Capitolo I – La storia del Servizio Sanitario Nazionale 1.1 La legislazione sanitaria 1.2 La Costituzione italiana e la salute 1.3 L’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale 1.4 Il Fondo Sanitario Nazionale 1.5 Lo Stato – le regioni – gli enti locali 1.6 La seconda riforma sanitaria 1.6.1 Il dipartimento 1.7 La terza riforma sanitaria 1.8 L’atto aziendale - la carta dei servizi 1.9 Il Piano Sanitario Nazionale 1.9.1 Il Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 1.9.2 Gli obiettivi prioritari del Piano Sanitario Nazionale 2009-2011 1.9.3 Il piano sanitario 2011-2013 1.10 Il Piano Sanitario Regionale 1.11 Il Piano Attuativo Locale (PAL) 1.12 I Distretti 1.13 Il Programma delle Attività Territoriali (PAT) 1.14 Il Piano di Zona 1.15 La riforma del titolo V della Costituzione (2001) 1.16 I Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) 1.17 Il decreto Balduzzi (2012) 1.18 La spending review nella sanità 1.19 La riforma Madia (2015) 1.20 I nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (2017) 1.21 La legge 24/2017 (legge Gelli-Bianco) 1.22 La legge Lorenzin (2018) 1.23 Le USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) 1.23.1 Compiti del medico dell’USCA 1.24 L’odierno assetto del sistema di finanziamento 1.25 Il Piano Nazionale di Prevenzione 1.25.1 Gli obiettivi 1.26 Il Piano Pandemico Influenzale (2021-2023) 1.26.1 Elenco delle abbreviazioni e acronimi 1.26.2 Glossario 1.27 Le liste e i tempi di attesa 1.27.1 “Piano Nazionale di Governo delle liste di attesa 2019-2021” 1.28 Il Patto per la salute 2019-2021 1.29 D.m. n. 77/2022: Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale 1.30 Il PNRR e la salute 1.30.1 La pandemia da COVID-19 1.30.2 La mission del PNRR 1.30.3 Le reti di prossimità, le strutture e la telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale e la rete nazionale della salute, l’ambiente e il clima 1.30.4 L’aggiornamento tecnologico e digitale 1.30.5 Il rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione 1.30.6 La formazione, la ricerca scientifica e il trasferimento tecnologico
Capitolo II – La legislazione infermieristica: excursus storico 2.1 La figura dell’infermiere 2.2 Le leggi 2.3 Il Codice deontologico delle professioni infermieristiche (2019) 2.4 Il corso di laurea in infermieristica 2.5 ECM: l’Educazione Continua in Medicina (ECM) 2.6 Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (d.P.R. 16 aprile 2013, n. 62)
Capitolo III – Le teorie infermieristiche 3.1 La teoria: definizione 3.2 La teoria: caratteristiche 3.3 Florence Nightingale e la nascita del nursing moderno 3.4 I 4 concetti del metaparadigma del nursing 3.5 Hildegard E. Peplau e il processo interpersonale 3.5.1 I 4 concetti del metaparadigma del nursing 3.5 Virginia Henderson e la centralità dell’assistenza di base 3.6.1 I concetti fondamentali della disciplina infermieristica 3.6.2 I 4 concetti del metaparadigma del nursing 3.6.3 I bisogni di assistenza 3.6.4 L’elaborazione del piano di assistenza 3.7 Faye Glenn Abdellah e il problem solving 3.7.1 Il modello concettuale 3.8 Lydia E. Hall e “Care, Core, Cure” 3.8.1 Il modello concettuale 3.9 Martha E. Rogers e la teoria generale dei sistemi 3.9.1 Il modello concettuale 3.10 Dorotea E. Orem e la teoria