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La memoria dei salvati. Elie Wiesel e Primo Levi di fronte agli oppressori

ISBN/EAN
9788829001651
Editore
Carocci
Collana
Lingue e letterature Carocci
Formato
Libro in brossura
Anno
2020
Pagine
196

Disponibile

21,00 €
All'inizio degli anni Sessanta, a bordo di un autobus a Tel Aviv, un ex deportato riconosce in un altro passeggero il suo vecchio kapò ad Auschwitz. Il desiderio di rivalsa del sopravvissuto, protagonista del racconto di Elie Wiesel intitolato Una vecchia conoscenza, resta però insoddisfatto. Trent'anni più tardi, in un libro di memorie lo scrittore e premio Nobel di origine romena fa riferimento all'episodio del confronto con l'ex kapò in modo nuovo: tra le due versioni della vicenda si sviluppa la riflessione di Wiesel sulla memoria della Shoah, sulla scrittura di testimonianza e di invenzione, sui sentimenti di collera e di vergogna che animano i sopravvissuti ai campi di sterminio e i loro figli. Anche Primo Levi affronta il problema della memoria del sopravvissuto e in Vanadio, penultimo testo del Sistema periodico, narra del dialogo a distanza intrattenuto con il funzionario tedesco responsabile del laboratorio di un sottocampo del lager di Auschwitz, in cui lo scrittore ed ex deportato italiano ha lavorato per alcuni mesi nel 1944. Così Elie Wiesel e Primo Levi, tra i più autorevoli interpreti del discorso sulla Shoah, narrano in chiave autobiografica il confronto tra oppressi e oppressori nel Dopoguerra, ragionando di acquiescenza e contaminazione del male, di responsabilità personale e collettiva, di bisogno di giustizia e verità.

Maggiori Informazioni

Autore Greco Fausto Maria
Editore Carocci
Anno 2020
Tipologia Libro
Collana Lingue e letterature Carocci
Num. Collana 325
Lingua Italiano
Larghezza 0
Stato editoriale In Commercio