Libertas ecclesiae ed evoluzione dei Rapporti tra Chiesa e Repubblica Popolare Cinese

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- ISBN/EAN
- 9788892137868
- Editore
- Giappichelli
- Formato
- Libro
- Anno
- 2021
- Pagine
- 288
Disponibile
42,00 €
Gli ultimi decenni sono stati testimoni di un grande rinvigorimento del-
la Cina che continua ad essere protagonista di una nuova stagione e che ha
sorpreso soprattutto per l’inaspettato risveglio della sua forza economica.
La Cina, sotto la guida della propria leadership, ha sfidato il sistema ca-
pitalistico tradizionalmente inteso, riducendo povertà e sottosviluppo e le-
gittimando con il suo successo quel modello economico-politico che si
esprime come il socialismo con caratteristiche cinesi.
Come puntualmente esaminato nel testo della prof.ssa Calogero, le rin-
novate relazioni tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese si collo-
cano in un contesto che prende atto di un risveglio politico diplomatico
della Cina che ha ridefinito gli equilibri mondiali con quella forza ed asser-
tività espresse dal corso impresso dalla Segreteria Generale di Xi Jinping,
comparabili solo con Mao Tse-Dong e Deng Xiaoping.
Dinanzi all’imponente sforzo di apertura verso il resto del mondo e nella
volontà dichiarata di confrontarsi in particolare con le culture d’Occidente,
la Cina ha abbandonato la politica del basso profilo propugnata dal “Picco-
lo Timoniere” rivelando una rinnovata comprensione dell’ordine mondiale
con la sua proposta di cooperazione globale, sviluppo e crescita.
Certamente degna di sottolineatura è la considerazione per cui, nell’am-
bizioso quanto ormai necessario tentativo di formulare una nuova proposta
globale di cooperazione, il progetto di “costruire una umanità di comune
destino” mira a risolvere l’incompatibilità storica tra ricchezza e progresso.
Una proposta di politica globale che presuppone uno spirito di coope-
razione che porti vantaggio reciproco, concreto tentativo di soddisfare la
necessità di creare modelli economici più inclusivi ed equi al fine di con-
sentire ad ogni persona di aver parte delle risorse di questo mondo e di po-
ter realizzare le proprie potenzialità.
Inoltre, l’emergenza sanitaria Covid-19 ha accelerato il livello di com-
prensione per cui si tratta di abbandonare e superare tutti quei modelli di
economia di esclusione e lavorare per ridurre il divario che separa la mag-
gior parte delle persone dalla ricchezza di cui godono pochi.
La pandemia ha fatto registrare l’au mento dei livelli di povertà su scala
globale, a testimonianza che la disu guaglianza prevale su un’integrazione
armoniosa di persone e nazioni, rendendo impellenti misure in grado di
rispondere alle sfide più radicali che l’umanità e il pianeta si trovano ad af-
frontare.
Uno dei pregi di questo lavoro risiede proprio nella analisi ragionata –
da un punto di vista giuridico – nel sistema cinese, delle ricadute organiz-
zative ed istituzionali di questo enorme progetto politico nonché nella
puntuale analisi delle sue fonti culturali ed ideologiche.
Emerge dunque, quasi come esigenza intrinseca allo sviluppo “dello
stadio primario del socialismo” ed alla realizzazione del “sogno cinese”,
una evoluta comprensione della religione e del ruolo del fattore religioso
concepibile quale elemento strutturale nella costruzione di una società
umana armoniosa.
Come correttamente argomentato nel presente lavoro il dialogo in corso
tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese evidenzia la propria ve-
rità proprio perché offre una opzion e metodologica fatta di coesistenza
piuttosto che di integrazione. In sostanza l’approccio ermeneutico sconta e
sostiene la diversità culturale e l’insieme dei valori degli altri.
Ascrivo il maggior pregio – devo aggiungere essere questa una dimen-
sione assolutamente non approfondita ed inedita – all’analisi compiuta in
questo lavoro sulla peculiare natura istitutiva dei due soggetti paciscenti.
Per quanto riguarda la Chiesa effettivamente ci troviamo di fronte ad
una realtà non omologabile a quella di uno Stato per via della sua origina-
lissima costituzione, di origine divina, e per la sua dimensione perché la
comunità dei Christifideles, la comunità cattolica – governata dalla Sede
Apostolica, integrata nel territorio dello Stato della Città del Vaticano, a
significare anche visibilmente la propria indipendenza da ogni potere seco-
lare – è universale, il che comporta anche non poter essere limitata ad un
territorio, né coincide con una specifica cultura e nemmeno risulta compo-
sta da etnie specifiche.
La propria identità di Ecclesia è data dai sacramenti istituiti da Gesù
Cristo, beni non negoziabili e di cui la Chiesa non può disporre a suo pia-
cimento.
Il sacramento del Battesimo, il quale conferisce la condizione di cristia-
no, costituisce il titolo di cittadinanz a dei membri della Chiesa; l’Ordine
Sacro, invece, abilita alcuni cristiani alla direzione della comunità.
Pertanto, la comunità ecclesiastica risulta strutturata, e gerarchicamente
ordinata, in modo societario in cons iderazione di elementi che non appar-
tengono all’ordine politico e mondano.
È a partire da questa premessa sulla natura ed identità della Chiesa che
l’autrice del presente lavoro chiarisce il contesto dei rapporti tra la Santa
sede e la Repubblica Popolare Cinese.
