Le terapie nelle istituzioni sono possibili?

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- ISBN/EAN
- 9788887319743
- Editore
- Giovanni Fioriti Editore
- Formato
- Cartonato
- Anno
- 2006
- Pagine
- 254
Disponibile
23,00 €
I fenomeni che si vengono a creare nelle istituzioni cosiddette terapeutiche sono assai elaborati, soprattutto perché le istituzioni che possiamo chiamare terapeutiche sono servizi pubblici la cui struttura, costituzione e obiettivi, spesso trascendono i fini terapeutici. Sia gli specialisti all’interno di queste istituzioni sia la popolazione cui sono diretti gli sforzi terapeutici fanno parte di un sistema complesso di relazioni tendente non solo a riprodurre le patologie che si pretende comprendere e trattare, ma anche a conservare un pensiero fissato a meccanismi arcaici e primitivi. Non solo viene annullato il senso della ricerca, produttrice di sviluppo, ma anche i processi empirici possono prevalere o trasformarsi in veri e propri nuclei dove regna il potere e il dominio.
Maggiori Informazioni
Autore | Utrilla Manuela |
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Editore | Giovanni Fioriti Editore |
Anno | 2006 |
Tipologia | Libro |
Lingua | Italiano |
Indice | PRESENTAZIONE DELL’EDIZIONE ITALIANA di Josè Mannu p. IX RINGRAZIAMENTI » XV INTRODUZIONE » XVII PROLOGO di Enriqueta Moreno » XXIII CAPITOLO I STUDIO SITUAZIONALE A. PUNTO DI VISTA EURISTICO » 1 Istituzione scolastica » 5 Istituzione chiamata terapeutica (o di neuropsichiatria infantile) » 7 Istituzione familiare » 8 Studio situazionale » 9 B. LO STUDIO SITUAZIONALE COME METODOLOGIA DELLA PRATICA CLINICA » 11 Elementi della ricerca » 13 Situazione psicoanalitica » 16 Fenomeni confusionali » 20 C. I PARADOSSI » 26 Pensiero animistico e comunicazione paradossale » 26 La situazione paradossale » 31 Le fantasie storiche » 32 CAPITOLO II ASPETTI TEORICI DELLO STUDIO SITUAZIONALE A. TEORIA E PRATICA » 35 B. LE BASI DELLO STUDIO SITUAZIONALE » 39 Mezzi, condizioni e obiettivi » 40 Processi individuali » 45 Dinamiche gruppali » 48 a) I gruppi di lavoro » 49 b) Le équipes » 50 c) Funzioni del leader di un gruppo di lavoro » 51 C. RIFLESSIONI SULLA PSICOLOGIA DELLE MASSE » 54 Raggruppamento, gruppo e leadership » 60 Identificazione e situazione » 61 a) La comunità affettiva » 64 b) La questione del situazionale » 66 Psicologia collettiva e psicologia individuale » 68 Gli strani meccanismi dell’identificazione gruppale » 70 CAPITOLO III CONOSCENZE ISTITUZIONALI A. INTRODUZIONE » 77 B. TEORIE ISTITUZIONALI » 80 Commenti » 82 L’antropomorfismo » 83 Mondo, società » 84 Comunità e situazione » 85 a) La comunità dei desideri » 86 b) La comunità dei processi psichici » 87 c) La comunità nelle azioni (verbali o di carattere) » 87 C. PROCESSI ISTITUZIONALI » 88 Sottomissioni » 89 Simbiosi » 93 Confusioni » 94 Robotizzazioni » 95 Istituzionalizzazioni » 95 D. TRAIETTORIA SITUAZIONALE » 97 Finalità terapeutiche » 98 Studiare le situazioni invece di studiare gli individui » 100 Commenti » 102 E. LA MOTIVAZIONE NELL’ISTITUZIONE » 105 Mezzi » 106 Condizioni » 109 La prospettiva psicoanalitica » 109 Studio situazionale » 111 a) Processi gruppali » 113 b) L’elaborazione gruppale » 114 c) Elaborazione istituzionale » 118 d) Conclusioni » 118 CAPITOLO IV ELABORAZIONI A. DALLA PRATICA ALLA TEORIA. IL LAVORO SITUAZIONALE » 121 B. ELABORAZIONI » 123 La funzione del terzo » 124 Elaborare in un raggruppamento » 126 C. ELABORAZIONI GRUPPALI » 129 Elaborazioni nell’équipe » 133 a) Il lavoro istituzionale » 134 b) Competenze politiche e terapeutiche » 135 D. IL PROBLEMA DELLA DOMANDA » 137 Il lavoro di preparazione » 139 Spettro di domande » 143 Caso clinico: Giovanni, otto anni » 144 E. IL PROBLEMA DELLA NON DOMANDA » 148 Compulsione a ripetere » 151 Studiare la situazione » 153 Lavoro con gli utenti indiretti » 155 a) Condizioni richieste per fare questo lavoro situazionale » 156 b) Finalità che si possono perseguire » 158 c) Gli effetti terapeutici » 159 CAPITOLO V ELABORAZIONI ISTITUZIONALI A. INTRODUZIONE » 161 B. PLURIDISCIPLINARIETÀ » 163 C. LE COMPETENZE TERAPEUTICHE » 166 L’esempio di un pronto soccorso (Ospedale psichiatrico di Gerusalemme) » 168 Commenti » 170 Esempio di una sala di chirurgia » 172 Commenti » 174 D. TIPI DI ISTITUZIONI » 175 Le macroistituzioni » 176 Le istituzioni più piccole » 177 I problemi del potere » 177 E. IL POTERE PER DOMINARE » 179 Il potere primitivo-aggressivo » 179 Il disprezzo e la sfiducia » 181 Il potere nella forza » 184 F. RELAZIONI VINCOLANTI » 185 G. LA FUNZIONE GERARCHICA » 186 CAPITOLO VI STUDIO SITUAZIONALE E NEUROPSICHIATRIA INFANTILE A. INTRODUZIONE » 189 B. PROSPETTIVA STORICA » 190 Neuropsichiatria infantile e scuola » 191 Evoluzione della neuropsichiatria infantile » 194 Studio situazionale » 196 C. L’ORGANIZZAZIONE DELL’ÉQUIPE » 197 Le sale d’aspetto » 199 La richiesta di consulenza » 200 a) Da parte della famiglia » 200 b) Da parte di altri professionisti » 201 D. LA RISPOSTA DEGLI SPECIALISTI » 201 Ai genitori » 202 Agli intermediari » 204 E. LO STUDIO SITUAZIONALE NELLA SCUOLA » 207 L’interscambio professionale » 207 L’evoluzione delle situazioni » 208 Frontiere » 209 F. IL LAVORO SITUAZIONALE IN NEUROPSICHIATRIA INFANTILE » 210 L’esempio di John » 210 L’esempio di una situazione ad alto rischio » 214 CONCLUSIONI » 217 BIBLIOGRAFIA » 219 |
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