Laser e Radiofrequenza in Medicina Estetica

In questo volume pratico alcuni tra i massimi esperti di medicina estetica analizzano due tipologie di trattamenti con risultati eccezionali: il Laser e la Radiofrequenza. Per correggere molte imperfezioni estetiche, un prezioso aiuto è offerto dalla luce, che viene sfruttata utilizzando diverse tecnologie. Il metodo più diffuso è il Laser, un raggio di luce monocromatico che interagisce con i tessuti cutanei generando una sorta di danno termico selettivo in grado di provocare la distruzione delle molecole bersaglio. Il metodo Laser produce lesioni impercettibili e si basa sul principio della fototermolisi selettiva: ogni organo o tessuto contiene sostanze “esca” (cromofori) –come acqua, emoglobina e melanina – in grado di assorbire particolari lunghezze d’onda. Grazie a questo stimolo, a livello dermico le fibre di collagene si rinnovano, si riorganizzano e si riallineano, il che rende l’epidermide più elastica e tonica. In commercio ne esistono di diversi tipi, ognuno specializzato nell’agire su problemi specifici. Il metodo della Radiofrequenza rappresenta uno dei trattamenti più efficaci per ottenere un incarnato levigato con tratti rialzati. Per ottenere questi risultati, vengono utilizzate apparecchiature mediche con una frequenza modulare fino a 50 watt. Gli impulsi elettrici attraversano i tessuti e generano un calore che provoca uno shock termico in grado di riordinare le fibre di sostegno che accorciandosi immediatamente, rendono la pelle tesa e compatta. L’energia termica avvia una reazione infiammatoria che stimola i fibroblasti a produrre nuovo collagene e glicosaminoglicani. Inoltre, aumenta il flusso sanguigno locale e favorisce l’ossigenazione e il nutrimento delle cellule della pelle. La Radiofrequenza è considerata a tutti gli effetti una valida alternativa alla chirurgia plastica perché non necessita di anestesia né di punti di sutura, tanto che, per i risultati eclatanti, viene definita il “lifting senza bisturi”.