La Traumatologia nei Denti Decidui

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- ISBN/EAN
- 9788875720537
- Editore
- Martina Edizioni
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2007
- Pagine
- 91
Disponibile
48,00 €
60,00 €
Inizialmente negli anni 60 non venivano quasi presi in considerazione i traumi alla dentizione decidua. Si procedeva quindi sempre in queste patologie ad estrazione e non veniva intrapresa alcuna terapia sostitutiva, e così pure non venivano eseguite terapie conservative. A partire dagli anni 70 una maggiore sensibilità è venuta a crearsi in questo specifico settore, sia per un maggiore interesse di alcuni soci di società di odontoiatria infantile internazionali, sia per alcuni volenterosi pionieri, che per il netto miglioramento dei mezzi a disposizione.
Due sono stati infatti quelli che ci hanno particolarmente aiutato. Da un lato per la terapia dei traumi dei tessuti duri, un grande ruolo è stato portato dall'uso dei compositi di prima e poi di seconda generazione, dalle lampade a luce ultravioletta, dai materiali per l'endodonzia, che hanno grandemente facilitato le tecniche di operatività in conservativa in questi piccoli pazienti, aumentando al tempo stesso la compliance e la loro collaborazione, permettendo quindi il recupero di numerosi elementi dentari, anche molto compromessi. Il secondo ausilio è venuto invece, soprattutto per i traumi ai tessuti di sostegno e per le fratture radicolari, dal netto miglioramento delle tecniche ortodontiche sia come attacchi anteriori che vennero a sostituire le bande, con applicazione diretta sulle superfici vestibolari dei denti e con l'aiuto di resine epossidiche e lampade per la fotopolimerizzazione, sia per l'uso di nuovi fili di varia resilienza ed elasticità e con memoria incorporata, permettendo quindi di recuperare quasi tutti i traumi in questione (lussazioni ed exarticolazioni) con facile applicazione degli splint ortodontici.
La documentazione prima scarsa in letteratura sia nazionale che internazionale andò poi nettamente migliorando negli anni 80 e 90, l'inserimento di relazioni e letture ai congressi con lo scambio delle personali esperienze di tecniche e risultati fra i principali esperti, portò infine ad un lento ma progressivo diffondersi del concetto di necessità e possibilità di intervenire con adeguate terapie anche per i traumi ai denti decidui.
La descrizione e l'osservazione poi delle patologie dei denti permanenti susseguenti a traumi ai decidui portò in seguito ad un ulteriore miglioramento ed attenzione ai traumi nella dentizione decidua. L'ulteriore scambio inter e multidisciplinare fra le società di traumatologia dentale e le altre soprattutto di Pediatria e Odontoiatria Infantile permisero ai piccoli pazienti di essere inviati con urgenza verso gli specialisti di traumatologia per le cure più sollecite possibili.
Infine i Media negli anni 90 ed attuali hanno ulteriormente aiutato questo settore con la diffusione attraverso dibattiti e conferenze ed articoli in TV, Radio e Giornali, dell'importanza e possibilità di curare anche i denti decidui.
Alcuni pionieri, e cultori di questo specifico settore, si portarono quindi più avanti con ricerche sperimentali e personali alle quali sono arrise poi notevoli successi anche in alcune particolari patologie di estrema difficoltà quali i reimpianti dentali o la terapia e il recupero di denti traumatizzati anche in pazienti di 12/20 mesi (TSUKIBOSHI - D. CAPRIOGLIO), con l'utilizzo di equipe avanzate ed ergonomia di lavoro a 6/8 mani, in ambienti particolarmente idonei.
Infine negli anni 2000 i nuovi Laser soprattutto a fribre e all'Erbio, della sedazione cosciente, e della creazione di centri di traumatologia sia generali che specifici per il settore dentale, hanno ulteriormente diffuso in modo quasi capillare le nozioni della terapia dei traumi ai denti decidui.
Gli Autori, data la lunga ed ultra quarantennale esperienza acquisita, in particolare per uno di essi, e per l'affinamento delle tecniche sopra descritte sia in conservativa che ortodontiche, per gli altri due, hanno potuto raccogliere una casistica di varie migliaia di casi, comprendenti casi anche di soggetti di 12 mesi fino all'inizio della permuta, delle più svariate e complete patologie e di poter avere una documentazione con un follow-up, cioè una sequenza di controlli prima e semestrali o annuali dopo anche dopo 10/15 anni dal trauma iniziale.
L'uso dei records sistematici in ogni caso (foto - radiografie - prove di vitalità - cartelle cliniche appropriate) e l'inserimento di tutti i dati in una logistica computerizzata, ha permesso una raccolta di tutte le documentazioni creando in tal modo un archivio informatico che sempre va espandendosi ed aggiornandosi, con scambi di casistica particolari e di informazioni con i migliori centri del settore non solo Europei ma Americani ed Asiatici.
Ci è sembrato quindi opportuno e maturo il tempo per dare alle stampe una monografia completa, accurata e la più esaustiva possibile su questo argomento perché possa essere di stimolo ai giovani che iniziano ad occuparsi di traumatologia ed a chi è già esperto soprattutto per i traumi dei denti permanenti di dedicare tempo, passione, entusiasmo e naturalmente competenza anche ai traumi dei denti decidui, ricordando il detto dell'anonimo: "Nessuno è più grande di chi si china per aiutare un bambino", o riproponendo lievemente modificata una frase celebre "chi salva un dente ad un piccolo bambino salva il mondo".
Gli autori raccomandano infine alcune avvertenze soprattutto nei casi di difficoltà diagnostiche-terapeutiche quale ad esempio exarticolazioni o lussazioni gravi ed estrusive di saper procedere con estrema prudenza e limitatamente alle esperienze personali, applicando sempre l'adagio:
"Quidquid agas, prudenter agas et respice finem"!
"Qualsiasi cosa intraprendi ad eseguire, eseguila con prudenza, tenendo sempre presente il fine ultimo al quale tendi!".
Siamo certi di aver presentato con estrema obiettività, sincerità e precisione tutti i dati delle nostre personali esperienze con l'augurio di poter dare un notevole aiuto ai nostri lettori ed aiutare a migliorare il sorriso e la serenità dei loro piccoli pazienti.
Maggiori Informazioni
Autore | Caprioglio Alberto; Caprioglio Claudia; Caprioglio Damaso |
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Editore | Martina Edizioni |
Anno | 2007 |
Tipologia | Libro |
Lingua | Italiano |
Indice | Capitolo I - Classificazione - Epidemiologia - Traumi non accidentali - Prevenzione - Approccio psicologico e metodiche operative - Protocollo terapeutico convenzionale - Il trattamento in emergenza - Esami cardine Capitolo II - TRAUMI AI TESSUTI DURI - Fratture coronali (con e senza interessamento pulpare) - Fratture corono-radicolari - Fratture radicolari - Fratture alveolari Capitolo III - TRAUMI AI TESSUTI DI SOSTEGNO - Concussione - Sublussazione - Lussazione intrusiva - Lussazione laterale - Avulsione - Lesioni a livello della gengiva e della mucosa Capitolo IV - ESITI A CARICO DEI DENTI PERMANENTI - Displasie e ipoplasie dello smalto - Dilacerazioni - Malformazioni simil-odontoma - Duplicazione radicolari - Angolazione della radice - Arresto dello sviluppo radicolare - Sequestro del germe Capitolo V - LE NUOVE TECNOLOGIE: LA TERAPIA LASER ASSISTITA CON ER.YAG - Introduzione e caratteristiche tecniche - Vantaggi e svantaggi - Interazione con i tessuti - Trattamento dei tessuti duri - Trattamento dei tessuti molli - Reazione a lungo termine a livello pulpare - Vantaggi e svantaggi per il paziente CONCLUSIONI TAVOLE RIASSUNTIVE |
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