LA VITA IN MOVIMENTO. La visione osteopatica [Becker - Futura Publishing Society Editore]

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- ISBN/EAN
- 9788887436174
- Editore
- Futura Publishing Society
- Formato
- Cartonato
- Anno
- 2009
- Pagine
- 372
Disponibile
103,00 €
115,00 €
ROLLIN BECKER, D.O., tra gli studenti di William Garner Sutherland, D.O.,D.SC.(hon) era tra quelli che ascoltavano e riflettevano sul significato e sull’importanza di quello che imparavano. Era un medico che praticava l’osteopatia ed un insegnante del gruppo didattico che faceva capo al Dottor Sutherland. Si è rivelata una fortuna che il Dr. Becker abbia messo per iscritto alcuni aspetti di ciò che apprendeva dai suoi studi e dalla sua diretta esperienza nella pratica osteopatica.
La presente raccolta dei suoi scritti rispecchia circa 60 anni di esperienza clinica. Nonostante l’osteopatia sia insegnata da più di cento anni, non vi è un’ampia letteratura che derivi dall’effettiva esperienza osteopatica nella diagnostica e nel trattamento di problemi clinici. Il presente lavoro del Dr. Becker costituisce un valido contributo alla letteratura osteopatica. Il Dr. Becker insegnava ai suoi allievi della Sutherland Cranial Teaching Foundation, Inc. che un’ulteriore conoscenza sarebbe derivata dalla loro esperienza come operatori. Questo in virtù del fatto che due pazienti non risultano mai
identici quando si procede nella diagnosi corporea. Il medico che esercita l’osteopatia oggi si trova ad affrontare molti problemi presenti nel corpo dei propri pazienti che né il Dr. Still né il Dr. Sutherland hanno mai incontrato. È ugualmente vero che l’osteopata oggi probabilmente non incontrerà i problemi che il Dr. Still riscontrò nella sua personale esperienza. Oggi vi è una maggiore conoscenza, derivante dalla fi sica e dalle scienze biologiche, che ci è d’ausilio nella diagnosi e nella comprensione di come i problemi afferenti alla meccanica del corpo si manifestino come alterazioni della fisiologia. Tuttavia i semplici principi meccanici dell’operare manuale della pratica osteopatica sono proprio come quelli che venivano insegnati all’epoca, 100 anni fa, e tali semplici principi recano con sé la promessa di qualcosa di rilevante portata. Poiché, così come diceva il Dr. Sutherland, “Le possibilità nella Scienza dell’Osteopatia sono grandi quanto la grandezza dei Cieli”. Fu proprio tenendo a mente queste “possibilità” che il Dr. Becker esercitò l’osteopatia ed apprese molto da quanto riferivano i suoi pazienti. E fu l’esplorazione di tali possibilità che gli conferì un così alto valore come insegnante.
Anne L. Wales, D.O., D.SC.(hon)
Introduzione
Durante i cento anni della sua esistenza, l’osteopatia come arte e scienza è passata di mano in mano e di cuore in cuore. Il Dr. Rollin E. Becker ed i suoi insegnamenti rappresentano un fondamentale legame in questa continuità. Egli fu sia ispirato studente che ammirato insegnante e si dedicò incessantemente allo studio dell’osteopatia. Dopo essersi laureato al collegio di osteopatia ed aver messo in pratica ciò che gli era stato insegnato per diversi anni, si sentì attratto dall’idea di approfondire gli insegnamenti di Andrew Taylor Still, il fondatore dell’osteopatia. Trovò negli scritti del Dr. Still moltissimi spunti per l’esplorazione ed altresì la guida specifica di cui necessitava per continuare i suoi studi. Il tentativo del Dr. Becker di apprendere quanto era stato insegnato dal Dr. Still fu inizialmente condotto da autodidatta. Egli condivideva i propri quesiti e le proprie idee con i colleghi, ma, fondamentalmente, il suo impegno era portato avanti con calma nel suo studio, nel lavorare con i suoi pazienti. Dopo pochi anni di studi svolti in tale maniera, vi fu l’incontro con William G. Sutherland, D.O., l’artefice del concetto craniale in osteopatia. Nei dieci anni della loro stretta collaborazione, il Dr.Sutherland fornì al Dr. Becker il metodo per andare maggiormente a fondo nei propri studi e nella propria comprensione. La guida di Still e di Sutherland permise al Dr. Becker di conoscere, dalla fonte più autorevole, le forze viventi all’interno del corpo vivente. Egli divenne un instancabile osservatore, in continua ricerca di una risposta all’interrogativo: Che cos’è la salute e qual è il mezzo più efficiente ed efficace per ottenerla? L’osteopatia nelle mani del Dr. Becker si è incentrata sul concetto di “Vita in movimento” e di Quiete. Egli si rese conto che tutto ciò che è vivente è in movimento, che la Vita stessa si manifesta come movimento.
