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Parte I – Disciplina civilistica delle associazioni 1 La Riforma del Terzo settore. Prima tappa: la legge delega e i principi di base 1.1 Premessa 1.2 Definizione di Terzo settore 1.3 Finalità della riforma del Terzo settore 1.4 Gli elementi qualificanti della riforma del Terzo settore 1.5 Riepilogo della riforma del Terzo settore 2 La riforma del Terzo settore. Le tappe successive alla legge delega: l’emanazione dei decreti legislativi. Gli ulteriori interventi 3 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Il codice del Terzo settore 3.1 Premessa e quadro generale operativo della riforma. Indicazioni riassuntive 3.2 La finalità del codice del Terzo settore 3.3 Principi alla base del codice del Terzo settore 3.4 Normativa applicabile 3.5 Gli enti del Terzo settore 3.5.1 Definizione di ente del Terzo settore 3.5.2 Enti esclusi dalla definizione di ente del Terzo settore 3.5.3 Disciplina per gli enti religiosi 3.5.4 La composizione della base associativa 3.5.5 Le organizzazioni non governative e il Registro unico nazionale del Terzo settore 3.5.6 Le Fondazioni nel Terzo settore 3.6 Le attività degli ETS 3.6.1 Premessa 3.6.2 L’attività di interesse generale 3.6.3 Le attività diverse 3.6.4 Altre attività esercitate: le attività di raccolta fondi 3.6.5 Il requisito dell’assenza dello scopo di lucro 3.7 Il Registro unico nazionale 3.8 La denominazione sociale 3.9 L’adeguamento dello statuto alle norme del Terzo settore. Chiarimenti e approfondimenti 3.9.1 Chiarimenti riguardanti le tre tipologie di norme contenute nel codice del Terzo settore e le modalità operative 3.9.2 Adeguamento dello statuto da parte delle cooperative sociali 3.9.3 Chiarimenti riguardanti l’atto costitutivo e lo statuto 3.9.4 Chiarimenti riguardanti la nomina dell’organo di amministrazione e i quorum assembleari 3.9.5 Chiarimenti riguardanti le associazioni non riconosciute costituite con atto pubblico 3.9.6 Chiarimenti riguardanti l’inserimento, nella denominazione, dell’acronimo ETS 3.9.7 Chiarimenti riguardanti le indicazioni nello statuto delle attività esercitate 3.10 Contributo del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili 3.10.1 Inquadramento generale e ambito di applicazione della normativa 3.10.2 Attività esercitabili: attività d’interesse generale e altre attività 3.10.3 Attività secondarie e raccolta fondi 3.10.4 Il patrimonio 3.10.5 Distribuzione di utili e destinazione del patrimonio 4 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Le scritture contabili, il bilancio, il bilancio sociale, i libri obbligatori 4.1 Premessa 4.2 Scritture contabili, bilancio e relazione di missione 4.2.1 Le scritture contabili, il bilancio e la relazione di missione 4.2.2 Semplificazioni per gli enti di minori dimensioni 4.2.3 Disciplina per gli enti del Terzo settore – Imprese commerciali 4.2.4 Deposito del bilancio 4.2.5 Bilancio d’esercizio: elementi generali 4.2.6 Modulistica di bilancio degli enti del Terzo settore. Indicazioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 4.2.7 Il principio contabile OIC 35 per gli ETS 4.2.8 Adozione nuovi modelli di bilancio e deposito presso il RUNTS 4.2.9 Adempimenti di deposito bilanci 2021 e 2022 – Deposito delle relazioni degli organi di controllo – Adempimenti di trasparenza delle raccolte fondi 4.3 Il bilancio sociale e gli ulteriori obblighi di informativa 4.3.1 Il bilancio sociale 4.3.2 Chiarimenti da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sull’obbligo di informativa 4.3.3 Adempimenti di redazione, deposito e pubblicazione del bilancio sociale 4.3.4 La valutazione dell’impatto sociale nella riforma del Terzo settore 4.3.5 Approvazione e deposito del bilancio sociale. I chiarimenti del Ministero 4.3.6 Redazione del bilancio sociale per gli enti non ancora iscritti nel RUNTS. I chiarimenti del Ministero 4.4 Libri sociali obbligatori 4.4.1 I libri sociali obbligatori 4.4.2 Diritto di disamina 5 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Il lavoro. Il volontariato. Le attività di volontariato 5.1 Premessa 5.2 Il lavoro negli enti del Terzo settore 5.2.1 Le regole in tema di lavoro negli enti del Terzo settore 5.2.2 Corresponsione di retribuzione e compensi. Parametri da rispettare 5.2.3 L’incompatibilità tra lo status di volontario e quello di lavoratore della medesima organizzazione 5.3 Il lavoro volontario 5.3.1 Il Registro dei volontari 5.3.2 Definizione di volontario 5.3.3 Divieto di retribuzione e rimborso delle spese 5.3.4 Incompatibilità 5.3.5 Assicurazione obbligatoria 5.4 La promozione della cultura del volontariato 5.5 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. La figura del volontario 5.6 Indicazioni da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in tema di volontari 6 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Le associazioni e le fondazioni 6.1 Premessa 6.2 La costituzione dell’associazione 6.2.1 L’atto costitutivo 6.2.2 Lo statuto 6.3 Il riconoscimento 6.3.1 Procedura per l’acquisto della personalità giuridica 6.3.2 Mancata sussistenza delle condizioni 6.3.3 Il patrimonio minimo 6.3.4 Conseguenze del riconoscimento 6.3.5 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Contenuto dell’atto costitutivo e acquisto personalità giuridica 6.4 Gli associati 6.4.1 Procedura di ammissione 6.4.2 Categorie di associati. Indicazioni del Ministero 6.5 L’assemblea 6.5.1 Diritto di voto e deleghe 6.5.2 Le competenze dell’assemblea 6.5.3 Funzionamento e governance: associati e organo assembleare 6.5.4 Articolo 24 del d.lgs. n. 117/2017 (codice del Terzo settore). Numero massimo di deleghe conferibili ad ogni associato 6.5.5 Svolgimento delle assemblee mediante mezzi di telecomunicazione 6.6 L’organo di amministrazione 6.6.1 La nomina 6.6.2 La responsabilità degli amministratori 6.6.3 Funzionamento e governance: organo amministrativo e responsabilità 6.6.4 Ammissibilità di un organo di amministrazione monocratico all’interno degli enti del Terzo settore ex art. 26, codice del Terzo settore 6.6.5 Organo legittimato alla nomina del Presidente 6.6.6 Dimissioni, decesso, revoca di un componente dell’Organo di amministrazione 6.6.7 Svolgimento delle riunioni mediante mezzi di telecomunicazione 6.7 L’organo di controllo e la revisione legale dei conti 6.7.1 La nomina dell’organo di controllo 6.7.2 I requisiti dei componenti dell’organo di controllo 6.7.3 I compiti dell’organo di controllo 6.7.4 La revisione legale dei conti 6.7.5 La decorrenza dell’obbligo della nomina dell’organo di controllo. Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del CNDCEC 6.7.6 La nomina dell’organo di controllo nelle fondazioni 7 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Particolari categorie di enti del Terzo settore: le organizzazioni di volontariato 7.1 Definizione di organizzazione di volontariato 7.2 La denominazione delle organizzazioni di volontariato 7.3 Il lavoro nelle organizzazioni di volontariato 7.3.1 Linee generali 7.3.2 Il limite del numero dei lavoratori impiegati 7.3.3 Nozione di lavoratore 7.3.4 Possibilità per gli associati di svolgere una prestazione lavorativa per conto della ODV 7.4 Le risorse delle organizzazioni di volontariato 7.5 L’organo di amministrazione nelle organizzazioni di volontariato 7.5.1 Linee generali 7.5.2 Nomina degli amministratori a soggetti esterni 7.6 Indicazione del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. Organizzazioni di volontariato 7.7 Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali: costituzione di associazione ai sensi dell’art. 36 con numero di associati inferiore a quello minimo richiesto per ODV/APS 7.8 Contributi alle organizzazioni di volontariato. Indicazioni della Corte Costituzionale 8 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Particolari categorie di enti del Terzo settore: le associazioni di promozione sociale 8.1 Definizione e caratteristiche delle associazioni di promozione sociale 8.2 La denominazione delle associazioni di promozione sociale 8.3 Il lavoro nelle associazioni di promozione sociale 8.3.1 Linee generali 8.3.2 Il limite del numero dei lavoratori impiegati 8.4 Ulteriori indicazioni sulle associazioni di promozione sociale 9 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Particolari categorie di enti del Terzo settore: gli enti filantropici 9.1 Definizione di ente filantropico 9.2 La denominazione degli enti filantropici 9.3 Le caratteristiche degli enti filantropici 10 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Particolari categorie di enti del Terzo settore: le reti associative 10.1 Definizione di rete associativa e caratteristiche 10.2 Le reti associative nazionali 10.3 Altre attività esercitate 10.4 Regole particolari di ordinamento interno 10.5 Ulteriori indicazioni riguardanti le reti associative 10.6 Chiarimenti da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali riguardanti le reti associative 11 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Particolari categorie di enti del Terzo settore: le società di mutuo soccorso 11.1 Inquadramento delle società di mutuo soccorso nel panorama normativo 11.2 Disciplina particolare 11.3 Iscrizione al registro regionale delle associazioni di promozione sociale da parte di una ex Società di mutuo soccorso (SOMS). Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 12 La riforma del Terzo settore. Il Registro unico nazionale del Terzo settore 12.1 Istituzione del Registro unico nazionale del Terzo settore 12.2 Il funzionamento del RUNTS 12.2.1 Sezioni del Registro e contenuti 12.2.2 Conseguenze del mancato adempimento 12.2.3 Cancellazione 12.3 Aggiornamenti sul funzionamento del RUNTS 12.3.1 Contenuto 12.3.2 La piattaforma informatica del RUNTS 12.3.3 L’istanza telematica 12.3.4 Tenuta del registro: istruttoria dell’istanza telematica di iscrizione 12.3.5 La Comunicazione al RUNTS dei dati degli enti iscritti nel Registro delle Imprese 12.3.6 La migrazione dalla sezione d) in altra sezione del RUNTS 12.3.7 La pubblicità e l’accesso ai dati del registro 12.3.8 Gestione degli adempimenti in caso di fermo imprevisto del sistema 12.3.9 La revisione e il monitoraggio 12.3.10 Trattamento dei dati personali 12.4 Procedimento di verifica dei requisiti per l’iscrizione al RUNTS 12.4.1 Caratteristiche dell’attività istruttoria nel procedimento di iscrizione 12.4.2 Ottenimento della personalità giuridica da parte di un’associazione non riconosciuta 12.4.3 L’iscrizione al RUNTS degli enti già esistenti 12.4.4 Casi particolari: il trust e il Terzo settore 12.4.5 La competenza degli uffici regionali del RUNTS e l’operatività territoriale degli ETS 12.4.6 Il procedimento di verifica post-trasmigrazione degli enti già iscritti nei registri precedenti 12.4.7 Presenza nei registri ODV/APS di posizioni relative ad articolazioni territoriali/sedi secondarie prive di autonomo codice fiscale 12.4.8 Enti iscritti ai registri ODV/APS al 22 novembre 2021 rispetto ai quali, in corso di trasmigrazione, si siano verificate modifiche degli atti e dei dati risultanti dai registri stessi 12.4.9 Enti iscritti ai registri ODV/APS al 22 novembre 2021 che senza attendere il perfezionamento post-trasmigrazione abbiano avviato una richiesta di iscrizione ex novo al RUNTS 12.4.10 Modifiche statutarie degli enti iscritti ai registri ODV/APS al 22 novembre 2021, in possesso della personalità giuridica 12.4.11 Enti iscritti ai registri ODV/APS al 22 novembre 2021 che intendono acquisire la personalità giuridica attraverso l’iscrizione nel RUNTS 12.4.12 Completamento delle informazioni presenti sul RUNTS con riferimento agli enti coinvolti nel procedimento di trasmigrazione 12.4.13 Trasmigrazione con silenzio assenso. Adempimenti conseguenti in capo all’ente trasmigrato per silenzio assenso 13 La riforma del Terzo settore. I rapporti con gli enti pubblici 13.1 Gli strumenti di coinvolgimento