della cura di sé 3.10.1 La teoria della cura di sé 3.10.2 La teoria della cura di sé/autoassistenza (self-care) 3.10.3 La teoria del deficit di cura di sé (mancanza di autoassistenza) 3.10.4 La teoria dei sistemi infermieristici 3.10.5 I 4 concetti del metaparadigma del nursing 3.10.6 Il processo di nursing 3.11 Dorothy Johnson e il modello del sistema comportamentale 3.11.1 Il modello concettuale 3.12 Callista Roy e il concetto di adattamento 3.12.1 Il modello concettuale 3.12.2 I 4 concetti del metaparadigma del nursing 3.12.3 Il processo infermieristico 3.13 Jean Watson e l’atteggiamento di cura 3.14 Madeleine Leininger e il modello del Sole Nascente 3.15 Marjory Gordon e i modelli funzionali di salute 3.16 La diagnosi infermieristica NANDA e Tassonomie NOC e NIC 3.17 Marisa Cantarelli e il modello delle prestazioni infermieristiche
Capitolo IV – L’infermiere generico e l’OSS (operatore socio sanitario) 4.1 L’infermiere generico 4.2 La figura dell’operatore socio sanitario: excursus storico 4.3 Il profilo professionale dell’OSS 4.3.1 Le attività 4.3.2 Le competenze 4.3.3 I livelli di operatività 4.4 L’OSS con formazione complementare in assistenza sanitaria 4.4.1 L’OSS e l’équipe assistenziale 4.4.2 L’attribuzione e il processo della delega nell’assistenza infermieristica 4.5 Quale futuro per la figura dell’OSS
Capitolo V – Il processo di assistenza infermieristica 5.1 Le fasi del processo di assistenza infermieristica 5.1.1 La raccolta dati 5.1.2 La diagnosi infermieristica 5.1.3 La pianificazione 5.1.4 L’attuazione 5.1.5 La valutazione 5.2 I modelli per la valutazione delle attività assistenziali 5.2.1 Il metodo svizzero 5.2.2 Il progetto PRN (Project Research of Nursing) 5.2.3 Il sistema “OPC” / il sistema “PAONCIL” 5.2.4 Il sistema CLOC 5.2.5 Il metodo MAP (Modello Assistenziale Professionalizzante) 5.2.6 Il metodo ICA (Indice di Complessità Assistenziale) 5.2.7 Il metodo SIPI (Sistema Informativo della Performance Infermieristica)
Capitolo VI – La ricerca infermieristica e l’implementazione delle evidenze nella pratica professionale 6.1 La ricerca: definizione 6.2 Le diverse tipologie di letteratura 6.3 La ricerca quantitativa e la ricerca qualitativa 6.4 L’EBP (Evidence-Based Prevention) 6.4.1 I limiti dell’EBP 6.5 La costruzione del quesito 6.6 La piramide delle evidenze 6.6.1 La ricerca in vitro/la ricerca su animali e le opinioni di esperti 6.6.2 Lo studio su singolo caso/gli studi su serie di casi 6.6.3 Gli studi caso-controllo 6.6.4 Gli studi di coorte 6.6.5 Gli studi controllati randomizzati 6.6.6 Le revisioni sistematiche e le meta-analisi 6.7 Le principali banche dati biomediche 6.7.1 PubMed 6.7.2 CINAHL 6.7.3 Embase 6.7.4 Cochrane Library 6.8 Gli studi primari 6.8.1 Le tipologie di studi osservazionali 6.8.2 Gli studi osservazionali descrittivi 6.8.3 I case report e le serie di casi 6.8.4 Gli studi di prevalenza 6.8.5 Gli studi osservazionali analitici 6.8.6 Gli studi trasversali di prevalenza/incidenza 6.8.7 Gli studi di coorte 6.8.8 Gli studi caso-controllo 6.9 Gli studi secondari: le revisioni sistematiche/le meta-analisi 6.9.1 Le meta-analisi 6.9.2 La network meta-analisi 6.10 Conclusioni