Qualsiasi dialogo che ambisca ad essere tale si nutre di reciproco rispet-
to e di approfondita conoscenza.
Quando parliamo di una Istituzione statuale è dunque necessario, come
ci aiuta a fare il presente lavoro, comprendere la natura e le ragioni di una
certa forma di organizzazione che la Repubblica Popolare Cinese si è data.
Come afferma il testo costituzionale “uno stato socialista sotto la dittatu-
ra democratica popolare”, un sistema dove il primato del PCC è costituzio-
nalmente e politicamente intangibile per cui come indicato nel Preambolo:
«La cooperazione multipartitica e il sist ema politico di consultazione sotto la
guida del Partito Comunista continueranno e avranno sviluppo ancora per
molto tempo».
È partendo da questa base di real ismo che l’analisi condotta dalla
prof.ssa Calogero mette in luce l’esatto portato di quel meraviglioso mani-
festo programmatico costituito dalla lettera di Papa Benedetto XVI indi-
rizzata ai cattolici cinesi laddove il Papa, in linea con l’illuminante inse-
gnamento del Concilio Vaticano II, richiama non solo il fatto che la Chiesa
«non si identifica in nessun modo co n la comunità politica e non è legata a
nessun sistema politico» ma riafferma l’indipendenza e l’autonomia reci-
proca tra comunità politica e Chiesa stessa.
Ecco, proprio sul crinale di questo ragionamento per cui Chiesa e Stato
sono indipendenti e sovrani nel prop rio ambito, si colloca il magistrale
contributo di questo volume.
La prof.ssa Calogero nell’analisi puntuale di questo tema afferma che è
con il magistero del Concilio Vaticano II che si porta a compimento quel
principio di autonomia riconosciuto alla Chiesa nella materia spirituale ed
allo Stato in quella temporale, non secondo uno schema di rigida separa-
zione, ma dove tutte e due le istituzioni, ciascuna sovrana – per potere ori-
ginario – nel compimento delle proprie attività, « anche se a titolo diverso,
sono al servizio della vocazione personale e sociale delle stesse persone uma-
ne» (Cost. pastorale Gaudium et spes, n. 42).
Chiarisce bene che l’approccio marxista contempla un generale princi-
pio di separatezza da cui consegue una oggettiva asimmetria a scapito del-
l’attività religiosa realizzata dalla Chiesa con l’annullamento di ogni suo
ruolo nello sviluppo sociale, rispetto alla visione ateistica propugnata dallo
Stato. Nel caso cinese il superamento di questa posizione viene attribuito
all’azione di elaborazione ideologica del Partito Comunista cinese nel con-
figurare un atteggiamento di un certo favore verso la fede religiosa, non
tanto in ossequio al principio – noto nelle democrazie liberali d’Occidente
– per cui la professione della fede religiosa sia una questione che riguarda i
singoli individui anziché lo Stato, ma in ragione del fatto che la libertà reli-
giosa favorisca la promozione de «l’unità dello Stato, la solidarietà del popo-
lo, la stabilità della società».
Il presente lavoro getta luce, peraltro inedita, sulla indicata declinazione
in chiave cinese dello sviluppo del socialismo ad ispirazione marxista che
ha costituito il contesto entro il quale si è potuto in primis legittimare e poi
perfezionare l’Accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi tra la Repub-
blica Popolare Cinese e la Santa Sede.
In sostanza, il significato dell’atteggiamento di sana laicità elaborato
dalla dottrina sociale della Chiesa, che considera non solo la piena auto-
nomia di ciascuna delle due istituzioni nel proprio ambito ma non esclude
un atteggiamento di collaborazione se non di cooperazione.
Ed è l’ispirata visione di Papa Francesco che emerge dalla recente enci-
clica Fratelli Tutti, “un sogno di fraternità e di amicizia sociale” che indica
la via che promuove il dialogo universale e propone intensamente la cultu-
ra dell’incontro dichiarando « di adottare la cultura del dialogo come via, la
collaborazione comune come condotta, la conoscenza reciproca come metodo
e criterio», a chiarire le modalità di normalizzazione delle relazioni tra i due
paciscienti: la “Diplomazia della Bellezza”, la terza strada del dialogo che
si aggiunge a quelle ufficiali (ai canali costituiti dai rapporti diplomatici e
da quelli personali), laddove la cultura ha dimostrato di avere la capacità di
esprimere un linguaggio normativo e l’arte che è dono riesce a sostituirsi
alla norma liberandola dalla propri vincoli.
Mi fa piacere evocare da ultimo l’immagine del poliedro, utilizzata da
Papa Francesco come modello nell’ Evangelii Gaudium , opposta a quella
della sfera, in quanto espressione della pluralità dei popoli e delle culture
nella Chiesa e nel mondo, a richiamo di un’unità che non solo mantenga la
pluralità da cui è composta ma la favorisca continuamente: “unità nella di-
versità”. E questo è anche il senso più profondo di quell’invito alla speran-
za rivolto a tutti noi da Papa Francesco nella enciclica Fratelli Tutti.
Cardinale SILVANO M. T OMASI, C.S.
Maggiori Informazioni
| Autore | Calogero Alessandra |
|---|---|
| Editore | Giappichelli |
| Anno | 2021 |
| Tipologia | Libro |
| Lingua | Italiano |
| Larghezza | 0 |
| Stato editoriale | In Commercio |
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