«La pelle, quella che dà il titolo a questo libro, non è solo la sede della sensibilità. È anche, in quanto involucro vivente di un organismo volente, quella che si vuol vendere cara, al prezzo più alto possibile, in ogni momento della nostra vita; che ci attira verso un altro vivente per imperscrutabili questioni di pelle; o che può renderci amici per la pelle; o ancora quella che vorremmo fare o che vorremmo farci. Ossia è un impasto di sangue, sudore e lacrime che nessuna macchina potrà né vorrà mai imitare. Ciò premesso, metto in attesa la pelle e passo al silicio». Che cosa manca al burattino per diventare un bambino? Che cos'abbiamo noi che l'intelligenza artificiale non possieda? A credere a quel che si legge, niente: i computer pensano, e meglio di noi, tanto è vero che ci portano via il lavoro. Ma a rifletterci un poco, le differenze ci sono eccome. I computer non vivono, non muoiono, non hanno paura, non si annoiano, e soprattutto non vogliono. Impassibili, registrano le nostre azioni e passioni, e hanno bisogno del nostro prompt proprio come un vampiro ha bisogno di sangue. Basta saperlo, e passa la paura. Quel sangue che alimenta il web, l'intelligenza artificiale, il grande archivio della vita umana, è nostro, e deve tornare a noi. Ma questo non potrà mai aver luogo se non capiamo che quello che abbiamo scaraventato in cielo e trasformato in una entità malvagia e minacciosa siamo noi e soltanto noi, nel nostro sapere e nella nostra insipienza, nelle nostre speranze e nelle nostre disperazioni. Purtroppo. O per fortuna, se saremo capaci di cavare dei fiori da tutto quel letame.
Maggiori Informazioni
Autore
Ferraris Maurizio
Editore
Il Mulino
Anno
2025
Tipologia
Libro
Collana
Intersezioni
Lingua
Italiano
Indice
Prologo. Il burattino e il bambino I. La mente imitata (fenomenologia) L’automa getta luce sull’anima e ne fa emergere i caratteri distintivi: la vita e la volontà II. La mente incarnata (ontologia) Il tratto distintivo dell’intelligenza naturale consiste nell’essere collocata in un corpo, che a sua volta è situato in un mondo III. La mente attrezzata (tecnologia) Diversamente da tutti gli altri organismi, l’animale umano possiede una connessione sistematica con i meccanismi tecnici. Ed è questa circostanza che lo rende umano IV. La mente capitalizzata (epistemologia) La tecnica possiede una capacità di capitalizzazione che genera il mondo dello spirito; una parte di quel mondo è l’epistemologia, il sapere V. La mente finalizzata (teleologia) La volontà non è solo la pulsione che differenzia l’anima dall’automa, ma conferisce un fine; ed è il possesso di questa finalità che rende possibile la razionalità che dà senso al mondo, quando ci riesce Epilogo. E cosa si è concluso? Indice dei nomi