Capitolo VII – La sicurezza, il risk management e l’health technology assessment 7.1 Il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008: definizioni 7.1.1 Le misure generali di tutela 7.1.2 La delega di funzioni del datore di lavoro 7.1.3 Il datore di lavoro e i dirigenti: gli obblighi (articoli 17-18) 7.1.4 Il preposto: gli obblighi (articolo 19) 7.1.5 I lavoratori: gli obblighi (articolo 20) 7.1.6 Il servizio di prevenzione e protezione 7.1.7 Le emergenze: la gestione 7.1.8 I dispositivi di protezione individuale 7.1.9 La sorveglianza sanitaria 7.1.10 Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) 7.1.11 I rischi professionali in ambito sanitario 7.1.12 Il risk management 7.1.13 Il processo di Health Technology Assessment (HTA)
Capitolo VIII – La qualità nell’assistenza infermieristica: gli strumenti operativi 8.1 La qualità in sanità 8.1.1 L’autorizzazione 8.1.2 Il modello di accreditamento istituzionale 8.1.3 L’accreditamento all’eccellenza 8.2 Le linee guida 8.2.1 La valutazione di una linea guida 8.3 I protocolli 8.4 Le procedure 8.5 I percorsi assistenziali 8.5.1 I percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) 8.6 La cartella infermieristica 8.6.1 La scheda integrata di terapia 8.7 Le scale di valutazione 8.7.1 La scala di Norton plus 8.7.2 La Glasgow Coma Scale (GCS) 8.7.3 La scala di Borg 8.7.4 La NYHA (New York Heart Association) – Lo scompenso cardiaco 8.7.5 La scala VIP (Visual Infusion Phlebitis) 8.7.6 La scala di Karnofsky 8.7.7 La scala di BRASS 8.7.8 La scala di Conley 8.7.9 Il Mini-Mental Status (MMS) 8.7.10 La scala ADL (Activities of Daily Living) 8.7.11 La scala IADL di Lawton per le attività strumentali della vita quotidiana 8.7.12 La scala Tinetti 8.7.13 La scala FLACC 8.7.14 Le scale di Valutazione Complessità Assistenziale 8.7.15 Le scale del dolore 8.7.16 Le scale di misurazione del dolore: età adulta 8.7.17 Le scale di misurazione del dolore: età pediatrica 8.8 La telemedicina 8.8.1 Le opportunità 8.8.2 Gli ambiti principali 8.8.3 Le finalità 8.8.4 La classificazione dei servizi 8.8.5 La descrizione di un servizio di telemedicina 8.8.6 La telemedicina nel Servizio Sanitario 8.8.7 La telemedicina e il PNRR 8.8.8 Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) 8.9 Il case manager 8.10 Il Primary Nursing 8.10.1 L’accettazione della responsabilità 8.10.2 Il Case Method 8.10.3 La comunicazione diretta 8.10.4 Il Primary Nurse 24/7 8.10.5 L’infermiere associato 8.10.6 Le relazioni terapeutiche: l’essenza del Primary Nursing 8.10.7 Le quattro modalità che creano relazioni terapeutiche
Capitolo IX – Assistenza di base: principali procedure di esercizio clinico-assistenziale 9.1 Aerosolterapia 9.1.1 Definizione 9.1.2 Apparecchi 9.1.3 Indicazioni 9.1.4 Controindicazioni 9.1.5 Rischi 9.1.6 Farmaci 9.1.7 Somministrazione in ambito ospedaliero 9.1.8 Assistenza infermieristica 9.1.9 Aerosol a domicilio 9.1.10 Somministrazione di farmaci per via inalatoria 9.1.11 Corretto impiego dei farmaci 9.1.12 Gli inalatori predosati pressurizzati (MDI) 9.1.13 Utilizzo di un inalatore predosato con distanziatore 9.1.14 Inalatori a polvere secca 9.1.15 Utilizzo di inalatore a polvere secca 9.1.16 Nebulizzatori o generatori 9.2 Gestione infermieristica della gastrostomia endoscopica percutanea 9.3 Lesioni cutanee e medicazioni avanzate 9.3.1 Presa in carico del