordinarie e sostituzioni fedecommissarie 18.1. Il testatore può prevedere la sostituzione dell’erede – o del legatario – istituito con altra persona, per il caso in cui il primo non possa o non voglia accettare l’eredità 18.2. Sostituzione fedecommissaria: lasciare a taluno col compito di conservare per restituire ad altri 18.2.1. Segue: la disciplina nei casi di valida sostituzione fedecommissaria
Capitolo XIX – La figura dell’esecutore testamentario: poteri e responsabilità 19.1. La nomina dell’esecutore testamentario 19.2. I compiti dell’esecutore testamentario 19.3. I poteri di rappresentanza processuale esistenti in capo all’esecutore testamentario 19.4. Ulteriori compiti e facoltà: apposizione di sigilli, inventario, divisione da compiersi da parte dell’esecutore testamentario, consegna dei beni all’erede 19.4.1. Segue: più esecutori, conto della gestione, retribuzione e rimborso spese 19.5. L’esonero dall’ufficio dell’esecutore testamentario FAQ Formulario 40) Esecutore testamentario: accettazione dell’incarico 41) Proroga del termine onde completare l’incarico d’esecutore testamentario 42) Esonero dall’incarico dell’esecutore testamentario 43) Termine per accettare la nomina di esecutore testamentario
Capitolo XX – La concreta divisione dell’eredità 20.1. I coeredi possono domandare la divisione in ogni momento 20.1.1. Segue: la natura dichiarativa della sentenza di divisione e la produzione della documentazione concernente le iscrizioni e trascrizioni nel ventennio anteriore alla domanda giudiziale 20.1.2. Segue: giacenze su un conto cointestato; ostensibilità dei dati identificativi del terzo beneficiario di polizze assicurative “vita”; scioglimento della comunione ereditaria e azione di petizione ereditaria; appartenenza dei beni alla comunione: deve permanere sino alla definizione della divisione; giudicato sulla domanda ex art. 2932 c.c. relativa al bene oggetto di divisione; imposta di registro 20.2. Il caso in cui uno o più coeredi hanno goduto separatamente parte dei beni ereditari 20.3. Casi particolari che possono impedire la divisione 20.4. Il diritto del coerede di chiedere la sua parte dell’eredità (beni mobili ed immobili) in natura 20.4.1. Segue: gli immobili indivisibili, in particolare 20.5. Vendita dei beni (ereditari) per il pagamento dei debiti ereditari 20.6. La c.d. “resa dei conti” 20.7. Ulteriori attività prodromiche alla divisione: la c.d. “collazione” e la “collazione per imputazione” – rinvio 20.7.1. Segue: i c.d. “prelevamenti” 20.8. La concreta formazione delle porzioni 20.8.1. Segue: il principio di omogeneità delle quote 20.8.2. Segue: l’ineguaglianza in natura nelle quote ereditarie si compensa con un equivalente in danaro 20.9. La concreta assegnazione (mediante sorteggio) o attribuzione (direttamente da parte del giudice) delle porzioni 20.10. Le operazioni di divisione possono essere integralmente deferite ad un notaio 20.11. Due diritti distinti: il c.d. “retratto successorio” e il diritto di prelazione degli altri coeredi nel caso un coerede voglia alienare ad un estraneo la propria quota o parte di essa 20.11.1. Segue: l’esercizio, gli effetti e la rinuncia del diritto potestativo di riscatto – parti coinvolte, competenza territoriale, rapporti con altre azioni e altre prelazioni 20.12. Quando è il testatore ad effettuare la divisione o ad imporne le regole: il c.d. “assegno divisorio semplice” ad efficacia obbligatoria 20.12.1. Segue: la c.d. divisio inter liberos, ossia l’assegno divisorio qualificato ad efficacia reale 20.12.2. Segue: casi di nullità della divisione disposta dal testatore FAQ Formulario 44) Divisione ereditaria consensuale 45) Atto di citazione per divisione ereditaria
Capitolo XXI – La collazione 21.1. I figli (e i loro discendenti) nonché il coniuge (e la parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso) del defunto sono obbligati a conferire ai coeredi tutto ciò che hanno ricevuto da quest’ultimo per donazione 21.1.1. Segue: le donazioni indirette, in particolare 21.1.1.1. Segue: comodato, pagamento di un debito eseguito dal de cuius, bene immobile già oggetto di rendita vitalizia 21.1.2. Segue: donazione modale, discendenti, ascendenti, spese del defunto 21.1.3. Segue: società contratta con l’erede, perimento della cosa donata, frutti ed interessi 21.2. La collazione riguardante gli immobili e la c.d. collazione per imputazione 21.2.1. Segue: la c.d. collazione per imputazione, in particolare 21.2.2. Segue: la disciplina di miglioramenti, spese e deterioramenti 21.3. La collazione dei beni mobili e del danaro