attivo degli enti del Terzo settore 13.2 Linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore 14 La riforma del Terzo settore. La promozione e il sostegno degli enti del Terzo settore. Il Consiglio nazionale del Terzo settore. I Centri di servizio per il volontariato. Altre specifiche misure di sostegno e promozione 14.1 Premessa 14.2 Il Consiglio nazionale del Terzo settore 14.3 I Centri di servizio per il volontariato 14.4 Altre specifiche misure di promozione e sostegno 15 La riforma del Terzo settore. I titoli di solidarietà e altre forme di finanza sociale 15.1 La finanza sociale a favore degli enti del Terzo settore 15.2 Titoli di solidarietà degli ETS ed altre forme di finanza sociale 15.3 Social lending 15.4 Ulteriori indicazioni riguardanti il finanziamento agli Enti del Terzo settore e nuove forme di finanza sociale 16 La riforma del Terzo settore. La nuova disciplina. Attività di monitoraggio, vigilanza e controllo sugli enti del Terzo settore 16.1 Premessa 16.2 I controlli sugli enti del Terzo settore 16.3 Le sanzioni a carico dei rappresentanti legali e dei componenti degli organi amministrativi 16.4 I controlli fiscali 16.5 L’attività di vigilanza sugli enti del Terzo settore 16.6 La “Cabina di regia” 17 La riforma del Terzo settore. Le modifiche al codice civile e le disposizioni abrogate 17.1 Premessa 17.2 Le modifiche al codice civile e le altre modifiche normative 17.3 Le disposizioni abrogate 17.4 Chiarimenti da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 18 La riforma del Terzo settore. La Fondazione Italia Sociale 18.1 Premessa 18.2 Profili giuridici della Fondazione Italia sociale 19 La riforma del Terzo settore. Le operazioni straordinarie 20 Inquadramento degli enti del Terzo settore nel panorama giuridico italiano 20.1 Premessa 20.2 Le ragioni che hanno contribuito ad aumentare il numero delle aziende non profit 20.3 Inquadramento sistematico delle aziende non profit nel panorama giuridico italiano prima della riforma 20.4 La disciplina degli enti non profit nel codice civile 20.5 La personalità giuridica. Le associazioni riconosciute e le associazioni non riconosciute 20.5.1 La personalità giuridica 20.5.2 L’autonomia patrimoniale 20.5.3 Le associazioni non riconosciute e le associazioni riconosciute 20.6 Il riconoscimento 20.6.1 Premessa 20.6.2 La procedura per ottenere il riconoscimento 20.6.3 La procedura per ottenere il riconoscimento stabilita dal codice del Terzo settore (d.lgs. 3 luglio 2017, n. 117) 21 Le associazioni nel panorama aziendale ed economico 21.1 Distinzione delle associazioni dal punto di vista dei settori di attività 21.2 Distinzione delle associazioni dal punto di vista economico-aziendale. Affinità con l’impresa e differenziazione rispetto ad essa 22 Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus): tratti distintivi 22.1 Premessa 22.2 I requisiti delle Onlus 22.3 Le clausole da inserire nello statuto 22.4 Deroghe al principio della esclusività dell’attività esercitata: le Onlus parziali 22.5 Le Onlus non tenute a conformarsi alle clausole statutarie: le Onlus di diritto 22.6 Ulteriori chiarimenti in merito alle attività delle Onlus 22.6.1 L’attività di beneficenza (art. 10, comma 1, lett. a), del d.lgs. n. 460 del 1997 – punto 3) 22.6.2 L’attività di ricerca scientifica (art. 10, comma 1, lett. a), del d.lgs. n. 460 del 1997 – punto 11) 22.6.3 La promozione della cultura e dell’arte (art. 10, comma 1, lett. a), del d.lgs. n. 460 del 1997 – punto 9) 22.6.4 Le Ong sono Onlus di diritto: non devono iscriversi all’Anagrafe 22.7 Le sanzioni 22.8 Il controllo sulle Onlus. Normativa di riferimento. Soppressione dell’Agenzia per il Terzo settore 22.9 Il percorso di costituzione della Onlus: la comunicazione e la dichiarazione sostitutiva 23 Le associazioni sportive dilettantistiche: inquadramento giuridico 23.1 Premessa 23.2 Inquadramento dell’associazione sportiva dilettantistica nel panorama giuridico italiano 23.3 Le associazioni nel codice civile 23.3.1 I soci fondatori dell’associazione sportiva dilettantistica 23.3.2 L’organo sovrano: l’assemblea degli associati 23.3.3 L’organo amministrativo: il Consiglio direttivo 23.3.4 L’organo di controllo 23.4 Le norme che disciplinano le associazioni sportive dilettantistiche in generale 23.4.1 La legge 16 dicembre 1991, n. 398: si delinea, per la prima volta, l’associazione sportiva dilettantistica 23.4.2 L’art. 90 della legge n. 289/2002: l’associazione sportiva dilettantistica diventa una nuova tipologia giuridica all’interno del panorama delle associazioni 23.5 Le disposizioni introdotte dall’art. 90 della legge n. 289/2002 23.5.1 Sintesi delle disposizioni 23.5.2 Le disposizioni che disciplinano, sotto il profilo giuridico, le associazioni sportive dilettantistiche 23.5.3 Le disposizioni in materia tributaria 23.6 Gli aspetti civilistici e di costituzione delle associazioni sportive dilettantistiche 23.6.1 Il profilo giuridico delle associazioni sportive dilettantistiche in generale 23.6.2 I requisiti preesistenti o “storici” 23.6.3 I requisiti civilistici introdotti dall’art. 90 della legge n. 289/2002 23.6.4 L’attivazione del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche 23.7 Chiarimenti in tema di associazioni sportive dilettantistiche 23.8 L’obbligo di dotazione di defibrillatori semiautomatici 23.9 La riforma dell’ordinamento sportivo 23.9.1 La prima tappa: la legge delega 23.9.2 La seconda tappa della riforma dell’ordinamento sportivo: l’emanazione dei decreti legislativi 24 La costituzione dell’associazione. La forma e il contenuto dell’atto costitutivo e dello statuto 24.1 Premessa 24.2 La costituzione dell’associazione nel codice civile 24.3 La forma e il contenuto dell’atto costitutivo e dello statuto dell’associazione 24.4 La normativa tributaria in tema di forma e contenuto dell’atto costitutivo e dello statuto dell’associazione 24.5 La costituzione di una associazione sportiva dilettantistica 