paziente 9.3.2 Preparazione del letto della ferita 9.3.3 Debridement 9.3.4 Infezione e infiammazione della ferita 9.3.5 Gestione dell’essudato 9.3.6 Valutazione dell’epidermide 9.3.7 Medicazioni avanzate 9.3.8 Classificazione delle medicazioni avanzate 9.4 Gestione infermieristica della stomia intestinale 9.4.1 Classificazione e cause del confezionamento di una stomia 9.4.2 Tipologie 9.4.3 Gestione della stomia intestinale 9.4.4 Indicazioni per l’infermiere 9.5 Applicazione del condom 9.6 Applicazione di un impacco freddo 9.7 Medicazione della ferita chirurgica 9.7.1 Eseguire la medicazione 9.7.2 Classificazione delle ferite chirurgiche 9.7.3 Procedura standard 9.7.4 Discrezionalità dell’infermiere 9.8 Catetere vescicale 9.8.1 Indicazioni 9.8.2 Calibro 9.8.3 Materiale 9.8.4 Consistenza 9.8.5 Estremità prossimali 9.8.6 Posizionamento 9.8.7 Procedura standard 9.8.8 Discrezionalità dell’infermiere 9.8.9 Sostituzione 9.8.10 Ultime indicazioni sulla sostituzione 9.8.11 Quando sostituire 9.8.12 Procedura del lavaggio vescicale 9.9 Clistere o enteroclisma 9.9.1 Clistere, enteroclisma, peretta o pompetta 9.9.2 Preparazione e procedura 9.10 Lesione da pressione 9.10.1 Stadiazione 9.10.2 Classificazione in base al colore 9.10.3 Classificazione in base alle caratteristiche 9.10.4 Prevenzione e medicazione 9.10.5 Scala di Braden 9.10.6 Responsabilità infermieristiche nella prevenzione 9.10.7 Medicazione ideale e indicazioni operative 9.10.8 VAC therapy: utilizzo e gestione 9.11 Elettrocardiogramma (ECG) 9.12 Indossare i guanti sterili 9.13 Gestione del sondino naso-gastrico (SNG) 9.13.1 Posizionamento 9.13.2 Valutazione del corretto posizionamento 9.13.3 Misurazione del pH del secreto gastrointestinale 9.13.4 Osservazione delle secrezioni aspirate 9.13.5 Misurazione della CO2 all’estremità prossimale del SNG 9.13.6 Il residuo gastrico (ristagno) 9.13.7 Monitoraggio e valutazione degli outcome 9.13.8 Le complicanze 9.13.9 La somministrazione dei farmaci 9.13.10 Prodotti per nutrizione enterale 9.14 Posizionamento catetere venoso periferico (CVP) 9.14.1 Posizionamento CVP e allestimento di una via infusiva 9.14.2 Discrezionalità dell’infermiere 9.15 Stomia e irrigazione intestinale transtomale 9.16 Antibioticoresistenza e germi sentinella 9.16.1 Cause 9.16.2 Germe sentinella o MDRO - Multidrug Resistant Organism 9.16.3 MRSA - Staphylococcus Aureus resistente alla meticillina 9.16.4 Diagnosi di MRSA 9.16.5 MRSE - Staphylococcus Epidermidis resistente alla meticillina 9.16.6 ESBL - Enterobatteri produttori di Beta Lattamasi a spettro allargato 9.16.7 CRE - Enterobatteri Resistenti ai Carbapenemi 9.16.8 Sorveglianza CRE 9.17 Nuove indicazioni SHEA sull’igiene delle mani 9.17.1 Promuovere il mantenimento della cute delle mani e delle unghie sane 9.17.2 Selezione di prodotti appropriati 9.17.3 Assicurare l’accesso ai prodotti per l’igiene delle mani 9.17.4 Adottare misure per ridurre la contaminazione ambientale 9.17.5 Monitorare l’adesione all’igiene delle mani 9.17.6 Migliorare la cultura della sicurezza 9.17.7 Lavaggio delle mani dell’operatore 9.17.8 Lavaggio sociale delle mani con acqua e sapone 9.18 Gestione del catetere venoso centrale (CVC) 9.18.1 Funzioni del CVC 9.18.2 Procedura di inserimento 9.18.3 Prelievo ematico 