Per lui, un modo per descrivere lo stato di salute è la presenza di un movimento totalmente libero, a tutti i livelli, all’interno dell’essere vivente. Aiutare i pazienti a recuperare la propria salute, dunque, richiede che gli impedimenti al libero movimento vengano rimossi. Mentre si rendeva conto che la vita si manifesta attraverso il movimento, egli capì anche che il potere della vita risiede nella Quiete. Si rese conto che vi è una fondamentale Potenza o Potere all’interno di ogni essere vivente per tutto il tempo che esso è in vita. Tutta la vita si genera da questo potere e la natura di tale potere è la quiete: una quiete che è dinamica, piena di potenziale ed una quiete che si può imparare a palpare così come si può palpare il movimento. Tali caratteristiche di vita, movimento, potenza e quiete sono tutte risorse disponibili per il ripristino dello stato di salute. Accettare questa visione circa la natura della salute conduce ad un altro concetto chiave nella pratica e nell’insegnamento del Dr. Becker: la comprensione del ruolo del medico. Il medico non è più colui che decide quale sia il problema del paziente facendo poi qualcosa che lo risolva. Il Dr. Becker poneva sempre in evidenza il fatto che nel medico e nel paziente coesistono la stessa quiete e la stessa vita in movimento. Nel paziente,tali proprietà rappresentano le capacità di autocorrezione che operano in maniera continua. Il medico quindi, attraverso la propria consapevolezza e la propria palpazione, è in grado di stimolare questi meccanismi di salute presenti all’interno del paziente, ad un livello di funzionamento più efficace. Il Dr. Becker viveva l’osteopatia che insegnava, essendo al contempo semplice e profondo. La sua comprensione della salute e della guarigione era approfondita, come lo era la sua capacità di applicarla a beneficio dei suoi pazienti e dei suoi studenti. Allo stesso tempo, questa profonda comprensione veniva sempre espressa nella maniera più semplice e diretta possibile. Egli teneva in considerazione le esigenze di ogni persona che si presentava da lui e cercava, da ogni incontro, di imparare qualcosa in più circa la vita. L’osteopatia ed il concetto craniale Nel 1874 il Dr. Andrew Taylor Still, un medico impegnato ardentemente nella ricerca di un più efficace sistema di guarigione, scopre la scienza dell’osteopatia. Il suo intenso studio lo portò a formulare un numero di principi fondamentali. Egli insegnava che la struttura del corpo ed il modo in cui esso funziona sono inestricabilmente legati fra loro e che ogni persona ha dentro di sé le risorse necessarie per lo stato di salute. Sosteneva, inoltre, che il corpo è un’unità funzionale; vale a dire che corpo, mente e spirito operano come un tutto unico che lavora incessantemente per guarire se stesso. Secondo il Dr. Still, tutte le malattie ed i disturbi comportano uno sconvolgimento del libero flusso degli elementi
materiali ed energetici all’interno del corpo, impedendo pertanto il processo di autocorrezione. Basandosi su tali principi, il Dr. Still sviluppò un approccio che utilizzava la conoscenza, la comprensione e le mani del medico quali strumenti primari nella diagnosi e nel trattamento. Nella scuola da lui fondata veniva insegnato l’intero corpo delle conoscenze mediche e chirurgiche, ma la sua enfasi cadeva sempre su una completa comprensione dell’anatomia, della fisiologia e sull’applicazione delle abilità palpatorie. Nel corso degli anni si sono sviluppati vari approcci manipolativi osteopatici al fi ne di applicare tali principi al trattamento dei pazienti. Fu nel 1892 che il Dr. Still fondò la Scuola Americana di Osteopatia a Kirksville, nel Missouri e nella classe 1900 vi era un allievo di nome William Garner Sutherland. Mentre era studente, il Dr. Sutherland ebbe un’intuizione concernente i meccanismi intrinseci del corpo umano. Fu colpito dal pensiero che le ossa del cranio vivente mantengano per tutta la vita un movimento che indichi la presenza di un tipo di respirazione. Dopo oltre quarant’anni di studi intensi, di osservazioni e sperimentazioni, il Dr. Sutherland elaborò i dettagli di tale meccanismo respiratorio. Dopodiché trascorse gli ultimi quindici anni della sua vita insegnando agli altri il concetto craniale e la sua pratica applicazione nella cura del paziente, che divenne nota come osteopatia craniale o osteopatia in ambito craniale. In tutti i suoi insegnamenti, il Dr. Sutherland non dimenticò mai di porre in evidenza il fatto che il concetto craniale non differisce dalla scienza dell’osteopatia del Dr. Still costituendone infatti un’estensione. La scoperta del Dr. Sutherland andò oltre la descrizione di un sistema meccanico; egli capì che il movimento che osservava costituisce la forza primaria della vita all’opera. Esso