Capitolo XXII – Debiti e garanzie nella divisione 22.1. I coeredi contribuiscono tra loro al pagamento dei debiti e pesi ereditari in proporzione delle loro quote ereditarie 22.1.1. Segue: le spese per le onoranze funebri, in particolare 22.1.2. Segue: spese di lite relative alla fase del giudizio in cui era parte costituita il de cuius, debiti discendenti dal rapporto di lavoro e continuazione dell’attività d’impresa del de cuius da parte degli eredi 22.2. Dalla ripartizione dei debiti ereditari tra gli eredi al pagamento effettivo dei medesimi: regolamentazione del diritto di rivalsa 22.3. Debiti ipotecari, rendite redimibili e valenza dell’ipoteca nonostante l’esenzione del legatario dal pagamento dei debiti ereditari 22.4. Ogni coerede è reputato solo e immediato successore in tutti i beni componenti la sua quota o a lui pervenuti dalla successione: corollari 22.5. Rapporti tra coeredi: garanzia (anche in relazione all’inesigibilità dei crediti assegnati ai coeredi) ed evizione
Capitolo XXIII – Annullamento e rescissione della divisione 23.1. La possibilità di annullare la divisione quando è frutto di dolo o violenza 23.1.1. Segue: il coerede che ha alienato la sua porzione o una parte di essa non è più ammesso a impugnare la divisione per dolo o violenza 23.2. Non è ammessa la generale azione di annullamento per errore 23.2.1. Segue: applicazioni giurisprudenziali in tema di rescissione 23.2.2. Segue: la stima dei beni per conoscere se vi sia lesione idonea a supportare la rescissione 23.3. L’azione di rescissione è ammessa anche contro ogni altro atto che abbia per effetto di far cessare tra i coeredi la comunione dei beni ereditari, ma non contro una transazione 23.4. L’azione di rescissione non è ammessa contro la vendita del diritto ereditario fatta senza frode a uno dei coeredi FAQ Formulario 46) Annullamento divisione ereditaria
Capitolo XXIV – La donazione quale istituto che influenza diritti e doveri del chiamato all’eredità 24.1. Donazioni dirette ed indirette e chiamata all’eredità 24.1.1. Segue: la donazione al nascituro 24.1.2. Segue: la promessa di donazione 24.1.3. Segue: donazioni effettuate da società cc.dd. pubbliche 24.1.4. Segue: accertamento della dissimulazione della donazione di un immobile mediante una simulata vendita 24.1.5. Segue: la donazione di bene – in tutto o in parte – altrui 24.2. Il problema della c.d. donazione remuneratoria 24.2.1. Segue: la c.d. liberalità d’uso non costituisce donazione 24.3. Non possono essere donati beni futuri! 24.4. Non possono fare donazione coloro che non hanno la piena capacità di disporre dei propri beni 24.4.1. Segue: il beneficiario di amministrazione di sostegno 24.4.2. Segue: dichiarazione di illegittimità costituzionale dell’art. 781 c.c. e irrilevanza in relazione alla non maturazione dei termini utili all’usucapione in costanza di matrimonio 24.5. Non si può attribuire ad altri la facoltà di designare la persona del donatario o di determinare l’oggetto della donazione! 24.6. La donazione deve essere fatta per atto pubblico sotto pena di nullità 24.6.1. Segue: la donazione di modico valore che abbia per oggetto beni mobili è valida anche se manca l’atto pubblico, purché vi sia stata la tradizione 24.6.2. Segue: la c.d. “donazione in riguardo di matrimonio” 24.7. Donazione ed errore sul motivo 24.7.1. Segue: il motivo illecito 24.7.2. Segue: conferma o volontaria esecuzione della donazione che non consente di farne valere la nullità 24.8. Inadempimento o ritardo nell’esecuzione, riserva di disporre di cose determinate, condizione di riversibilità 24.9. La c.d. donazione modale 24.9.1. Segue: l’onere illecito o impossibile 24.9.2. Segue: prescrizione e relativo termine dell’azione di risoluzione 24.10. Riserva d’usufrutto sui beni donati a vantaggio del donante 24.11. Garanzia per evizione e responsabilità per vizi della cosa 24.12. La donazione può essere revocata per ingratitudine o per sopravvenienza di figli 24.12.1. Segue: la sopravvenienza di figli, in particolare 24.12.2. Segue: le donazioni rimuneratorie e quelle fatte in riguardo di un determinato matrimonio sono irrevocabili 24.12.3. Segue: effetti della revocazione 24.13. Atti di liberalità diversi dalle donazioni 24.13.1. Segue: ancora sulla donazione indiretta 24.13.2. Segue: le liberalità effettuate con trasferimento di danaro a mezzo bonifico bancario non sono “donazioni indirette” FAQ Formulario 47) Revocazione della donazione (ad esempio, per sopravvenienza di figli) (cfr. paragrafo 24.12. del presente capitolo) 48) Donazione a nascituro 49) Accettazione di donazione precedentemente effettuata 50) Revoca di una donazione precedentemente effettuata (cfr. paragrafo 24.6. del presente capitolo) 51) Donazione beni mobili e contestuale accettazione 52) Donazione beni immobili e contestuale accettazione 53) Autorizzazione all’accettazione di donazione da effettuarsi al favore di minore Bibliografia Indice analitico Elenco delle principali abbreviazioni delle riviste |