9.18.4 Needle Free Connectors 9.18.5 Scelta del disinfettante 9.18.6 Tecnica di disinfezione 9.18.7 Tempo di contatto 9.18.8 Infusione 9.18.9 Medicazione 9.18.10 Sostituzione delle linee infusionali 9.18.11 Complicanze 9.18.12 Prevenire le infezioni 9.18.13 Formazione 9.18.14 Posizionamento (inserzione) 9.18.15 Gestione delle linee infusive 9.18.16 Medicazioni 9.18.17 Miglioramento della qualità delle cure 9.18.18 Batteriemie CVC correlate 9.18.19 Minimizzare e azzerare le complicanze infettive 9.18.20 Comportamenti in caso di sospetta o accertata infezione 9.18.21 Performance infusive con calibro piccolo 9.19 Ossigenoterapia e i dispositivi per la somministrazione 9.19.1 Presidi di base 9.19.2 Maschera di Venturi 9.19.3 Maschera con reservoir 9.19.4 Maschera semplice 9.19.5 Oxymask 9.19.6 Cannula nasale od occhialini 9.19.7 Sondino nasale o sonda ossigeno 9.19.8 Cannula nasale high flow 9.19.9 Ossigeno e calcolo dell’autonomia delle bombole 9.20 Raccolta di campioni microbiologici mediante tampone 9.21 Raccomandazioni sull’utilizzo del potassio cloruro (KCl) 9.21.1 Premessa 9.21.2 Obiettivo 9.21.3 Ambiti di applicazione 9.21.4 Aree critiche di assistenza 9.21.5 Azioni 9.21.6 Conservazione 9.21.7 Prescrizione 9.21.8 Preparazione 9.21.9 Somministrazione 9.21.10 Registrazione 9.21.11 Gestione del rischio 9.21.9 Controllo della corretta preparazione e somministrazione 9.21.10 Gestione del processo di corretto utilizzo 9.21.11 Alterazioni elettrolitiche 9.21.12 Trattamento iperkaliemia 9.21.13 Trattamento ipopotassiemia 9.22 Prelievo ematico capillare: misurazione della glicemia 9.22.1 Prelievo ematico capillare 9.22.2 Procedura standard 9.22.3 Discrezionalità dell’infermiere 9.23 Prelievo ematico da puntura venosa 9.23.1 Procedura standard di esecuzione 9.24 Raccolta di un campione di espettorato 9.24.1 Obiettivo 9.24.2 Materiale occorrente 9.24.3 Preparazione 9.24.4 Esecuzione 9.25 Raccolta diuresi delle 24 ore 9.26 Esame delle feci 9.26.1 Quantità e frequenza delle feci 9.26.2 Odore 9.26.3 Presenze anomale 9.26.4 Forma e consistenza 9.26.5 Colore 9.26.6 Feci ed esami di laboratorio 9.26.7 Sangue occulto nelle feci 9.26.8 Esame delle feci e ruolo del professionista 9.27 Sistemi elastomerici 9.28 Somministrazione della terapia orale al paziente disfagico 9.28.1 Tipologie di disfagia 9.28.2 Somministrare la terapia 9.28.3 Gestione della terapia 9.29 Somministrazione di farmaci per via sottocutanea 9.29.1 Quando utilizzare la via sottocutanea 9.29.2 Sedi di iniezione sottocutanea 9.29.3 Tecnica iniettiva: stessa ora stesso sito 9.29.4 Suddivisione in quadranti 9.29.5 Scelta dell’ago 9.26.6 Procedura 9.30 Somministrazione della terapia per via intramuscolare 9.30.1 Sedi di iniezione 9.30.2 Tecniche di esecuzione 9.30.3 Volume del liquido 9.30.4 Misura di ago e siringa 9.30.5 Manovra di Lesser 9.30.6 Istruzione operativa 9.31 Somministrazione terapia intranasale 9.31.1 Vantaggi 9.31.2 Somministrazione 9.31.3 Indicazioni 9.31.4 Limiti e controindicazioni 9.32 Somministrazione della terapia per via endovenosa 9.32.1 Terapia endovenosa 9.32.2 Via venosa periferica o vena centrale 9.32.3 Cosa somministrare 9.32.4 Vantaggi 9.32.5 Svantaggi e rischi 9.32.6 Vie di somministrazione e sistemi infusionali 9.32.7 Preparazione e somministrazione 9.33 Prevenire la reazione trasfusionale da incompatibilità AB0 9.33.1 Nuove raccomandazioni per ridurre il rischio di errore 9.33.2 Raccomandazione n. 5 – Aggiornamento 9.33.3 Azioni per prevenire gli errori 9.33.4 Assistenza infermieristica all’emotrasfusione 9.34 Anticoagulanti, caratteristiche di una terapia salvavita
