La Regia Teatrale Nel Secondo Novecento

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- ISBN/EAN
- 9788843050680
- Editore
- Carocci
- Collana
- Studi superiori
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2009
- Pagine
- 256
Disponibile
24,00 €
La seconda stagione delle riforme teatrali del Novecento, maturata nel quarto di secolo compreso fra gli anni sessanta e ottanta, vede l’elaborazione di teorie e la produzione di esperienze di assoluta originalità. I nuovi poeti della scena hanno messo in atto un teatro centrato sulla figura di un regista per lo più demiurgo e creatore, autonomo rispetto all’istanza letteraria. Il volume si muove su un duplice versante. Delinea i tratti salienti della riflessione teorica e al contempo presenta gli specifici "stili di lavoro". Emergono gli aspetti più originali e propri di questo poliedrico fenomeno registico: la rivoluzione totale del Living Theatre, il teatro della corporeità di Jerzy Grotowski e del discepolo Eugenio Barba, il teatro della luce di Robert Wilson accanto alla scena dalla potenzialità plastica di Tadeusz Kantor, la ricerca della parola autentica in Peter Brook e in Giorgio Strehler, pur nella diversità delle poetiche e degli esiti. Ma, anche, le esperienze sul coro degli attori di Ariane Mnouchkine e l’ansia metafisica che pervade il lavoro di Anatolij Vasil’ev.
Maggiori Informazioni
Autore | Zanlonghi Giovanna |
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Editore | Carocci |
Anno | 2009 |
Tipologia | Libro |
Collana | Studi superiori |
Num. Collana | 586 |
Lingua | Italiano |
Indice | 1. La deflagrazione teatrale. Il Living Theatre «Due teste, due cuori, due anime». Julian Beck e Judith Malina/«Contro il teatro di velluto». La critica al teatro di Broadway/Le nuove tavole della legge. Il teatro come rituale/La fiaba rivoluzionaria 2. L’epica corporale di Jerzy Grotowski Il teatro, un edificio in rovina, quasi abbandonato/Il corpo logos/Il lavoro sulle parti invisibili/Non fit, sed nascitur 3. Un tappeto e una storia. Peter Brook Alla ricerca del punto interiore/Il viaggio ossia la "realtà zero"/Uno spazio vuoto, non nudo/Il lavoro sul campo/Nel laboratorio della Carmen. Un esempio di preparazione dello spettacolo 4. Alla ricerca dell’autore. Giorgio Strehler «Certo la generazione del ’45 esiste»/La regia come «atto critico»/«Dentro il cerchio magico del teatro»: il lavoro in palcoscenico 5. La regia come lavoro sull’ombra. Tadeusz Kantor Alle frontiere della pittura e del teatro/Nell’atelier con Kantor/Il teatro come album fotografico. L’arte dell’attore/Scolpire la materia teatrale/Il teatro, come una piramide 6. La regia come lavoro sulla luce. Robert Wilson La forma della scena fra analisi e ascesi/L’alfa. Lo spazio e la luce ovvero spoliazione e astrazione/Il tempo espanso: natura, cosmo, mistero, sogno/Wilson al lavoro 7. Il costruttore di Trellaborg. Eugenio Barba «Fu un cavallo. Un cavallo vero». La scoperta del teatro/«Tutti gli esercizi fisici sono esercizi spirituali». La drammaturgia delle azioni e delle improvvisazioni/L’autobiografia tecnica dell’Odin: i principi dell’antropologia teatrale/«Dal regista all’attrice. Sei così indipendente che mi immagino che è opera mia». La formazione di un’attrice Odin 8. La ricerca dell’interiorità e della storia. Ariane Mnouchkine Un universo incantato nel mare del disincanto: la casa-teatro del Théâtre du Soleil/«Vedere, ricevere, rinviare». Linee poetiche/Della storia ossia dell’uomo. La ricerca della tradizione e della memoria del teatro/Il teatro teatrale/La giornata al Théâtre du Soleil 9. Il teatro verticale di Anatolij Vasil’ev Messa in scena, messa nello spazio/«Nessuna separazione fra arte della regia e arte dell’attore». L’etjud come metodo di lavoro/Il teatro come presenza del senso/Quando l’Idea diviene visibile Appendice. Biografie artistiche Nota bibliografica Indice dei nomi |
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