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La selezione dei fatti rilevanti nel processo penale dopo la riforma Cartabia [Madeo Antonello - Cedam]

ISBN/EAN
9788813385538
Editore
Cedam
Collana
Scienze Giuridiche
Formato
Libro in brossura
Anno
2024
Pagine
336

Disponibile

40,00 €

Sempre più spesso la funzione di garanzia del Tatbestand viene insidiata da una realtà prasseologica che denota – nonostante gli sforzi del legislatore di licenziare fattispecie altamente selettive – un inaccettabile scollamento tra il numero esorbitante di fatti iscritti quali notizie di reato (e quindi l’avvio di un procedimento penale), il numero esiguo di fatti che superano il vaglio dell’udienza preliminare (e quindi l’avvio di un processo), l’ancor più ridotto numero di fatti che giungono alla fase dibattimentale, ed il trascurabile numero di fatti che epiloga in una sentenza di condanna.
È quanto si osserva nell’abuso d’ufficio e nella colpa degli esercenti le professioni sanitarie, la cui (presunta) ineffettività della fattispecie avrebbe dato luogo ai fenomeni della burocrazia difensiva e della medicina difensiva, tanto da avere spinto il legislatore a modificarne di continuo la struttura, fino a proporne l’abrogazione (per l’art. 323 c.p.) o la non punibilità se non in casi gravi (per l’art. 590 sexies c.p.). Il trend più recente non segna inversioni di tendenza, come dimostra l’indagine statistica condotta su due uffici giudiziari distrettuali ma assai diversi per dimensioni (Roma e l’Aquila).
Siamo però sicuri che il problema derivi dalla incapacità della fattispecie di filtrare i fatti meritevoli di entrare nel processo? O piuttosto è un problema che riguarda il corretto utilizzo dei meccanismi di selezione dei fatti da parte dei magistrati?
La soluzione all’interrogativo – se esiste – passa necessariamente attraverso la disamina delle rilevanti modifiche introdotte dal D. Lgs. 150/2022 in chiave efficientista negli snodi nevralgici della genesi del procedimento e del processo, che dimostrano ancora una volta come non si possa più continuare a considerare paralleli, ma tangenti, il diritto penale sostanziale e processuale, e sembrano volgere verso un nuovo principio: la “meritevolezza del procedimento”.
All’esito di questo percorso proveremo a comprendere se e quanto “rende” ancora il Tatbestand quale filtro, o se per caso all’orizzonte non emerga un rito simil inquisitorio, fondato sul constare de corpore delicti.

Maggiori Informazioni

Autore Madeo Antonello
Editore Cedam
Anno 2024
Tipologia Libro
Collana Scienze Giuridiche
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio
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