La Metafisica In Edmund Husserl

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- ISBN/EAN
- 9788846484062
- Editore
- Franco Angeli
- Collana
- Filosofia
- Formato
- Brossura
- Anno
- 2007
- Pagine
- 256
Disponibile
24,00 €
Il problema della metafisica ha avuto anche in edmund husserl, padre della fenomenologia, un'importanza fondamentale. Seguendo le difficoltà che il filosofo incontra nel tentativo di conferire alla metafisica uno statuto proprio e di fondarla come scienza, è possibile evidenziare un senso di metafisica 'implicito' a cui le sue opere alludono. Se infatti egli si riferisce a una teleologia interna alla storia, scopo della sua filosofia è di additare in maniera implicita il senso precategoriale che si cela nel filosofare stesso. Questo percorso è l'obiettivo principale della sua fenomenologia quale fondamento per una scienza autentica dell'essere o metafisica.
Maggiori Informazioni
| Autore | Ghigi Nicoletta |
|---|---|
| Editore | Franco Angeli |
| Anno | 2007 |
| Tipologia | Libro |
| Collana | Filosofia |
| Num. Collana | 187 |
| Lingua | Italiano |
| Indice | Introduzione. Il fondamento "errato" della metafisica (Tangibile e intangibile; Conoscibile e inconoscibile) Dall'identificazione della metafisica con la teoria della conoscenza alla fondazione di una teoria della conoscenza per la metafisica (Stumpf e la metafisica costruita "dal basso"; Husserl e le Lezioni sulla metafisica; La Filosofia dell'aritmetica e la "metafisica del caloclo"; Il problema del "sostrato metafisico" e la scoperta dell'identità; Dalla problematicità della raffigurazione alla nuova realtà della metafisica; Conclusione. La metafisica da "scienza dell'esperienza" a scienza "della verità della realtà". Le Lezioni sulla metafisica del 1898-99) La soluzione del problema metafisico della trascendenza. Dalle Ricerche al 1907 (L'essere come "probabilmente vero". Le Lezioni del 1902-03; La riconsiderazione della trascendenza; Il problema della realtà effettiva e la metafisica "apriorica"; Le Lezioni del 1907 e la "costituzione" dell'essere; L'espressione della cosa e la sua esistenza reale; Conclusione. La teoria della conoscenza come scoperta del senso dell'essere e l'apertura ad una metafisica autentica) Metafisica come "scienza dell'essere assoluto" (L'essere assoluto e l'essere relativo; Il "concetto naturale di mondo" e la scienza rigorosa dell'in sé; La polemica con Dilthey sulla possibilità della metafisica; La metafisica come "scienza assoluta" in relazione all'idea di una conoscenza assoluta; I "propositi" di Ideen I e l'interpretazione della fenomenologia pura come metafisica; Conclusione. La ricerca dell'assoluto e il significato di una metafisica "concreta") Il significato della filosofia prima nella storia e la metafisica come "filosofia seconda" (Dalla nascita della metafisica alla sua svolta teologica; La scoperta cartesiana e le sue implicazioni metafisico-teologiche; Il rifiuto della metafisica da parte di Locke e l'esito positivo dello scetticismo in Hume; Kant e la questione della metafisica; La psicologia "autentica" e la metafica come "filosofia seconda"; L'apriori universale costitutivo e la critica alla "spiegazione" metafisica di Lotze; Conclusione. Dalla "metafisica ricostruttiva" alla metafisica "in senso nuovo") Il senso teologico del mondo e della metafisica fenomenologica come conoscenza "vera" dell'essere (La "nascosta attività spirituale" e il senso del mondo secondo l'idealismo teologico di Lotze; L'ontologia concreta e la metafisica come "conoscenza ultima dell'essere"; La metafisica in "senso metodologico"; La "volontà di vita" e la teleologia come "forma di tutte le forme"; L'entelechia dell'umanità e l'idea di Dio alle radici della storia; Il senso del mondo e la metafisica come "filosofia universale"; Conclusione. Dall'intuizione alla teleologia. Il percorso metafisico di Husserl) Conclusione. Husserl e la metafisica "implicita" Nota bibliografica. |
| Stato editoriale | In Commercio |
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