24.6 La costituzione di un’associazione culturale 24.7 La costituzione di un comitato 24.8 La costituzione di un “raggruppamento” tra associazioni 24.9 L’atto costitutivo e lo statuto nelle disposizioni del codice del Terzo settore 25 Gli adempimenti dopo la costituzione 25.1 Premessa 25.2 I libri sociali e la contabilità 25.3 L’ammissione di nuovi soci 25.3.1 Gli adempimenti dell’associazione 25.3.2 La domanda di ammissione a socio 25.3.3 La verifica da parte del Consiglio direttivo 25.3.4 La compilazione del libro degli associati 25.3.5 La procedura di ammissione stabilita dal codice del Terzo settore 25.4 Altri compiti del Consiglio direttivo subito dopo la costituzione 26 Gli organi dell’associazione: l’organo deliberativo, l’organo amministrativo, l’organo di controllo. Ammissione, recesso ed esclusione degli associati 26.1 Premessa 26.2 L’organo sovrano: l’assemblea degli associati 26.3 L’assemblea nel codice del Terzo settore 26.4 L’organo amministrativo: l’amministratore unico o il Consiglio direttivo 26.5 L’organo di amministrazione nel codice del Terzo settore 26.6 L’organo di controllo 26.6.1 Premessa 29.6.2 L’esigenza di controllare alcuni rilevanti aspetti della vita associativa 26.6.3 Le regole e i principi di controllo 26.6.4 L’organo di controllo nel codice del Terzo settore 26.7 L’ammissione degli associati. I diritti e i doveri dei soci 26.8 Il recesso del socio 26.9 L’esclusione del socio 26.10 Casi particolari: obblighi del legale rappresentante subentrante in una associazione non riconosciuta 27 Il bilancio d’esercizio 27.1 Premessa 27.2 Il bilancio degli enti che non si iscriveranno nel Registro unico nazionale del Terzo settore 27.3 Il bilancio delle associazioni nella normativa del codice civile e nelle leggi speciali 27.4 Le scritture contabili e il rendiconto 27.5 Lo schema del rendiconto contabile di una associazione 27.5.1 Il piano dei conti 27.5.2 Commento ai conti dello Stato patrimoniale 27.5.3 Commento al Rendiconto della gestione 27.5.4 Lo schema del Rendiconto di gestione applicato alle varie tipologie di associazioni 27.6 La Nota integrativa 27.7 La Relazione morale o Relazione di missione 27.8 Principi contabili per gli enti non profit. Quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio degli enti non profit 27.8.1 Premessa 27.8.2 Ambito di applicazione 27.8.3 Il significato di “principi contabili” 27.8.4 Continuità e competenza economica 27.8.5 Le finalità prevalenti nella preparazione del bilancio 27.8.6 I principi generali di bilancio 27.8.7 I criteri di valutazione 27.9 Principi contabili per gli enti non profit. L’iscrizione e la valutazione delle liberalità nel bilancio d’esercizio degli enti non profit 27.9.1 Linee guida del processo di iscrizione e valutazione delle liberalità nel bilancio di esercizio 27.9.2 Definizione di liberalità 27.9.3 Rilevazione e valutazione iniziale 27.9.4 Liberalità non vincolate. Trattamento contabile 27.9.5 Liberalità vincolate. Trattamento contabile 27.9.6 Liberalità condizionate. Trattamento contabile 27.9.7 Liberalità destinate ad enti terzi. Trattamento contabile 27.9.8 Oggetti d’arte 27.9.9 Indicazioni nella Nota integrativa 27.9.10 La contabilizzazione delle liberalità nei sistemi di rilevazione articolati sulle entrate e sulle uscite di cassa 27.10 Gli schemi di bilancio stabiliti dalla Riforma del Terzo settore 27.11 Il principio contabile OIC 35 per gli ETS 27.12 Adozione nuovi modelli di bilancio e deposito presso il RUNTS 28 Gli strumenti della responsabilità sociale dell’ente non profit: la Relazione di missione, il bilancio sociale, il codice etico 28.1 Premessa 28.2 Il sistema dei documenti di accountability di un’organizzazione non profit 28.3 Il bilancio di esercizio e la Relazione di missione 28.3.1 Il bilancio di esercizio nelle imprese commerciali e negli enti non commerciali 28.3.2 La Relazione/bilancio di missione 28.4 Il bilancio sociale 28.4.1 Il processo di rendicontazione 28.4.2 Il bilancio sociale nella riforma del Terzo settore. Le linee guida del Ministero 28.5 Il codice etico 28.5.1 Gli strumenti della responsabilità sociale dell’ente non profit 28.5.2 Definizione di codice etico 28.5.3 Finalità del codice etico 28.5.4 La struttura 28.5.5 Ambito di applicazione 28.5.6 Dichiarazione di adozione del codice etico 28.5.7 I principi etici 28.5.8 Strumenti di attuazione 29 D.Lgs. n. 231/2001: responsabilità amministrativa e gestione dei rischi nel Terzo settore 29.1 Il d.lgs. n. 231/2001: ambito applicativo 29.2 I criteri di imputazione della responsabilità 29.3 I reati 29.4 Le sanzioni 29.5 La predisposizione del modello esimente. Fasi di costruzione 29.5.1 Le caratteristiche e i requisiti dei modelli organizzativi 29.5.2 Analisi e valutazione del sistema di controllo interno 29.5.3 Individuazione dei processi/attività a rischio di reato 29.5.4 Risk Assessment 29.5.5 Procedure di controllo 29.6 Il modello di organizzazione, gestione e controllo nel Terzo settore 29.7 Gli enti a rischio nel Terzo settore 29.7.1 I soggetti a rischio nel Terzo settore 29.7.2 Attività sensibili e reati potenziali nel Terzo settore 29.7.3 Reati potenziali e soggetti coinvolti 29.7.4 Strumenti di prevenzione e procedure di controllo. Un esempio pratico 30 L’estinzione dell’associazione 30.1 L’estinzione dell’associazione: cause e obbligo di devoluzione del patrimonio 30.2 La devoluzione del patrimonio nel codice del Terzo settore 31 Prestazioni di lavoro all’interno delle associazioni sportive dilettantistiche 31.1 Le prestazioni sportive dilettantistiche. Caratteristiche 31.2 Il contratto con lo sportivo dilettante 31.3 Le prestazioni amministrativo-gestionali. Caratteristiche 31.4 Il contratto per prestazioni amministrativo-gestionali 32 L’impresa sociale alla luce della riforma del Terzo settore. Profili civilistici 32.1 Premessa 32.2 Definizione di impresa sociale 32.3 Disposizioni particolari per taluni tipi di enti 32.4 Il primo requisito richiesto: l’attività di impresa di interesse generale 32.5 Il secondo requisito richiesto: l’esercizio in via stabile e principale 32.6 Il terzo requisito richiesto: l’assenza dello scopo di lucro 32.7 Il quarto requisito richiesto: modalità di gestione responsabili e trasparenti 32.8 Il quinto requisito richiesto: l’ampio coinvolgimento dei lavoratori 32.9 Problematiche interpretative relative alle imprese sociali. I chiarimenti del MISE 32.10 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili 32.11 Impresa sociale e società a responsabilità limitata semplificata: i chiarimenti del Ministero 32.12 Impresa sociale e start up innovativa a vocazione sociale. Esclusione cumulabilità di qualifiche 32.13 Impresa sociale e locali utilizzati. Inapplicabile la normativa dell’esercizio dell’attività in qualsiasi luogo agibile 32.14 Impresa sociale e tempistiche di redazione del bilancio sociale 32.15 Attività ispettiva sulle imprese sociali 33 Le Società Benefit e le Start Up innovative a vocazione sociale 33.1 Le Società Benefit 33.2 Indicazioni per qualificarsi come Società Benefit 33.3 Il “beneficio comune” 33.4 Il bilanciamento degli interessi 33.5 La relazione annuale da allegare al bilancio 33.6 L’organo vigilante sul corretto adempimento dell’oggetto sociale 33.7 I cinque aspetti caratteristici delle Società Benefit 33.8 Le Start Up innovative a vocazione sociale
Parte II – Disciplina fiscale delle associazioni 1 Le imposte sui redditi nell’ambito della disciplina fiscale dell’associazione 1.1 Il reddito fiscale delle associazioni 2 Il reddito di impresa nelle associazioni 2.1 Il reddito di impresa nelle associazioni 2.2 Definizione di attività non commerciale nel codice del Terzo settore 3 La commercialità nell’attività svolta dalle associazioni 3.1 Le associazioni quali “enti diversi dalle società” 3.2 Individuazione dell’oggetto principale dell’associazione 3.3 La perdita della qualifica di ente non commerciale 3.4 Le associazioni sportive dilettantistiche e l’esercizio di attività commerciale 4 La determinazione del reddito degli enti non commerciali in generale 4.1 L’esercizio di un’attività di prestazione di servizi da parte dell’ente non commerciale 4.2 La definizione di attività non commerciale nel codice del Terzo settore 4.3 L’esercizio dell’attività di reperimento fondi da parte dell’ente non commerciale 4.4 L’attività di reperimento fondi nel codice del Terzo settore 4.5 Il reddito complessivo degli enti non commerciali 4.6 La determinazione dei vari tipi di reddito degli enti non commerciali 4.7 Reddito di capitale degli enti non commerciali: il regime di tassazione dei dividendi 5 La riforma del Terzo settore. Il regime fiscale degli enti del Terzo settore. Le imposte sui redditi in base alla nuova disciplina 5.1 Premessa 5.2 Normativa applicabile agli enti del Terzo settore in materia di imposte sui redditi 5.3 Definizione generale di non commercialità 5.4 Attività specifiche considerate non commerciali 5.5 Le entrate che non concorrono alla formazione del reddito 5.6 La qualifica di ente non commerciale 5.7 La qualifica di ente commerciale 5.8 L’attività delle associazioni del Terzo settore nei confronti degli associati 5.9 Riassunto sui lineamenti generali del nuovo regime fiscale 6 La riforma del Terzo settore. Il regime fiscale degli enti del Terzo settore. La determinazione del reddito di impresa 6.1 Premessa 6.2 La determinazione forfetaria del reddito di impresa 6.3 Disposizioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Regime forfetario 6.4 Le disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 30 dicembre 2020, n. 178: detassazione degli utili 7 La riforma del Terzo settore. Il regime fiscale degli enti del Terzo settore. Le imposte indirette e i tributi locali 7.1 Premessa 7.2 I soggetti destinatari della disciplina 7.3 Imposte sulle successioni e donazioni 7.4 Imposte di registro, ipotecarie e catastali 7.5 Imposta di bollo 7.6 Imposta municipale propria e tributo per i servizi indivisibili 7.7 Tributi diversi dall’imposta municipale propria e dal tributo per i servizi indivisibili 7.8 Imposta regionale sulle attività produttive IRAP 7.9 Imposta sugli intrattenimenti 7.10 Tasse sulle concessioni governative 7.11 Esenzione dall’imposta di registro per gli atti costitutivi delle organizzazioni di volontariato 7.12 Organizzazioni di volontariato: esenzione da imposta di bollo e registro. Risposta Agenzia delle entrate 7.13 Modifiche alla disciplina Iva degli enti associativi 8 La riforma del Terzo settore. Il regime fiscale degli enti del Terzo settore. Le erogazioni liberali agli enti del Terzo settore 8.1 Premessa 8.2 Social bonus 8.3 Disciplina fiscale delle erogazioni liberali agli enti del Terzo settore 9 La riforma del Terzo settore. Il regime fiscale degli enti del Terzo settore. Disciplina fiscale delle organizzazioni di volontariato e degli enti filantropici 9.1 Premessa 9.2 Le attività non commerciali delle organizzazioni di volontariato 9.3 Agevolazioni in tema di reddito degli immobili 9.4 Chiarimenti riguardanti il regime fiscale delle organizzazioni di volontariato nel periodo transitorio di Riforma del Terzo settore 10 La riforma del Terzo settore. Il regime fiscale degli enti del Terzo settore. Disciplina fiscale delle associazioni di promozione sociale e delle società di mutuo soccorso 10.1 Premessa 10.2 Le attività non commerciali delle associazioni di promozione sociale 10.3 Le attività sicuramente commerciali delle associazioni di promozione sociale 10.4 Le attività non commerciali rese da talune tipologie di associazioni di promozione sociale 10.5 Altre disposizioni fiscali relative alle associazioni di promozione sociale 10.6 Adeguamento statuto ed effetti sul patrimonio. Chiarimenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 11 La riforma del Terzo settore. Il regime fiscale degli enti del Terzo settore. Organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale: il