Libertà di parola. Cittadinanza e avvocatura

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        - ISBN/EAN
- 9788829011872
- Editore
- Carocci
- Collana
- Biblioteca di testi e studi
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2021
- Pagine
- 104
Disponibile
                
                    
                        12,00 €                    
                
                
                
            
            
            
        
    Il volume pone in relazione due ambiti tematici che possono a prima vista sembrare tra loro lontani o disconnessi: la cittadinanza e l'avvocatura. La prima garantisce poteri di partecipazione alla produzione e applicazione della norma che regola la convivenza, la seconda offre assistenza per contribuire al processo che decide la norma individuale sul caso concreto e controverso. Per riallacciare il cittadino all'avvocato, il libro mette in gioco una nozione che è propria della cultura greca classica, la parresia. Essa non è mera libertà del parlare, ma è soprattutto una facoltà e una libertà qualificata. È pertanto manifestazione di un soggetto che non china il capo dinanzi al comando, ma che, anzi, a capo eretto si contrappone e chiede esplicitamente di partecipare e di condividere la produzione di una norma comune.
        Maggiori Informazioni
| Autore | La Torre Massimo | 
|---|---|
| Editore | Carocci | 
| Anno | 2021 | 
| Tipologia | Libro | 
| Collana | Biblioteca di testi e studi | 
| Num. Collana | 1416 | 
| Lingua | Italiano | 
| Indice | Avvertenza Prologo 1. Cittadinanza e definizioni 2. Parresia. Genealogia della libertà di parola 3. Parresia e democrazia 4. Avvocatura e ambiguità normativa 5. L’avvocato e il concetto di diritto 6. Positivismo giuridico e legalismo 7. Diritto e morale. L’avvocato come parresiasta 8. Avvocatura e cittadinanza Bibliografia Indice dei nomi | 
| Larghezza | 0 | 
| Stato editoriale | In Commercio | 
        Questo libro è anche in:
        
    