è una manifestazione della vita in movimento, un segno esterno dei fondamentali meccanismi di autoregolazione ed autoguarigione presenti nel corpo. Per via della natura fondamentale e della caratteristica ritmica di tale meccanismo, il Dr. Sutherland lo definì il meccanismo di respirazione primario (chiamato anche il meccanismo craniosacrale). Descrisse cinque componenti di tale meccanismo, i quali funzionano come un tutto unificato. Le cinque componenti sono: 1) la fluttuazione del liquido cefalorachideo, con la potenza della marea; 2) la motilità intrinseca del sistema nervoso centrale; 3) la mobilità delle membrane durali craniche e vertebrali (membrane a tensione reciproca); 4) la mobilità articolare delle ossa craniche; 5) la mobilità involontaria del sacro tra le iliache. Essendo giunto alla comprensione dell’anatomia e della fisiologia di tale sottile ma potente meccanismo, il Dr. Sutherland fu anche in grado di stabilire dei principi di trattamento al fine di lavorare con questo meccanismo. Utilizzando una manipolazione esperta, egli elaborò un approccio fine e potente quanto il meccanismo con il quale stava lavorando. L’approccio del Dr. Sutherland al trattamento può essere riassunto in tale esortazione: “Permetti alla funzione fisiologica interna di manifestare la sua infallibile potenza, piuttosto che applicare una cieca forza dall’esterno”.La comprensione e l’approccio insegnati dal Dr. Sutherland non si limitarono mai al meccanismo craniale. Questo meccanismo di respirazione primario è rappresentato nell’intera fisiologia del corpo. Pertanto, mentre è estremamente adatto a trattare problemi in ambito craniale, esso può avere effetti su qualsiasi situazione di disturbo o di trauma nel corpo. Il Dr. Sutherland elaborò un corso per fornire a medici ed osteopati le conoscenze e le abilità palpatorie necessarie per cominciare a trattare i pazienti in tale maniera. I suoi studenti più dediti, tra i quali il Dr. Becker, continuarono questi corsi tramandando in tal modo il lavoro del
Dr. Sutherland.
Maggiori Informazioni
| Autore | Becker Rollin E. |
|---|---|
| Editore | Futura Publishing Society |
| Anno | 2009 |
| Tipologia | Libro |
| Lingua | Italiano |
| Indice | CAPITOLO 1 Studiare e praticare l’osteopatia pag 21 Un profondo mare di studi pag 23 Studenti per tutta la vita pag 26 Fasi da affrontare pag 28 Vi è sempre un aiuto pag 30 Usare la vitalità pag 33 Rilassatevi, non c’è fretta pag 36 Sii in quiete ed apprendi pag 40 CAPITOLO 2 Comprendere il meccanismo pag 53 Il meccanismo involontario pag 55 Moto: la chiave per la diagnosi ed il trattamento pag 62 Andrew Taylor Still: medico, ingegnere, filantropo pag 70 Punti di quiete pag 78 Seduti con il vostro meccanismo pag 79 CAPITOLO 3 La marea del liquido cefalorachideo pag 83 Il liquido cefalorachideo pag 84 La potenza della marea pag 101 La fluttuazione del liquido cefalorachideo pag 103 La gestione del liquido cefalorachideo pag 110 Il liquido cefalorachideo come meccanismo pag 114 Tempo, tessuti e maree pag 120 CAPITOLO 4 Abilità palpatorie pag 131 Il ruolo della diagnosi palpatoria nel meccanismo craniosacrale p. 133 Lo sviluppo delle capacità palpatorie pag 143 Imparare ad ascoltare pag 150 CAPITOLO 5 Il tocco diagnostico pag 153 Il tocco diagnostico: principi ed applicazione pag 155 PARTE I: percepire la funzione vitale pag 155 PARTE II: quello che il tocco diagnostico può fare pag 167 PARTE III: mettere all’opera il tocco diagnostico pag 179 PARTE IV: trauma e stress pag 209 CAPITOLO 6 principi e metodi di trattamento pag 223 Filosofi a e metodi di trattamento pag 225 La flessibilità in osteopatia pag 236 Guidati dal meccanismo pag 246 Riflessioni sul trattamento pag 249 Causa ed effetto pag 253 Il dominio della salute pag 256 Cause ed effetti - sezione I: casi clinici pag 256 Causa ed effetti - sezione II: modelli dello stato di salute pag 257 Cause ed effetti - sezione III: diagnosi e trattamento pag 258 Fattori emotivi Tensione membranosa equilibrata pag 262 Bambini: diagnosi e terapia pag 264 CAPITOLO 7 La natura del trauma pag 271 Fattori di forza in rapporto alla fisiologia corporea pag 273 X............. Lesione da colpo di frusta pag 286 Il colpo di frusta pag 298 CAPITOLO 8 Considerazioni cliniche pag 323 Come affrontare i problemi clinici pag 324 Osservazioni cliniche pag 325 Considerazioni viscerali: cardiache e genito-urinarie pag 330 Lesioni al ginocchio pag 338 Sinusopatie pag 340 Strain articolari membranosi dentali pag 343 L’occhio. pag 348 Applicazione pratica del concetto craniale ai comuni disturbi rifrattivi e muscolari dell’occhio pag 348 Bibliografia Nota informativa sulla Sutherland cranial teaching foundation |
| Stato editoriale | In Commercio |
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