La Revoca Dei Provvedimenti Amministrativi Ed I Principi Della Funzione [Salerno - Giappichelli]

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- ISBN/EAN
- 9788834848517
- Editore
- Giappichelli
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2014
- Pagine
- 391
Disponibile
44,00 €
L'art. 21-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241 disciplina per la prima volta in generale l'istituto della revoca elencando tre differenti presupposti per l'esercizio del potere di secondo grado: i sopravvenuti motivi di pubblico interesse, il mutamento della situazione di fatto e lo jus poenitendi, vale a dire la nuova valutazione dell'interesse pubblico originario, stabilendo solo alcuni criteri per l'esercizio del potere di revoca e aggiungendo il conseguente obbligo di indennizzo in caso di pregiudizi. Proprio con riguardo ai presupposti che il legislatore ordinario ha individuato per l'esercizio del potere di revoca emerge un primo profilo meritevole di approfondimento: sembra doveroso domandarsi se lo jus poenitendi risulti compatibile, in termini generali, non già con una concezione dell'amministrazione quale potere di governo ma, piuttosto, con una amministrazione tesa al servizio dei cittadini e al perseguimento di finalità obiettivate dalla legge e, quindi, essenzialmente, al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini.
Maggiori Informazioni
| Autore | Salerno Giuseppe Cataldo |
|---|---|
| Editore | Giappichelli |
| Anno | 2014 |
| Tipologia | Brossura |
| Num. Collana | 0 |
| Lingua | Italiano |
| Indice | Introduzione. – I. La revoca prima dell’art. 21-quinquies della legge n. 241/1990: dallo jus poenitendi ai limiti alla revocabilità dei provvedimenti. – II. La revoca nell’art. 21-quinquies della legge n. 241/1990: lo jus poenitendi e la sua illegittimità costituzionale e comunitaria. – III. La revoca come revisione del rapporto amministrativo: fondamento e tutela della buona fede oggettiva e del legittimo affidamento e i limiti all’esercizio della revoca. – IV. La revoca e i principi del procedimento: una critica alla teoria c.d. “sostanzialista” e alla tesi della “dequotazione” dei vizi formali. – V. L’illegittimo scambio fra la stabilità “reale” e la stabilità “per equivalente” dei provvedimenti amministrativi. – Conclusioni: stabilità o revocabilità dei provvedimenti amministrativi? . – Indice degli Autori. |
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