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Letterati e massa. "L'idea liberale" (1891 - 1906)

ISBN/EAN
9788843015498
Editore
Carocci
Collana
Ricerche
Formato
Brossura
Anno
2000
Pagine
244

Disponibile

21,60 €
Il contesto storico-culturale in cui "L'Idea liberale" si colloca è la cosiddetta "crisi del positivismo" a cui corrisponde un mutamento della funzione dell'intellettuale. A partire dal primo numero del 1891, Bagnoli segue attraverso le varie annate lo svilupparsi, dai temi dell'antropologia criminale e dell'evoluzionismo, di quella psicologia delle folle da cui nasce una "teoria delle superiorità"; dunque la rivista, pur restando nell'ambito di un pensiero liberale, prelude in qualche modo al formarsi di logiche egoarchiche e imperialistiche, come conferma la presenza sulle sue pagine degli scritti di Morasso, Papini e Corradini. All'interno di tutto ciò prende forma il nuovo ruolo del letterato, che da imparziale osservatore delle masse diviene tecnico delegato al loro controllo, persuasore non occulto e mobilitatore attraverso il ricorso a una retorica pervasiva e totalizzante, in grado di elaborare il passaggio dall'ideologia al mito. Così come l'inadeguatezza della vecchia dottrina liberale e la paura delle masse stanno alle origini di precisi fenomeni novecenteschi, "L'Idea liberale" si trova - anche contro le aspettative dei suoi promotori - alle origini di quelle tendenze che caratterizzeranno poi "Il Regno", "Hermes", "Leonardo" e oltre.

Maggiori Informazioni

Autore Bagnoli Vincenzo
Editore Carocci
Anno 2000
Tipologia Libro
Collana Ricerche
Num. Collana 77
Lingua Italiano
Indice 1. Tra letteratura e mass media/Per una lettura del Novecento 2. Tempi Moderni/Il sale Bullrich/Il mestiere di scrivere e il mestiere di immaginare/ L'estetico, il politico, la sociologia: le molte culture 3. "L'Idea Liberale"/Il 1891: la quinta colonna/Il 1893: dalla sociologia alla persuasione/Il 1896: dal «fakirismo» all'attivismo/Il 1903: dal letterato all'intellettuale/Il 1906: «Finis Ideae» 4. Una retorica per le masse/L'arte aristocratica: Carducci e gli altri/Letteratura socialista e letteratura «nuova»/Il pubblico in arte: educazione e intrattenimento Conclusioni