Le virtù della concorrenza. Regolazione e mercato nei servizi di pubblica utilità

Tutti i maggiori analisti concordano sulla necessità di iniettare forti dosi di competizione nel sistema economico italiano per sconfiggere il rischio del declino, recuperare competitività e riprendere la strada della crescita. Ma l'ultimo quinquennio è stato caratterizzato dallo stallo dei processi di liberalizzazione e dal consolidarsi di posizioni dominanti che penalizzano i consumatori e frenano la capacità di sviluppo dell'economia italiana. Uno dei settori nel quale lo stallo è stato più evidente è quello dei servizi di pubblica utilità. Gli esperti riuniti da Astrid propongono invece di giocare fino in fondo la carta della liberalizzazione e della regolazione dei servizi a rete. Di ripartire dalle riforme incompiute degli anni Novanta, ma superandone limiti e incongruenze sulla base di una duplice consapevolezza: che la liberalizzazione solo in parte consiste di interventi di deregulation, richiedendo piuttosto la costruzione di regole atte a garantire la concorrenza e a far funzionare bene i mercati; e che mercati ben regolati in chiave concorrenziale costituiscono il contesto migliore entro cui politiche finalizzate alla crescita industriale possono dare i loro frutti. Hanno a tal fine elaborato, ed espongono in questo volume, un "pacchetto" di proposte operative per il governo dei servizi di pubblica utilità, una possibile agenda per una legislatura di riforme coraggiose e incisive. Le "virtù della concorrenza", infatti, non sono virtù astratte, ma quanto mai concrete. Esse attengono a un intervento pubblico a un tempo meno invasivo e più efficace nell'orientare il mercato verso risultati allocativi coerenti con l'interesse generale. Liberalizzazione e regolazione dunque, pensate e costruite come strumenti di una ripresa della capacità di governo dell'economia per aprire nuove prospettive di sviluppo al nostro Paese.