regime contabile per le attività commerciali 11.1 Premessa 11.2 Il regime forfetario 11.3 Le conseguenze della scelta del regime forfetario 12 La riforma del Terzo settore. Il regime fiscale degli enti del Terzo settore. Le scritture contabili 12.1 Premessa 12.2 Gli obblighi contabili degli enti del Terzo settore 12.3 Disposizioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Scritture contabili ai fini tributari 13 La riforma del Terzo settore. Il regime fiscale degli enti del Terzo settore. Il coordinamento normativo 13.1 Premessa 13.2 Enti iscritti ed enti non iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore 13.3 La normativa che non si applica agli enti del Terzo settore non commerciali 14 La disciplina tributaria delle associazioni non iscritte nel Registro unico nazionale del Terzo settore 14.1 Premessa 14.2 La disciplina tributaria degli enti associativi non iscritti nel Registro unico nazionale del Terzo settore 14.3 La disciplina tributaria degli enti di tipo associativo nell’art. 148 del t.u.i.r. in generale 14.4 Le attività “non commerciali” 14.5 Le attività “commerciali” 14.6 Le attività non commerciali rese da talune tipologie di associazioni 14.7 Le attività “sicuramente commerciali” 14.8 La disciplina tributaria specifica per alcune attività “sicuramente commerciali” 14.9 Le condizioni per poter usufruire della disciplina fiscale agevolata 15 La disciplina tributaria delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus) 15.1 Premessa 15.2 Le attività “istituzionali” e le attività “direttamente connesse” 15.2.1 Premessa 15.2.2 Le attività istituzionali 15.2.3 Le attività direttamente connesse 15.3 La disciplina tributaria delle attività istituzionali e delle attività connesse 15.3.1 Premessa 15.3.2 La disciplina tributaria delle attività istituzionali 15.3.3 La disciplina tributaria delle attività direttamente connesse 15.4 Gli adempimenti contabili 15.5 Semplificazione per talune categorie di Onlus 15.6 Gli altri redditi conseguiti dalle Onlus 15.7 Le ritenute alla fonte 15.8 La disciplina tributaria in tema di imposta sul valore aggiunto 15.8.1 La disciplina Iva in generale 15.8.2 Le attività svolte dalle Onlus esenti da imposta 15.8.3 Le attività svolte nei confronti delle Onlus esenti da imposta 15.8.4 Altre particolari previsioni agevolative: acquisto di ambulanze 15.8.5 Le imposte e la disciplina nei confronti delle Onlus 15.9 Onlus: chiarimenti su alcune tematiche rilevanti 15.9.1 Le strutture federative e le componenti delocalizzate 15.9.2 La detenzione da parte di una Onlus di una partecipazione di maggioranza o totalitaria in una società di capitali 15.9.3 La partecipazione di società commerciali ed enti pubblici nelle Onlus 15.9.4 Perdita della qualifica di Onlus e devoluzione del patrimonio 15.9.5 Le retribuzioni e i compensi degli amministratori e dei lavoratori dipendenti delle Onlus 15.9.6 Beneficenza e raccolta fondi: le modalità di raccolta dei fondi e le proporzioni tra costi e ricavi 15.9.7 Aiuti umanitari per collettività estere 15.10 Quesiti riguardanti le Onlus 15.10.1 Consultori familiari 15.10.2 Tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente 15.10.3 Solidarietà sociale e socio-sanitaria. Beneficenza 15.10.4 Cancellazione (o rifiuto di iscrizione) dall’Anagrafe delle Onlus 15.10.5 Istruzione, formazione, promozione della cultura e dell’arte 15.11 Chiarimenti in tema di Onlus 15.11.1 Premessa 15.11.2 Esenzione dall’imposta di registro per gli atti costitutivi delle organizzazioni di volontariato 15.11.3 La partecipazione di società commerciali ed enti pubblici nelle Onlus 15.11.4 La partecipazione di una Onlus in un’impresa sociale 16 La disciplina tributaria delle associazioni sportive dilettantistiche 16.1 Premessa 16.2 La normativa che disciplina le associazioni sportive dilettantistiche 16.3 I requisiti soggettivi e oggettivi delle associazioni sportive dilettantistiche 16.3.1 Premessa 16.3.2 I requisiti preesistenti 16.3.3 I requisiti civilistici introdotti dall’art. 90 della legge n. 289/2002 16.3.4 I requisiti di carattere contabile e fiscale 16.3.5 I requisiti ai fini della tracciabilità dei pagamenti: entrate e uscite su conti correnti bancari o postali 16.4 Il regime contabile e fiscale di cui alla legge 16 dicembre 1991, n. 398 16.4.1 Il regime forfetario in generale 16.4.2 La disciplina Iva 16.4.3 Riassunto del regime fiscale agevolato di cui alla legge n. 398/1991 16.4.4 La Corte di Cassazione in merito alla legge 16 dicembre 1991, n. 398 16.5 La disciplina tributaria dei compensi corrisposti a terzi. I compensi per esercizio diretto di attività sportiva dilettantistica e per prestazioni amministrativo-gestionali. Normativa in vigore (salvo proroghe) fino al 30 giugno 2023 16.5.1 Premessa. La normativa di riferimento 16.5.2 La dichiarazione dei redditi del percipiente 16.5.3 Disciplina previdenziale dei compensi corrisposti per attività sportiva dilettantistica e per attività amministrativo-gestionale 16.5.4 Chiarimenti riguardanti “l’esercizio diretto di attività sportiva dilettantistica” 16.5.5 Chiarimenti in tema di addizionali sui compensi corrisposti 16.5.6 Chiarimenti in tema di compensi all’amministratore-dirigente e distribuzione indiretta di utili 16.5.7 Chiarimenti in tema di compensi ai custodi, addetti al giardino o a mansioni di pulizia allenatori non iscritti al CONI 16.5.8 La nuova disciplina sul lavoro sportivo 16.6 La disciplina tributaria dei compensi corrisposti a terzi. I compensi corrisposti a direttori tecnici, massaggiatori, istruttori. Normativa in vigore (salvo proroghe) fino al 30 giugno 2023 16.6.1 Premessa 16.6.2 Gli indici di “professionalità” 16.7 Le sponsorizzazioni e le spese pubblicitarie 16.7.1 Premessa 16.7.2 La prestazione pubblicitaria in ambito sportivo dilettantistico 16.7.3 La sponsorizzazione 16.7.4 L’aliquota Iva da applicare alle prestazioni di pubblicità e sponsorizzazione 16.7.5 La tassazione ai fini delle