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La società consortile

ISBN/EAN
9788892140790
Editore
Giappichelli
Collana
Studi di diritto dell'impresa
Formato
Libro in brossura
Anno
2021
Pagine
256

Disponibile

35,00 €
La società consortile rappresenta l’ultima forma organizzativa autono- ma del nostro diritto societario comune; la sua regolamentazione civilistica entrò infatti in vigore nel 1976. Purtroppo, dopo quarantacinque anni, regna ancora l’incertezza non so- lo sulla gran parte della disciplina della società consortile, ma anche sugli stessi contorni della relativa fattispecie. L’incertezza accomuna i teorici e i pratici: come gli studiosi prospettano le tesi più disparate nell’interpretare il diritto delle società consortili, così i notai rogano gli atti costitutivi di queste società (molti dei quali sono stati esaminati per redigere questo saggio) inserendovi significative incoerenze e ambiguità. Tuttavia, gli operatori economici hanno un crescente bisogno della so- cietà consortile, poiché essa rappresenta lo strumento più sicuro (essendo la società l’organizzazione imprenditoriale con la migliore disciplina legale) e più flessibile (essendovi diverse forme societarie tra cui scegliere la più appropriata) per realizzare tra loro collaborazioni durevoli. Il che è confermato dai dati ricavabili dai registri italiani delle im- prese, dai quali emerge una flessione dei consorzi con attività esterna (5.998 nel 2013 e 4.784 nel 2020) e un deciso incremento delle società consortili (5.515 nel 2007 e 11.381 nel 2020), per lo più con personalità giuridica, stante il relativo beneficio della responsabilità limitata garanti- ta ai soci. Il ricorso alle società consortili potrà essere favorito da una maggior sinergia (facilitata da un miglior diritto dei contratti pubblici) tra le am- ministrazioni pubbliche – recentemente beneficiarie di ingenti risorse per rendere più moderno e più sostenibile il nostro Paese – e le piccole e medie imprese, di gran lunga prevalenti nel panorama imprenditoriale italiano; in effetti, tali imprese godranno di una probabilità superiore di lavorare per le stazioni appaltanti, se entreranno nella compagine sociale di società consortili. Le società consortili potranno poi proficuamente essere utilizzate per ottimizzare il funzionamento sia dei distretti produttivi (tra cui quelli legislativamente definiti come industriali, tecnologici, agroalimentari o ru- rali), sia delle più recenti filiere produttive (come quelle nei settori del- l’agroalimentare, della meccanica e della moda). L’attuale confusione sul diritto delle società consortili è costantemente alimentata da pratiche e da opinioni tralatizie, anche giurisprudenziali, spes- so basate su preconcetti. Ripensare alle società consortili è allora una sfida che costringe a inter- rogarsi su alcune delle nozioni fondamentali del diritto societario comune, quali lo scopo lucrativo, lo scopo mutualistico, l’economicità dell’attività, i tipi di società, la partecipazione sociale e la responsabilità dei soci. Spero dunque che questa ricerca possa aiutare chi applicherà il diritto delle società consortili, contribuendo così a migliorare la stesura di prov- vedimenti giudiziari e di regolamenti negoziali attinenti al predetto diritto. Se ciò accadrà, sarà a tutto vantaggio degli imprenditori italiani, spe- cialmente quelli esercenti imprese non grandi, i quali, non di rado, riman- gono sul mercato e/o vi crescono proprio grazie a stabili collaborazioni tra loro.

Maggiori Informazioni

Autore Cusa Emanuele
Editore Giappichelli
Anno 2021
Tipologia Libro
Collana Studi di diritto dell'impresa
Num. Collana 13
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio