L'albero del riccio e altre fiabe per la buonanotte (Italiano / Sardo)

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- ISBN/EAN
- 9788894241112
- Editore
- Edizioni Abbà
- Collana
- Giovani
- Formato
- Libro rilegato
- Anno
- 2017
- Pagine
- 40
Disponibile
15,00 €
Due bambini e diversi animali sono i protagonisti di queste fiabe che Antonio Gramsci scrisse per i suoi figli, Delio e Giuliano, e per la moglie Iulca.
Raccontano di ricci a caccia di mele, di secchielli con granchi e pesciolini, di battaglie tra corvi e gufi, di volpi furbissime alle prese con contadini e puledrini indifesi, di gioco della dama, di libertà nel disegno, di scuola e di figli che crescono, di uomini che cadono e risorgono, e fanno capire quanto sia importante lo studio della storia.
Fiabe da leggere prima di dormire.
Bambini e animali
Animali, amici e nemici, alla ricerca del proprio modo di vivere. È ciò che Gramsci scriveva ai suoi figli dal carcere, in cui restò dieci lunghi anni.
Qualunque animale può essere il protagonista di storie, nate nel buio della sua cella, che spiegano il mondo ai bambini con la lucidità con cui egli lo vedeva.
A volte con una chiara intenzione pedagogica, direbbero i pediatri ortodossi, ma preferisco pensare che rivivesse in queste storie le sue esperienze infantili e che sostituisse la vita familiare, che quasi non poté conoscere, con la complicità che ci si guadagna quando si condivide il racconto di aneddoti personali con gli amici, anche se in questo caso furono esseri amati, quasi sconosciuti per la distanza, il contesto di vita e l’età che li separavano da lui.
Era un tentativo di avvicinarsi a loro, ovviamente, ma, oltre le storie della vita e delle avventure degli animali, c’era l’intenzione di mettere in comune con i figli, in un modo adatto ai bambini, la propria visione del mondo e dei suoi abitanti che in esso lottano, amano, ridono e soffrono.
Io non sono contro l’ossessione moderna così diffusa di riempire le ore libere dei figli con tutti i tipi di gare e di sport, non troppo almeno. Tuttavia, leggendo queste brevi favole di animali che scriveva Gramsci ai suoi figli, mi chiedo se non sarebbe utile per entrambi, genitori e figli, sostituire alcune di queste ore dedicate allo sport, con letture come queste, che, oltre a essere divertenti, suscitano la curiosità, ci parlano di movimenti dell’anima di esseri che non sono così lontani da ciò che siamo noi, almeno nell’immaginazione di Gramsci, delle loro lotte, dei loro gusti e delle condizioni in cui si muove la conoscenza negli esseri viventi, del modo di accettarsi o respingersi, in poche parole, di come si ingegnano per vivere in questo mondo che Gramsci avrebbe voluto migliore.
Dall’introduzione di Rosa Regà
Maggiori Informazioni
Autore | Gramsci Antonio;Belotti Marcello;Stassi Claudio |
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Editore | Edizioni Abbà |
Anno | 2017 |
Tipologia | Libro |
Collana | Giovani |
Lingua | Sardo |
Larghezza | 0 |
Stato editoriale | In Commercio |
Età e livelli di lettura | Età: a partire dai 10 anni |
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