La montagna nella letteratura italiana. Da Petrarca a Cognetti

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- ISBN/EAN
- 9788825519969
- Editore
- Aracne
- Collana
- Segni
- Formato
- Libro in brossura
- Anno
- 2018
- Pagine
- 288
Disponibile
18,00 €
Classicamente associata alla presenza del soprannaturale e del divino, nella letteratura italiana la montagna è entrata come veicolo di ascensione spirituale. Dal viaggio ultraterreno di Dante e dalla petrarchesca ascensione al Mont Ventoux fino alla produzione poetica di Tasso, il più concreto immaginario alpestre è quello di confine geografico, barriera settentrionale opposta alla "tedesca rabbia". Con l'avvento della curiosità barocca e soprattutto dell'inquietudine preromantica, gli intellettuali d'Italia rivolsero lo sguardo alla catena alpina subendone il fascino e traducendone in poesia il "piacevole orrore". Nel Novecento la montagna è narrata e descritta da varie angolature: meta turistica, luogo di fuga dall'opprimente civiltà urbana, terra di cimento e di valore negli anni della guerra, dimensione intima e totalizzante in alcuni scrittori, fino ai correnti indirizzi che cercano in essa gli echi di quella natura selvaggia avvertita come sempre più in pericolo.
Maggiori Informazioni
| Autore | Alessandri Luca |
|---|---|
| Editore | Aracne |
| Anno | 2018 |
| Tipologia | Libro |
| Collana | Segni |
| Num. Collana | 1 |
| Lingua | Italiano |
| Larghezza | 0 |
| Disponibilità | Disponibilità: 3-5 gg |
| Stato editoriale | In Commercio |
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