Capitolo X – Assistenza infermieristica al paziente internistico 10.1 La sfida della cronicità 10.2 Ipertensione arteriosa 10.2.1 Come e quando si misura 10.2.2 Valori OMS dell’ipertensione 10.2.3 Linee guida AHA sull’ipertensione 10.2.4 Cause, terapia e prevenzione 10.3 Sindrome coronarica acuta 10.3.1 Ruolo dell’infermiere nell’assistenza 10.3.2 Infarto acuto del miocardio (IMA) 10.3.3 Assistenza infermieristica 10.4 Scompenso cardiaco 10.4.1 Sintomi di insufficienza cardiaca 10.4.2 Trattamento dell’insufficienza cardiaca 10.4.3 Indagini di laboratorio 10.4.4 Indagini strumentali 10.4.5 Ruolo dell’infermiere nell’assistenza 10.5 Insufficienza epatica 10.5.1 Segni e sintomi 10.5.2 Diagnosi e trattamento 10.5.3 Complicanze 10.5.4 Cirrosi epatica 10.5.5 Cause 10.5.6 Cirrosi alcolica 10.5.7 Sintomi 10.5.8 Diagnosi 10.5.9 Trattamento 10.5.10 Ruolo dell’infermiere nell’assistenza 10.6 Malattia di Alzheimer 10.6.1 Alzheimer lieve 10.6.2 Alzheimer moderato 10.6.3 Alzheimer grave 10.6.4 Alzheimer terminale 10.7 Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) 10.7.1 Tipologia di paziente 10.7.2 Ruolo dell’infermiere 10.8 Asma 10.8.1 Caratteristiche 10.8.2 Eziologia 10.8.3 Sintomi 10.8.4 Status asmaticus 10.8.5 Classificazione 10.8.6 Accertamento ed esami diagnostici 10.8.7 Prevenzione e complicanze 10.8.8 Trattamento medico 10.8.9 Trattamenti e interventi infermieristici 10.9 Diabete mellito 10.9.1 Sintomi e sindrome cronica 10.9.2 Tipologie 10.9.3 Diabete insipido 10.9.4 Cause di diabete insipido 10.9.5 Diagnosi di diabete insipido 10.9.6 Diagnosi differenziale 10.9.7 Sintomi di diabete insipido 10.9.8 Trattamento diabete insipido 10.9.9 Complicanze e prevenzione del diabete insipido 10.9.10 Assistenza infermieristica diabete mellito 10.10 Ictus cerebrale 10.10.1 Tipologie 10.10.2 Come intervenire 10.10.3 Prevenzione 10.10.4 Ictus e fibrillazione atriale 10.10.5 Ictus e ipertensione arteriosa 10.10.6 Assistenza infermieristica 10.11 Insufficienza renale 10.11.1 Insufficienza renale acuta (IRA) 10.11.2 Insufficienza renale cronica (IRC) 10.11.3 Diagnosi 10.11.4 IRC e terapia nutrizionale 10.11.5 Terapia nutrizionale tra fase conservativa e dialisi 10.11.6 Aderenza del paziente con IRC alla terapia nutrizionale 10.11.7 Assistenza infermieristica 10.12 Assistenza infermieristica al paziente oncologico 10.12.1 Gestione del dolore 10.12.2 Competenze infermieristiche secondo IASP 10.12.3 Studi sul comportamento dell’infermiere nel trattamento del dolore 10.12.4 Breakthrough Cancer Pain 10.13 Assistenza infermieristica su procedure specialistiche