imposte sui redditi del provento derivante dalle attività di sponsorizzazione e pubblicità 16.7.6 Proventi derivanti dalle attività di sponsorizzazione e pubblicità esclusi dall’imposizione ai fini dell’imposta sul reddito 16.7.7 I benefici fiscali del soggetto che corrisponde il compenso a fronte delle prestazioni di pubblicità e sponsorizzazione 16.7.8 Chiarimenti sulla deducibilità delle spese di pubblicità e sponsorizzazione 16.7.9 Chiarimenti della Cassazione sul tema dell’inerenza delle spese di sponsorizzazione 16.8 Esenzione da ritenuta 16.9 Gli atti posti in essere dalle associazioni sportive dilettantistiche: imposta di registro, imposta di bollo, tasse di CC.GG 16.10 Perdita della qualifica di ente non commerciale 16.11 La certificazione dei corrispettivi per assistere alle manifestazioni sportive dilettantistiche 16.12 Il Fondo di garanzia 16.13 Attività dei dipendenti pubblici nell’ambito delle società e associazioni sportive dilettantistiche 16.14 Uso e gestione degli impianti sportivi 16.15 La detraibilità dell’iscrizione ad associazioni sportive dilettantistiche 16.15.1 Onere detraibile 16.15.2 Le associazioni interessate 16.15.3 Scopo della norma 16.15.4 I soggetti giuridici interessati 16.15.5 L’attività di palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi 16.15.6 La certificazione della spesa 16.16 Associazioni sportive dilettantistiche: chiarimenti su alcune tematiche rilevanti 16.16.1 Il superamento del limite di 400 mila euro 16.16.2 Associazione affiliata a un ente di promozione sportiva: regime Iva dei corsi didattici sportivi 16.16.3 Le attività a favore dei soci 16.16.4 Le attività decommercializzate: destinatari e caratteristiche delle attività 16.16.5 Le attività “decommercializzate”. Il bagno turco e l’idromassaggio 16.16.6 I compensi erogati e la distribuzione indiretta degli utili 16.17 Questioni fiscali di interesse delle associazioni sportive dilettantistiche, emerse nell’ambito del Tavolo tecnico tra l’Agenzia delle entrate ed il Comitato Olimpico Nazionale Italiano 16.17.1 Premessa 16.17.2 Breve riassunto della disciplina applicabile alle associazioni sportive dilettantistiche 16.17.3 La decommercializzazione di talune attività 16.17.4 La riforma del Terzo settore e gli effetti sull’applicabilità del regime di cui alla legge n. 398/1991 16.17.5 Quesiti risolti dall’Agenzia delle entrate: le questioni connesse all’applicazione del regime fiscale di cui alla legge n. 398/1991 16.17.6 Quesiti risolti dall’Agenzia delle entrate: le questioni connesse all’applicazione dell’art. 148, comma 3, del t.u.i.r. 16.17.7 Quesiti risolti dall’Agenzia delle entrate: le questioni connesse all’esenzione dall’imposta di bollo 16.18 Le disposizioni introdotte dal d.l. 23 ottobre 2018, n. 119. La regolarizzazione con versamento volontario e l’esonero dalla fatturazione elettronica 16.19 Le disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2019: esenzione da imposta di bollo 16.20 Chiarimenti della Cassazione civile: agevolazioni tributarie e ASD 17 Disciplina tributaria di alcune attività associative 17.1 Associazioni sportive dilettantistiche: sponsorizzazione e spettacoli sportivi 17.1.2 Associazioni sportive dilettantistiche: indennità di trasferta e rimborsi forfetari di spesa 17.2 Il bar interno al circolo 17.2.1 Premessa 17.2.2 Un breve excursus sulla disciplina fiscale dell’esercizio del bar interno al circolo 17.2.3 Le associazioni affiliate ad enti di carattere nazionale 17.2.4 Le associazioni non affiliate 17.2.5 Schema riepilogativo della disciplina fiscale del bar interno al circolo 17.2.6 Gli orientamenti della Corte di Cassazione in tema di bar interno al circolo 17.3 Attività di sostegno e assistenza a donne vittime di violenza. Trattamento Iva 18 Disciplina tributaria delle società sportive dilettantistiche 18.1 Premessa 18.2 I requisiti soggettivi delle società sportive dilettantistiche 18.3 Le società sportive dilettantistiche e la forma giuridica 18.4 Linee generali sulla disciplina fiscale delle società sportive dilettantistiche 18.5 La disciplina Iva e imposte sul reddito a seguito dell’opzione per la legge n. 398/1991 18.6 La certificazione dei corrispettivi per assistere alle manifestazioni sportive dilettantistiche 18.7 I proventi esclusi dal reddito imponibile 18.8 La disciplina fiscale dei compensi corrisposti a terzi 18.9 Disciplina delle ritenute d’acconto su contributi erogati alle società sportive dilettantistiche 18.10 Le agevolazioni concernenti le spese di pubblicità 18.11 Questioni fiscali di interesse delle società sportive dilettantistiche senza fini di lucro, emerse nell’ambito del Tavolo tecnico tra l’Agenzia delle entrate ed il Comitato Olimpico Nazionale Italiano 18.11.1 Premessa 18.11.2 Breve riassunto sulla disciplina applicabile alle società sportive dilettantistiche senza fini di lucro 18.11.3 La decommercializzazione di talune attività (agevolazione di cui all’art. 148, comma 3, del t.u.i.r.) 18.11.4 La riforma del Terzo settore e gli effetti sull’applicabilità del regime di cui alla legge n. 398/1991 18.11.5 Quesiti risolti dall’Agenzia delle entrate: le questioni connesse all’applicazione del regime fiscale di cui alla legge n. 398/1991 18.11.6 Quesiti risolti dall’Agenzia delle entrate: le questioni connesse all’applicazione dell’art. 148, comma 3, del t.u.i.r. 18.11.7 Quesiti risolti dall’Agenzia delle entrate: le questioni connesse all’esenzione dall’imposta di bollo 18.12 Le disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2019: esenzione da imposta di bollo 19 Gli adempimenti contabili delle associazioni 19.1 Premessa 19.2 Obbligo di redazione del rendiconto annuale economico e finanziario 19.3 Obbligo delle scritture contabili in caso di esercizio di attività commerciale 19.4 Obbligo di rendiconto in caso di raccolta pubblica di fondi 19.5 Assolvimento degli obblighi contabili in modo forfetario 19.6 Le scritture contabili delle Onlus 19.6.1 Premessa 