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La tutela della libertà morale nella formazione della prova penale (Chelo Andrea - Cedam)

ISBN/EAN
9788813388560
Editore
Cedam
Collana
Problemi attuali della giustizia penale
Formato
Libro in brossura
Anno
2025
Pagine
260

Disponibile

34,00 €
«Non possono essere utilizzati, neppure con il consenso della persona interessata, metodi o tecniche idonei a influire sulla libertà di autodeterminazione o ad alterare la capacità di ricordare e di valutare i fatti»: è questo il divieto, posto a tutela della libertà morale, declinato dal legislatore in due diverse disposizioni del codice di procedura penale, dedicate, rispettivamente, ai mezzi di prova e di ricerca della prova (art. 188 c.p.p.) e all’interrogatorio dell’imputato (art. 64, comma 2, c.p.p.).
 
La previsione, oltre che introdurre un classico divieto probatorio, costituisce un vero e proprio baluardo a difesa della dignità umana, rappresentando diretta applicazione di un fondamentale principio costituzionale; una norma dal richiamo etico davvero significativo, che invita a riflettere sul confine tra la ricerca della verità e il rispetto dei diritti inviolabili dell’individuo.
 
Attraverso un percorso che si snoda tra teoria e prassi, che muove dalle origini storiche e si sofferma sulle implicazioni giuridiche delle interpretazioni di dottrina e giurisprudenza, il volume esplora i delicati equilibri che il divieto de quo impone di mantenere (soprattutto alla luce dei nuovi scenari frutto del progresso tecnologico), evidenziando il ruolo fondamentale che esso riveste nella prevenzione degli abusi e nella salvaguardia dei principi democratici.

Maggiori Informazioni

Autore Chelo Andrea
Editore Cedam
Anno 2025
Tipologia Libro
Collana Problemi attuali della giustizia penale
Num. Collana 220
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio
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