Capitolo XI – Assistenza infermieristica in area critica 11.1 Interventi infermieristici in area critica 11.1.1 Setting dell’emergenza/urgenza 11.1.2 Sistema del triage 11.1.3 Triage intraospedaliero 11.1.4 Maxiemergenza e medicina delle catastrofi 11.1.5 Triage: competenza infermieristica 11.1.6 Modelli organizzativi di triage 11.1.7 Obiettivi e metodologia delle Linee guida sull’elisoccorso 11.1.8 Buone pratiche in emergenza e urgenza: duty of care di SIIET 11.1.9 Duty of Care 11.1.10 Contenuti delle buone pratiche 11.2 Assistenza in area critica in ambiente extraospedaliero 11.2.1 Ostruzione delle vie aeree, le manovre salvavita 11.2.2 Manovre di disostruzione delle vie aere da corpo estraneo in persona cosciente 11.2.3 Gestione in emergenza delle vie aeree difficili 11.2.4 Gestione preospedaliera delle vie aeree: quali raccomandazioni 11.2.5 Traumi penetranti gravi: gestione delle vie aeree preospedaliera 11.2.6 Trauma grave: prima causa di morte per i giovani in italia 11.2.7 Valutazione e gestione precoce del trauma cranico (NICE 2023) 11.2.8 Trauma cranico: gestione immediata sul posto e trasporto in ospedale 11.2.9 Segno di Battle 11.2.10 Ammissione e osservazione post-trauma cranico 11.2.11 Lesione cerebrale traumatica 11.2.12 Indagine sulle lesioni al rachide cervicale: valutazione del movimento del collo 11.2.13 Trauma spinale 11.2.14 Trasferimento dall’ospedale a un’unità di neuroscienze 11.2.15 Gestione del paziente ustionato nel preospedaliero 11.2.16 Sindrome da annegamento 11.2.17 Shock elettrico o folgorazione 11.2.18 Arresto cardiorespiratorio (ACR)
11.3 Assistenza in area critica in ambiente intraospedaliero 11.3.1 Indicazioni terapeutiche e monitoraggio attività elettrica del diaframma 11.3.2 Monitoraggio emodinamico in terapia intensiva 11.3.3 Sepsi e shock settico 11.3.4 Cause e conseguenze del dolore in terapia intensiva 11.3.5 Polmonite associata al ventilatore 11.3.6 Tecniche per eseguire la tracheotomia 11.3.7 Drenaggio pleurico 11.3.8 Protocollo ALS (Advanced Life Support) nell’adulto 11.3.9 Emogasanalisi arteriosa (EGA) 11.3.10 Accesso intraosseo 11.3.11 Monitoraggio della pressione arteriosa cruenta 11.3.12 Utilizzo postura prona in paziente con insufficienza respiratoria acuta 11.3.13 Trattamento in camera iperbarica 11.3.14 Ecmo (extra corporeal membrane oxygenation) 11.3.15 Ventilazione non invasiva (NIV)
Capitolo XII – Assistenza infermieristica perioperatoria 12.1 Blocco operatorio 12.1.1 Sala accoglienza paziente 12.1.2 Locali preparazione équipe 12.1.3 Sale operatorie 12.1.4 Sala risveglio 12.1.5 Pulizia e disinfezione 12.1.6 Impianti e apparecchiature 12.2 Sterilizzazione 12.3 Fase pre-operatoria 12.3.1 Flow chart: preparazione del paziente all’intervento chirurgico 12.3.2 Sign-in 12.3.3 Trasferimento da e sul tavolo chirurgico 12.3.4 Prevenire il rischio da lesioni da malposizionamento 12.4 Fase intraoperatoria 12.4.1 Posizioni del paziente sul letto operatorio 12.4.2 Linee guida sul posizionamento 12.4.3 Posizioni standard 12.4.4 Posizioni speciali 12.4.5 Principi generali di anestesiologia 12.4.6 Asepsi in sala operatoria: linee guida comportamentali 12.4.7 Vestizione 12.4.8 Ventilazione meccanica 12.4.9 Time out 12.4.10 Ruoli e interventi infermieristici 12.5 Fase post-operatoria 12.5.1 Monitoraggio paziente 12.5.2 La sala risveglio 12.5.3 Gestione del paziente 12.5.4 Eventi avversi più pericolosi 12.5.5 Dimissione e trasferimento nell’unità operativa 12.5.6 Sign Out 12.5.7 Rilevazione e prevenzione del dolore 12.6 Protocollo ERAS 12.6.1 Elementi chiave 12.6.2 Obiettivi Bibliografia |