19.6.2 Scritture contabili per l’attività complessivamente svolta 19.6.3 Scritture contabili per le attività direttamente connesse 19.6.4 Semplificazione in tema di scritture contabili per l’attività complessivamente svolta 19.6.5 Scritture contabili per le Onlus di grandi dimensioni 19.7 Gli adempimenti contabili delle associazioni sportive dilettantistiche 19.7.1 Gli adempimenti contabili delle associazioni sportive dilettantistiche 19.7.2 Chiarimenti in tema di adempimenti contabili delle associazioni sportive dilettantistiche 20 Disposizioni particolari per talune associazioni 20.1 Premessa 20.2 Associazioni che realizzano manifestazioni storiche, artistiche e culturali 20.3 Associazioni che realizzano spettacoli musicali, di divertimento o di celebrazione di tradizioni popolari folkloristiche 20.4 Cori, bande musicali, filodrammatiche 20.5 Associazioni che realizzano concerti vocali e strumentali, attività circensi, spettacoli viaggianti di burattini e marionette 20.6 La fiscalità dei soggetti della cooperazione allo sviluppo 20.6.1 I soggetti della cooperazione allo sviluppo 20.6.2 La verifica delle competenze 20.6.3 Le attività dei soggetti del sistema di cooperazione italiana allo sviluppo 20.6.4 La fiscalità delle attività 21 Erogazioni liberali. Aspetti fiscali 21.1 Premessa 21.2 La deducibilità e la detraibilità delle erogazioni liberali 21.3 Erogazioni liberali per le quali spetta una detrazione dall’imposta lorda 21.4 Art bonus: il credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura 21.4.1 Aspetti generali 21.4.2 Alcuni casi particolari 21.5 Erogazioni liberali in natura a favore degli enti del Terzo settore 21.6 Trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati riguardanti le erogazioni liberali agli enti del Terzo settore 21.6.1 Premessa e riferimenti normativi 21.6.2 La trasmissione telematica dei dati riguardanti le erogazioni liberali 21.6.3 Risposte alle domande più frequenti 22 I rapporti con la Pubblica Amministrazione: contributi, fattura elettronica, Split Payment 22.1 I contributi erogati da Amministrazioni pubbliche 22.1.1 Premessa. Normativa comunitaria e orientamenti di prassi 22.1.2 Definizione giuridica e tributaria delle erogazioni 22.1.3 Definizione di contributo in base a norme di legge e a norme comunitarie 22.1.4 Definizione di corrispettivo sulla base dello schema contrattuale 22.1.5 Criteri sussidiari per qualificare la natura delle erogazioni 22.1.6 Obblighi di trasparenza e pubblicità nei rapporti con la pubblica amministrazione 22.2 Fatturazione elettronica nei confronti delle Amministrazioni pubbliche 22.2.1 Premessa 22.2.2 Estensione dell’obbligo della fatturazione elettronica 22.3 Lo “Split Payment” nei rapporti con gli enti pubblici 22.3.1 Il meccanismo dello Split Payment 22.3.2 Effetti sui soggetti passivi fornitori (anche enti non commerciali) 22.3.3 Scissione dei pagamenti nel regime di cui alla legge n. 398/1991 23 Il cinque per mille alla luce della riforma del Terzo settore 23.1 Premessa 23.2 Definizione dell’istituto del cinque per mille 23.3 Finalità alle quali il contribuente può destinare il cinque per mille 23.4 Regole per gli enti beneficiari 23.5 La pubblicazione 23.6 Linee guida per la rendicontazione del contributo del cinque per mille destinato agli enti del Terzo settore 23.7 Disciplina cinque per mille per Onlus e Associazioni sportive dilettantistiche 23.8 Il 2 per mille 24 L’impresa sociale alla luce della riforma del Terzo settore. Profili fiscali 24.1 Premessa 24.2 Destinazione e disciplina fiscale degli utili e degli avanzi di gestione 24.3 Disciplina fiscale delle somme investite nel capitale sociale delle imprese sociali 24.4 Indicazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Profili fiscali delle imprese sociali 24.5 Disciplina di alcune attività delle imprese sociali 24.5.1 Gestione di servizi e attività socio-formative 24.5.2 Prestazioni nell’ambito di una struttura RSA 24.5.3 Attività socio-sanitarie 25 Il modello EAS: la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali 25.1 Coordinamento normativo con la riforma del Terzo settore 25.2 La comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali da parte degli enti associativi 25.3 Lo scopo della comunicazione 25.4 Modalità di trasmissione e contenuti della comunicazione 25.5 Contenuto della comunicazione: enti associativi i cui dati sono disponibili presso pubblici Registri o Amministrazioni pubbliche 25.6 Omesso invio del modello EAS – Remissione in bonis 26 Prevenzione e contrasto dell’evasione degli enti non commerciali 26.1 Linee direttive per contrastare l’evasione 26.2 I fattori di rischio 26.3 Indizi di falsa associazione: ulteriori chiarimenti 26.3.1 Decadenza dai benefici fiscali per violazione dell’obbligo di democraticità. Chiarimenti dell’Agenzia delle entrate 26.3.2 Decadenza dai benefici fiscali per violazione dell’obbligo di democraticità. Chiarimenti delle Commissioni tributarie regionali 26.3.3 L’iscrizione al Coni non è sufficiente a dimostrare l’esistenza di una associazione sportiva dilettantistica. Chiarimenti della Commissione tributaria della Lombardia 26.4 Gli indirizzi operativi e le linee guida dell’Agenzia delle entrate sulla prevenzione e contrasto all’evasione fiscale degli enti non commerciali 27 Enti non commerciali e rapporti con l’estero 27.1 Premessa 27.2 Il concetto di “soggetto passivo” 27.3 Il “momento di effettuazione delle prestazioni”: regola generale e deroghe 27.4 Gli obblighi del committente nazionale 27.5 Il momento di effettuazione delle prestazioni di servizi culturali, artistici, sportivi, scientifici, educativi, ricreativi e simili 27.6 Le attività accessorie alle prestazioni di servizi culturali, artistici, sportivi, scientifici, educativi, ricreativi e simili 27.7 Comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere
Bibliografia Riferimenti di normativa, giurisprudenza e prassi Indice dei materiali riportati online |